Sistema di reclutamento disorganico, in Lombardia un docente su tre rimarrà precario
Soltanto 11.287 posti a disposizione per le immissioni in ruolo: lasciati a supplenza il 30% dei posti vacanti e disponibili. Previsti inoltre circa 20.000 supplenze. La Scuola merita rispetto e misure drastiche per estirpare la piaga del precariato e valorizzare il lavoro di chi vive la scuola tutti i giorni mettendoci la propria professionalità in condizioni di continua emergenza.
A cura della FLC CGIL Lombardia
In un incontro di informativa l’Usr Lombardia ha confermato che saranno soltanto 11.287 i posti disponibili per le stabilizzazioni del personale docente, a fronte di un fabbisogno di 16.667 posti vacanti e disponibili dopo la mobilità: dunque si conferma, come per lo scorso anno, la necessità di accantonare per futuri concorsi una buona fetta di contingente, circa il 30%.
Sono previste due fasi di immissioni in ruolo, una entro il 31 agosto 2024 che coinvolgerà i docenti della GAE, delle GPS, delle Graduatorie di Merito dei concorsi 2016, 2018, 2020 ed alcuni del recente concorso 2023, quindi una seconda fase entro il 31 dicembre 2024.
Come sempre domineranno gli scorrimenti per rinuncia o immissione in ruolo da altro canale, ma soprattutto l’inizio dell’anno scolastico sarà dominato dalla spasmodica ricerca di supplenti: agli oltre 5.000 posti in organico di diritto da coprire, seguiranno altri 15.000 posti in deroga su sostegno. Sullo sfondo anche i nuovi bandi delle scuole per la copertura dei posti per i quali non ci saranno candidati nelle graduatorie.
Infine una nota sul recente concorso: non tutte le graduatorie saranno pronte, visto l’alto numero di partecipanti (64.000 in Lombardia) e considerata la procedura concorsuale che per i commissari prevede compensi da fame e nessun benefit (esonero dal servizio, per esempio). Molte classi di concorso saranno pronte soltanto in settembre (36, fra queste quella di posto comune della Scuola Primaria, dove oggi sono previsti oltre 2.500 posti vacanti e disponibili), altre ad oggi non hanno ancora una data precisa di conclusione dei lavori (p.e. matematica alle medie, filosofia e spagnolo alle superiori).
Il re è nudo! Il sistema di reclutamento, nonostante i numerosi tentativi di intervento, si dimostra inefficace, perché figlio di politiche estemporanee e disorganiche. A farne le spese sicuramente migliaia di studenti e famiglie, condannati all’ennesimo valzer di cattedre di inizio anno, ma anche migliaia di precari, che continuano a non vedere soddisfatte le legittime aspettative lavorative e di vita. Prepariamoci ad assistere al solito inizio anno caotico.
La FLC CGIL Lombardia non condivide le politiche scolastiche di questo Governo e del Ministero dell’Istruzione e del Merito soprattutto per ciò che concerne organici e la lotta al precariato: finché si continuano a seguire logiche ragionieristiche e contabili anziché dare una risposta a famiglie, studenti e precari sarà difficile parlare di stabilità e qualità dell’insegnamento. Senza contare che le recenti riforme in ambito di politiche scolastiche renderanno ancora più tortuoso e insidioso il percorso di stabilizzazione degli insegnanti, mortificandone la professionalità con misure posticce e in parte ancora da scrivere.
La FLC CGIL Lombardia fornirà, come sempre, alle precarie ed ai precari la giusta assistenza in questo momento delicato, prodromico all’avvio dell’anno scolastico, e contemporaneamente continuerà la lotta di opposizione al precariato, un vizio che va estirpato attraverso misure drastiche di stabilizzazione che valorizzino davvero il lavoro di chi la Scuola la vive tutti i giorni mettendoci la faccia.
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