FLC CGIL
Iscriviti alla FLC CGIL

https://www.flcgil.it/@3970878
Home » Notizie dalle Regioni » Lombardia » Milano » FLC CGIL Milano: il 31 ottobre scioperiamo non per ponte, ma per passione

FLC CGIL Milano: il 31 ottobre scioperiamo non per ponte, ma per passione

La FLC CGIL sarà in piazza Santo Stefano a Milano dalle 9.30 con la presenza della Segretaria nazionale Gianna Fracassi.

29/10/2024
Decrease text size Increase  text size

A cura della FLC CGIL di Milano

Il 31 ottobre la FLC CGIL proclama lo Sciopero generale della scuola, dell'università, della ricerca e dell'alta formazione artistica e musicale.

Il 31 ottobre scioperiamo non per ponte, ma per passione.

Il sindacato viene accusato di voler fare lo sciopero per allungare il ponte, dimenticando che i lavoratori rinunciano ad un pezzo di salario per poter rivendicare salario e diritti. E intanto si fanno circolare fake news che annunciano la revoca dello sciopero.

Vuol dire che si ha paura della mobilitazione e della partecipazione di lavoratrici e lavoratori.

La FLC CGIL sarà in piazza Santo Stefano a Milano dalle 9.30 con la presenza della Segretaria nazionale Gianna Fracassi.

In tutto il paese ci saranno più di 40 manifestazioni locali.

Cosa chiediamo?
Uno stanziamento di risorse aggiuntive per il rinnovo del CCNL 2022-2024 allo scopo di tutelare la perdita del potere di acquisto dei salari.

Cosa offre il governo?
Un aumento del 5.78% a fronte di un'inflazione del 17% nel triennio.

Cosa è necessario fare?
Salvaguardare la dimensione nazionale del CCNL contro qualsiasi ipotesi di regionalizzazione.

Cosa ha in mente il governo?
Gabbie salariali e welfare aziendale.

Cosa è necessario oggi?
Stabilizzare i lavoratori precari di tutto il comparto di istruzione e ricerca.

Di cosa si preoccupa Valditara?
Di trovare aule attrezzate per il secondo concorso PNRR a fronte di migliaia di docenti idonei.

Cosa serve al sistema di istruzione e ricerca?
Un rafforzamento degli organici.
La cessazione immediata delle invasioni di campo da parte del legislatore su questioni contrattuali, il superamento delle numerose e pesanti emergenze dovute al "bullismo burocratico" dell'amministrazione che ricade quotidianamente sul personale di scuola, università, ricerca e AFAM.

E invece... c'è un governo che si preoccupa di punire i deboli e tutelare i forti, non tassa gli extra profitti e dà mance ai coniugati, aumenta la spesa militare, investe risorse per deportare i migranti in Albania e nasconde la repressione del dissenso dietro la sicurezza.

PIU' SCUOLE, MENO CARRI ARMATI!