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Rete scolastica regionale 2025/26: in Puglia si perderanno ancora 18 autonomie scolastiche

Nell’incontro con l’assessore Leo si è discusso linee di indirizzo per il dimensionamento e il riordino dell’offerta formativa regionale che saranno portate in giunta la prossima settimana.

30/07/2024
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A cura della FLC CGIL Puglia

Si è svolto in data odierna l’incontro informale on line convocato per le vie brevi dall’ass. Leo per discutere con le OO.SS. la versione finale delle linee di indirizzo per il dimensionamento e il riordino dell’offerta formativa regionale che saranno portate in giunta la prossima settimana.

L’assessore, nella sua introduzione, ha ribadito la contrarietà del governo regionale pugliese ai provvedimenti imposti dal governo che – ricordiamo – produrranno nel 2025/26 la soppressione di 18 autonomie scolastiche: le 4 riduzioni previste dal piano ministeriale e le 14 che furono oggetto di salvaguardia annuale nel 2023/24.

La dott.ssa Lamacchia, entrando nel merito delle modifiche apportate alla prima versione del documento, già discussa con le OO.SS. il 9 luglio scorso, recependo alcune richieste emerse in quella sede, ha chiarito che

  1. È stato modificato il cronoprogramma degli adempimenti; il nuovo prevede le seguenti scadenze:
    • entro il 20/9 saranno chiusi i tavoli tecnici tra le istituzioni territoriali
    • entro il giorno 11/10 dovranno essere formulate le proposte alternative di scuole e comuni interessati con il coinvolgimento delle OO.SS.
    • entro il 6/11 l’USR dovrà esprimere il proprio parere
    • entro il 20/11 è previsto il parere degli uffici regionali
    • entro il 30/11 la Regione approverà il piano
  1. Sono stati rivisti i numeri degli adeguamenti (tagli) di cui ciascuna provincia/città metropolitana sarà chiamata a farsi carico sulla base dei dati demografici e sulle proiezioni relative alle iscrizioni
  1. La riorganizzazione, questa volta, dovrebbe gravare prioritariamente – saranno gli enti territoriali a definirlo nel dettaglio – sul secondo ciclo.

Nel nostro intervento abbiamo sostenuto che anche questa volta la regione perderà l’occasione di definire attraverso il dimensionamento scolastico un’offerta formativa che esprima un’idea di sviluppo complessivo della società e dell’economia pugliesi e sani alcune storture prodotte dalla cattiva gestione della rete scolastica nel passato.