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Sulle affermazioni del Direttore Generale dell’USR Toscana sull’aggressione fascista a Firenze

FLC CGIL Toscana: “continueremo ad affermare ogni giorno i valori costituzionali della scuola, rilanciati con vigore dalla grande manifestazione del 4 marzo scorso”.

15/05/2023
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A cura della FLC CGIL Toscana.

La FLC CGIL Toscana stigmatizza le affermazioni del Direttore Generale dell’USR Toscana, Ernesto Pellecchia, riportate questa mattina dall’Ansa (13 maggio 2023, ndr). Il dirigente toscano ha affermato che sull’aggressione agli studenti del Liceo Michelangiolo ci sarebbe stata la strumentalizzazione di un episodio certamente disdicevole, la quale tuttavia, invece di tranquillizzare il contesto, avrebbe organizzato azioni e iniziative tese ad alimentare la polemica.

Troviamo queste parole fuori luogo e assolutamente inaccettabili da parte di un dirigente che ha giurato sulla Costituzione. Al Liceo Michelangiolo il 18 febbraio avvenne un’aggressione squadrista da parte di esponenti fascisti, ossia un atto criminale che ha ferito tutta Firenze.

La reazione degli studenti, del mondo della scuola, della CGIL e di associazioni e movimenti fu immediata, grazie anche a una bellissima lettera di una Dirigente scolastica fiorentina, Annalisa Savino, che fu seguita da prese di posizione di Collegi docenti e personale scolastico di scuole di tutta Italia. Mentre il ministro Valditara lanciava avvertimenti e minacce di provvedimenti disciplinari alla preside Savino.

La manifestazione del 4 marzo, richiesta dai rappresentanti sindacali nelle scuole fiorentine ai principali sindacati del settore, ha segnato uno dei momenti più alti della scuola italiana, riaffermando la difesa della scuola democratica e antifascista. Lo ha dimostrato la grande partecipazione di studenti, insegnanti, personale scolastico, dirigenti, lavoratrici e lavoratori e, quindi, di popolo. Una reazione civile ed etica contro il pericolo fascista in Italia e per la difesa della scuola della Costituzione.

Riguardo al ministro che “starebbe operando bene”, oltre alle parole indegne alla preside, si ricordano la proposta delle gabbie salariali, l’esaltazione dell’umiliazione e soprattutto la nuova norma sul dimensionamento scolastico. Un taglio lineare di diversi miliardi di euro che provocherebbe la distruzione della rete scolastica anche nelle aree interne della nostra regione, oltre che nel Mezzogiorno. Contro questa manovra la FLC CGIL Toscana ha subito dato battaglia rendendo evidente il pericoloso attacco alla scuola pubblica, al diritto all’istruzione, oltre che ai posti di lavoro. Abbiamo collaborato con la regione Toscana che meritoriamente ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro questa norma palesemente ingiusta.

Rimane infine sempre attuale il monito lanciato molti anni fa da Piero Calamandrei, quando invitava tutte e tutti a contrastare i rigurgiti fascisti e a difendere la scuola, perché è laica ed è un organo vitale della democrazia, poiché è la scuola di tutti.

Per questi motivi continueremo ad affermare ogni giorno i valori costituzionali della scuola, rilanciati con vigore dalla grande manifestazione del 4 marzo scorso.