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CNR: riparte il confronto tra amministrazione e organizzazioni sindacali

La FLC CGIL ha accolto positivamente l’intenzione dell’amministrazione per un maggior coinvolgimento del personale degli istituti a tutti i livelli a partire dal comitato di istituto.

20/10/2016
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Il 13 ottobre 2016 si è tenuto il previsto incontro delle organizzazioni sindacali con l’Amministrazione, con all’ordine del giorno:

  • Informativa sui contratti del personale a tempo determinato
  • CCNI: prosecuzione trattazione degli istituti contrattuali.

Erano presenti per l’Amministrazione il Dr Alessandro Preti con delega del Presidente e il Dr Massimiliano Di Bitetto, neo Direttore Generale nominato con provvedimento del Presidente Prof. Inguscio il 4 ottobre 2016. 

La FLC CGIL coglie l’occasione per rinnovare al Direttore Generale l’augurio per un fattivo lavoro auspicando la ripresa di corrette relazioni sindacali nell’interesse sia del CNR sia delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente.

Sul primo punto all’o.d.g. l’Amministrazione si è impegnata a verificare che i contratti a tempo determinato temporaneamente posti a carico dell’Amministrazione Centrale possano essere ripresi in carico dagli Istituti e ad intervenire solo nei pochi casi in cui questo non sia realmente possibile.
Il DG ha inoltre espresso la volontà di affrontare il problema del precariato in forma più organica, con l’auspicio di una maggiore attenzione da parte dei Direttori d’Istituto e dei titolari dei contratti nella definizione di richieste di personale nelle diverse forme contrattuali.
Il problema si pone in particolare per il personale ricercatore e tecnologo con contratto a tempo determinato che lavora negli istituti. I contrattisti non possono essere considerati dipendenti dei ricercatori titolari dei progetti e indipendenti dalle strutture in cui lavorano, perché il lavoratore con contratto a tempo determinato oltre che essere dipendente del CNR afferisce all’Istituto e, come tale salvaguardato e valorizzato.
La FLC CGIL ha accolto positivamente l’intenzione dell’Amministrazione per un maggior coinvolgimento del personale degli istituti a tutti i livelli a partire dal Comitato di Istituto.
La FLC CGIL si è dichiarata disponibile ad aprire quanto prima un confronto su questo delicato tema, per chiarire, senza alcuna ambiguità tutte le implicazioni di un approccio di questa natura.

Sul secondo punto all’o.d.g. riguardante la stesura del CCNI, si registrano ancora divergenze. Alcune significative per la FLC CGIL, come ad esempio discutere oggi i criteri per erogare la produttività collettiva e individuale per il periodo 2013-2016.
La FLC CGIL, ha ribadito che per il pregresso devono essere adottati gli stessi criteri usati in passato e che solo a partire dal 2017 si potranno introdurre nuovi criteri per la ripartizione del salario accessorio, partendo dalla definizione degli obbiettivi che si vogliono raggiungere, con metodologia ex ante e non ex post.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che lo stesso problema si è posto per le assegnazioni delle premialità sulla base delle performance della dirigenza (compresi i direttori di Istituto).
Si è concordato quindi di fissare incontri tecnici per discutere nello specifico gli aspetti più critici riguardo a diverse questioni, tra cui esaminare e prevedere eventuali deroghe alla risoluzione del contratto di lavoro in attuazione della delibera 81/16 che, per la FLC CGIL, tengano conto di eventuali passaggi di fascia, conclusioni di concorsi interni per la valorizzazione professionale, che non penalizzino le donne, riconoscendo la possibilità per queste ultime di poter andare in pensione al compimento di 41 anni e 10 mesi, (legge Fornero), pur mantenendo il beneficio, previsto dalla Delibera 81/16 di poter avere in pagamento il TFR/TFS (liquidazione) dopo un anno dalla risoluzione del contratto.

Inoltre sono stati chiesti chiarimenti in merito a:

Pubblicazione Bando di concorso ex art. 53, l’Amministrazione ha giustificato i ritardi con il gran carico di lavoro dell’Ufficio Concorsi, si è impegnata, tuttavia, a pubblicare il bando entro ottobre e comunque non oltre la metà di novembre.

Associature, l’amministrazione ha rilevato alcune incongruenze nella formulazione del disciplinare che andrebbe semplificato. La FLC CGIL ha sottolineato la necessità di verificare le modalità di associazione con incarico di ricerca (approvata dal CdA) che potrebbe creare situazioni conflittuali all’interno degli Istituti, (ad oggi solo il direttore d’Istituto è nominato dal CdA), nonché la contraddizione posta dal limite di età valido solo per il personale dipendente in quiescenza (tipo C) nei confronti di persone pensionate di altri Enti o Università associate con incarico di ricerca.

Consiglio Scientifico di Dipartimento, la FLC CGIL ha chiesto di rivedere la norma sia nello Statuto sia nel ROF e prevedere che nel CS Dipartimentale almeno il 50% siano rappresentanti della comunità scientifica interna dando così piena attuazione della Carta Europea dei Ricercatori.

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