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Accordo sulle regole contrattuali, all'Istituto Superiore di Sanità si preannunciano iniziative

Comunicato della FLC Cgil dell'ISS di Roma.

29/01/2009
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Comunicato FLC Cgil
Istituto Superiore di Sanità

Il 22 gennaio si è svolto un avvenimento gravissimo per il mondo del lavoro, ma anche per la convivenza civile nel nostro Paese: l'accordo separato tra Governo/Confindustria e solo una parte dei sindacati, quali CISL, UIL, UGL - creatura mediatica e priva di una rappresentanza certificata - su un nuovo modello di assetti contrattuali che scardina il quadro attuale.

Si è trattato di un fatto gravissimo, nel metodo e nel merito.

Nel metodo:

il Governo si è presentato con un testo "blindato" su cui non ha neppure aperto la discussione, con un modo di fare arrogante che non poteva essere accettato da alcun sindacato degno di questo nome, ma che solo la CGIL ha rigettato con decisione.

Non è stato messo in atto alcun tentativo di trattativa o mediazione, seguendo un metodo del tutto diverso – come ha fatto notare Ciampi – dalla paziente e lunga trattativa del 1993.

Un "Accordo Quadro sulla Riforma degli Assetti Contrattuali" che si riferisce a tutto il mondo del lavoro – privato e pubblico – liquidato con pochi minuti di presentazione e senza la firma del più grande sindacato italiano non è una soluzione dei problema ma è esso stesso un problema ed anche assai grave.

Nel merito:

un efficace giudizio sintetico è stato espresso da Epifani, secondo cui "l'accordo non garantisce potere d'acquisto e rende più complicato l'esercizio del problema contrattuale".

Questo accordo è dannoso per tutto il mondo del lavoro, privato e pubblico, per vari motivi tra cui i principali sono che:

  • la vigenza contrattuale si allunga da due a tre anni,

  • la già penalizzante "inflazione programmata" viene sostituita da un fantomatico "indice previsionale" costruito sulla base dell'IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato a Livello Europeo) depurato della dinamica dei prezzi energetici importati (!!!). L'elaborazione della previsione sarà affidata ad un [fantomatico] "soggetto terzo",

  • il baricentro della contrattazione viene spostata dal Contratto Nazionale a quello cosiddetto di 2 ° livello, che potrà (forse) spuntare risultati positivi in grandi aziende, con molto personaleed una forte presenza sindacale ma certamente lascia migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori delle piccole e piccolissime aziende, che peraltro costituisconola maggior parte del mondo dell'impresa nel nostro Paese, in balia del padronato!

  • Nell'accordo sono inserite misure per la limitazione del diritto di sciopero,

  • l'accordo in sé stesso poi, non è altro che una linea guida e per essere applicato richiede ancora altre linee guida, prefigurandoquella che Epifani definisce una "strana trattativa burocratica".

Per il mondo del pubblico impiego, poi, le conseguenze dell'accordo sono ancora più gravi, in quanto:

  • gli aumenti saranno solo "collegati" (non si sa come) al fantomatico indice sopra citato,

  • il recupero dello scostamento degli aumenti contrattuali dall'indiceavverrà nel triennio successivo a quello di contrattazione,

  • l'eventuale incentivo fiscale-contributivo (cioè la detassazione del cosiddetto salario legato alla produttività) sarà comunque sottoposto ai vincoli di finanza pubblica.

Come ha dichiarato Mimmo Pantaleo, il segretario della FLC , "l'accordo separato sulle regole contrattuali prospetta una vera e propria operazione di riduzione programmata dei salari".

Colleghe e colleghi, la CGIL non assisterà inerte a questo scempio e proporrà alle lavoratrici ed ai lavoratori tutta una serie di iniziative che vedrà protagonisti anche noi in ISS.

Iss, 26 gennaio 2009

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