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CNR, il CdA delibera in via definitiva il nuovo Statuto dell'Ente

Come più volte denunciato dai sindacati, parte dell'autonomia della ricerca viene consegnata nella mani del Ministro. Comunicato stampa di FLC CGIL, UIL RUA e ANPRI.

19/01/2011
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Le OO.SS. disapprovano l'operato del CdA integrato del CNR che, nonostante i dubbi di legittimità espressi dalle medesime OO.SS. e dal MIUR, in mattinata ha deliberato in via definitiva lo Statuto dell'Ente, pur in assenza di vincolo temporale in un primo piano della Sede Centrale affollatissimo di manifestanti e sottoposto a severi controlli di ordine pubblico con i Consiglieri asserragliati nell'aula Fermi. Il testo non è noto dato il rifiuto del Presidente di incontrare le OO.SS. presenti, FLC CGIL, UIL RUA e ANPRI. Tuttavia alcuni membri del CdA hanno anticipato al personale e alle delegazioni nazionali, promotrici della mobilitazione, che dalla mattina presidiavano la Sede Centrale, i seguenti punti:

  • non sono state prese in considerazione le osservazioni del Ministro rispetto alle modifiche sul ruolo e la nomina del Direttore Generale, le cui attribuzioni restano invariate;
  • è stata accolta l'osservazione del MIUR sul numero dei Dipartimenti che sono stati ridotti a 7;
  • non è stato modificato il punto relativo al contenimento del costo del personale al 75%.

Per quanto riguarda la composizione del CdA, alla luce della nota del MIUR del 13 gennaio u.s. che prevede 5 unità, 3 saranno nominati dal Ministro, il CdA stabilisce che i restanti due saranno “individuati” dal Ministro tra un rappresentante di CRUI, Confindustria, Conferenza Stato Regioni e Comunità scientifica di riferimento. Su quest'ultimo punto il CdA purtroppo NON ha scelto di indicare almeno un rappresentante della comunità scientifica dell'Ente come previsto dalla legge; ha preferito demandare la scelta al Ministro malgrado:

  • il parere negativo espresso dal CSG, 
  • le 114 firme dei direttori dei Dipartimenti e degli Istituti a sostegno della presenza in CdA di un rappresentante della comunità scientifica di riferimento,
  • le più di 1000 firme alla lettera inviata al Ministro Gelmini con analoga richiesta dal personale.

Il CdA, andando oltre il proprio mandato e invadendo lo spazio della delega legislativa, ha compiuto un “pateracchio istituzionale” che alla fine consegna parte della autonomia della ricerca nella mani del Ministro.

Non appena il testo sarà reso noto verrà convocata un'assemblea per la sua valutazione e la decisione sulle iniziative di lotta successive.

FLC CGIL - UIL RUA - ANPRI

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