Successo dell'iniziativa unitaria CGIL CISL E UIL a Roma
ASSEMBLEA PROVINCIALE DEL PERSONALE ATA - ROMA - ITIS GALILEI – 20/09/2001
I lavoratori A.T.A. riuniti in assemblea provinciale presso l’ITIS “Galilei” di Roma in data 20/09/2001 giudicano grave ed insostenibile la situazione in cui inizia l’anno scolastico 2001-2002 anche sul versante dei servizi e nei confronti del personale:
L’attuale situazione, infatti, vede:
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La riduzione di migliaia di posti di lavoro (solo a Roma tagliati oltre 1.200 posti), senza alcun confronto con le Organizzazioni Sindacali provinciali e con scelte discutibili praticate dall’Amministrazione;
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I trasferimenti pubblicati il 31 agosto incompleti e con moltissimi errori che rischiano di danneggiare gravemente i lavoratori interessati;
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I lavoratori transitati dagli Enti Locali dopo quasi due anni ancora senza inquadramento e senza il riconoscimento dell’anzianità di servizio;
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Le immissioni in ruolo ancora in forse: il Ministero deve ancora definire i contingenti provinciali 2001-2002;
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Migliaia di lavoratori precari “licenziati” il 31 agosto e soltanto pochissimi confermati alla ripresa dell’anno scolastico, nonostante la Circolare n.136 del 10 agosto 2001, con le scuole in enormi difficoltà alla ripresa delle lezioni;
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Le graduatorie provinciali permanenti di istituto (1^fascia) e le graduatorie e gli elenchi provinciali ad esaurimento per il conferimento delle supplenze annuali e temporanee (2^ fascia) ancora in alto mare;
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Il tentativo di scaricare sulle scuole anche il conferimento delle supplenze annuali del personale A.T.A. con modalità cervellotiche ed ancora tutte da definire;
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Ritardi inaccettabili e mancato rispetto, sia a livello nazionale che decentrato, degli impegni sottoscritti nei Contratti Collettivi.
L’assemblea provinciale del personale ATA di fronte a questa gravissima situazione impegna innanzitutto le Organizzazioni Sindacali Confederali territoriali ad una immediata iniziativa di mobilitazione nei confronti del Provveditore agli Studi di Roma e del Direttore Generale Regionale per il Lazio te-sa a verificare l’impegno dell’Amministrazione a cercare soluzioni per affrontare le inevitabili conseguenze sulla funzionalità delle scuole e per l’avvio dell’anno scolastico.
L’assemblea provinciale del personale ATA, in particolare, ribadisce l'assoluta contrarietà alla riduzione degli organici, inquietante non soltanto dal punto dell’occupazione ma che non tiene affatto conto delle effettive necessità e della complessità del lavoro nelle scuole ed è incompatibile rispetto ai processi di decentramento e riforma in atto.
I servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari sono un supporto indispensabile per la scuola dell’autonomia, garantirne la funzionalità dovrebbe essere un obbligo per il Ministero. Invece, ancora una volta, mentre si continuano a decentrare e scaricare competenze e responsabilità nelle scuole, rovesciando sul personale carichi di lavoro ormai insostenibili e facendo appello alla responsabilità dei lavoratori per garantire il corretto inizio dell’anno scolastico si tagliano gli organici e si licenzia il personale precario.
Tutto questo è inaccettabile ed occorre dire basta !
L’assemblea provinciale del personale ATA, inoltre, chiede con forza ai Sindacati Nazionali un impegno immediato per la proclamazione di azioni di mobilitazione generali e incisive in grado di riprendere il rapporto con i lavoratori A.T.A. rappresentando le reali condizioni di disagio e per dare risposte efficaci e condivise al malessere che serpeggia sui posti di lavoro.
E’ necessaria l’indizione immediata di uno sciopero nazionale, prima di tutto, affinché il provvedimento di riduzione degli organici venga modificato, per ribadire, e non soltanto nei documenti, l’importanza del settore e la valenza del lavoro amministrativo, tecnico ed ausiliario, per riaffermare la difesa dei diritti dei lavoratori e la valenza dei Contratti Collettivi di Lavoro, per impedire la progressiva esternalizzazione dei servizi (vedi la vicenda della cosiddetta stabilizzazione dei Lavoratori socialmente Utili) e per contrastare, anche su questo versante, il disegno di dequalificazione della scuola pubblica attraverso scelte irresponsabili che colpiscono pesantemente i livelli occupazionali e ne compromettono la funzionalità.
Roma, 20/09/2001
Nel corso dell'assemblea il documento è stato sottoscritto da centinaia di lavoratori e in questi giorni è inviato in tutte le scuole della provincia per proseguire la raccolta delle firme.
Roma, 24 settembre 2001
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