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Tesi di laurea con documento anti-riforma al Politecnico di Milano

La nuova forma di protesta con la quale si manifesta il dissenso verso il Disegno di Legge sull'università (DDL Gelmini).

22/12/2010
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A seguito della Conferenza di Ateneo del 13 dicembre 2010, il Senato Accademico del Politecnico di Milano, si è riunitosi in seduta straordinaria il 16 dicembre.

Il Senato Accademico ha ritenuto necessario definire un quadro di azioni, di breve e medio periodo, tese a riaffermare:

  • la rilevanza strategica dell'università per il futuro del Paese;
  • l'importanza dell'autonomia dell'università e della sua valutazione;
  • la necessità di un finanziamento adeguato e "certo" nel tempo per il sistema universitario e per il Diritto allo Studio Universitario.

Tra le iniziative immediate è stato reso noto il testo del comunicato che i Presidi e i Presidenti hanno letto in sede di proclamazione delle lauree.

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Conferenza di Ateneo del 13 dicembre 2010

Il Politecnico di Milano con viva preoccupazione già si è espresso in più occasioni, pubblicamente e presso gli organi istituzionali, con la richiesta di un intervento di rifinanziamento dell'intero sistema universitario (ripristino del fondo ordinario, sblocco del turn over e dei concorsi, risorse per il diritto allo studio) e con la richiesta di un attento ripensamento del Disegno di Legge di riforma universitaria, segnalando le contraddizioni tra gli intenti dichiarati e le reali misure in esso contenute.

La conferenza di Ateneo

preso atto che queste richieste, che si sono unite a quelle di molti altri atenei, non sono state accolte,

manifesta pubblicamente il proprio disagio di fronte ad una situazione nella quale è palese il grave conflitto che si è creato fra le diverse parti coinvolte, conflitto che è sintomo della mancata condivisione dell'insieme della riforma, e che pregiudica quella serenità che è invece necessaria alla realizzazione di un progetto organico e coerente alle aspettative sulla ricerca e sulla didattica degli atenei,

[…]

ribadisce la propria preoccupazione per le conseguenze dirette che il Disegno i Legge e le disposizioni finanziarie avranno sulla qualità della ricerca e dell'offerta formativa, di cui alla fine saranno vittime non solo gli studenti, i ricercatori e i docenti tutti, a prescindere dal loro merito, ma l'intero Paese

considera legittima l'eventuale rinuncia da parte dei ricercatori all'assunzione di incarichi di docenza, a fronte della quale l'ateneo sarebbe costretto ad una riduzione della propria offerta formativa,

auspica la sospensione dell'iter parlamentare del Disegno di Legge, fino a che non si ristabilisca un confronto sereno e non si attui un ripensamento sostanziale e condiviso della riforma universitaria, che porti ad una reale affermazione dei principi di merito, trasparenza, autonomia e responsabilità.

chiede al Rettore di portare questa posizione all'interno del Senato accademico e negli organi istituzionali, a partire dalla prossima assemblea generale della CRUI

chiede al Rettore di posporre le sessioni di laurea al pomeriggio e di indire una conferenza stampa il 20/12/2010 da trasmettere in tutte le commissioni di Laurea.

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Testo del comunicato che i Presidi e i Presidenti hanno letto in sede di proclamazione delle lauree

Il Politecnico di Milano:

  • esprime profonda preoccupazione per il declino scientifico, tecnologico e culturale del nostro paese che rischia di aggravarsi a seguito della crisi economica in atto;
  • sottolinea la rilevanza strategica dell'università si sul versante della formazione culturale e professionale sia su quello della ricerca scientifica: due elementi da cui dipende la capacità del Paese di rispondere in modo adeguato ai problemi e alle sfide poste del nuovo quadro mondiale;
  • ribadisce la qualità del sistema universitario italiano in rapporto alle limitate risorse disponibili, anche se spesso sottovalutata.

Il Politecnico di Milano:

  • condivide la necessità di una riforma universitaria, purché basata sui principi dell'autonomia, della valorizzazione del merito, della trasparenza e della responsabilità nella gestione degli Atenei;
  • sottolinea altresì i rischi della campagna di discredito dell'università, in partticlare di quella pubblica, oggi in atto. Questa campagna, costruita in gran parte su giudizi parziali e sommari, può allontanare i giovani più dotati dal mondo dell'alta formazione e della ricerca o comunque spingerli ad abbandonare il nostro Paese.

Il Politecnico di Milano ribadisce:

  • la necessità di un finanziamento adeguato e “certo” per il sistema universitario, basato sui risultati della ricerca e della formazione di ciascun Ateneo;
  • l'importanza di evitare interventi normativi che, invece di incentivare competitività ed autonomia dell'università, introducano eccessi di regolamentazione destinati inevitabilmente a ridurre la qualità dei nostri Atenei;
  • l'imprescindibilità di un crescente sostegno al Diritto allo Studio Universitario, senza il quale l'accesso alla formazione superiore sarebbe inevitabilmente precluso agli studenti meritevoli ma privi di mezzi.
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