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Solidarietà al docente aggredito a Foggia, c’è bisogno di libertà e sicurezza per i docenti!

La FLC CGIL Foggia interviene sul nuovo episodio di aggressione ad un docente da parte di un genitore.

08/12/2018
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A cura della FLC CGIL Foggia

Dopo poco più di nove mesi, ieri mattina è stato nuovamente aggredito un docente di un istituto scolastico foggiano da parte di un genitore. Di fronte a tale grave episodio la FLC CGIL di Foggia esprime totale solidarietà e vicinanza al lavoratore, vittima di un episodio che purtroppo non risulta più esser isolato nella nostra città nonché nel nostro Paese.

Il 21 febbraio scorso, organizzammo tutti insieme, sindacati, docenti, famiglie e personale scolastico un lungo corteo cittadino per “gridare” la pericolosità di tali episodi di violenza che accadono sempre più numerosi nelle scuole del nostro Paese e la necessità di ridare dignità professionale a tutti i lavoratori di questa categoria. Siamo impegnati sindacalmente nella continua ricerca di strumenti e soluzioni per tentare di contrastare tali episodi di violenza pensando anche alle cause che nel tempo hanno portato spesso ad un degenerato rapporto tra docenti, studenti e famiglie.

Attraverso l’Osservatorio di Salute e Benessere, attivo presso la nostra sede provinciale,  prestiamo assistenza e supporto anche psicologico (con uno specialista) ai lavoratori della conoscenza, riscontrando purtroppo un incremento di situazioni sempre più esasperate.

Vi è la necessità di azioni e politiche che riconoscano il ruolo e ridiano la dignità professionale a tutti i lavoratori di questa categoria e che rivedano anche quel rapporto scuola-famiglia basato su un patto educativo che una volta era implicitamente e socialmente accettato ed ora pare esser drammaticamente messo in discussione.  

Le scuole italiane devono essere comunità educanti che formano i futuri cittadini del nostro Paese, e devono compiere la loro funzione in piena libertà e sicurezza!

Invitiamo nuovamente tutti i lavoratori a far presente da subito situazioni limite, al fine di non sentirsi soli, partecipando, insieme, ad attività volte a cambiare fattivamente le dinamiche distorte che sono sempre più frequenti nelle nostre scuole.