Università di Bari: emergenza universitaria, 11 dicembre assemblea pubblica per analizzare gli interventi sul sistema accademico, discuterne gli effetti sulle università pugliesi e organizzare il dissenso
A partire dalle ore 15:30 presso l’Università di Bari.
A cura della FLC CGIL Puglia
Si svolgerà domani, mercoledì 11 dicembre, presso l’Università di Bari, nell’aula delle lauree del Dipartimento di Giurisprudenza di Palazzo del Prete al I piano, a partire dalle ore 15,30, l’assemblea pubblica regionale organizzata da FLC CGIL Puglia, insieme all’ADI – associazione dei dottorandi e dottori di ricerca – ARTED – Associazione dei Ricercatori a tempo determinato – Rete della Conoscenza Puglia – Associazione degli studenti universitari pugliesi.
Il sistema accademico sta entrando in una fase gravemente regressiva, come non accadeva ormai da una quindicina d’anni. I tagli ai fondi di funzionamento che avranno diverse forme e modalità, ma incideranno soprattutto sugli atenei meridionali, la precarietà dilagante nella ricerca accademica, letteralmente esplosa con i fondi PNRR - che alla loro cessazione (2026) rischiano di produrre un’espulsione senza precedenti dal lavoro accademico - la riforma del preruolo che precarizza e procrastina ulteriormente il momento della possibile stabilizzazione sono solo alcuni degli aspetti su cui si concentrerà la discussione.
All’incontro, dopo il saluto introduttivo di Gigia Bucci, segretaria regionale della CGIL Puglia, interverranno i responsabili nazionali rispettivamente del Forum della docenza universitaria e della Struttura di Settore della FLC CGIL, Luca Scacchi e Claudio Musicò, insieme a Stella Laforgia, docente di diritto del lavoro di UniBa, Umberto Marzo, in rappresentanza dell’ADI, Giuseppe Naglieri per ARTED e Annachiara Serio per Rete della Conoscenza Puglia. Coordinerà l’assemblea, che sarà possibile seguire anche da remoto, Ezio Falco, segretario generale della FLC CGIL Puglia.
Al centro dell’attenzione anche la concorrenza alle università statali delle telematiche, molto sostenute politicamente, la compressione della libertà di espressione, il blocco del turn over e le retribuzioni insufficienti di tutto il personale accademico, docente ricercatore, CEL e tecnico-amministrativo, tematiche, temi che sono stati articolati più diffusamente in un rapporto, “Il piano inclinato” diffuso da FLC CGIL nazionale nelle scorse settimane, ripresi da stampa e media nazionali .
Sarà un’utile occasione per fare il punto su tutto questo, ma anche confrontarsi con soggetti diversi, tutti interessati ad affermare un’idea alternativa, più inclusiva e qualificante di università pubblica statale.
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