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Bologna, indicazioni per proseguire l'iniziativa sindacale nelle scuole

Comunicato FLC Cgil, CISL Scuola, SNALS, Federazione Gilda Unams

10/11/2008
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Comunicato
FLC Cgil - CISL Scuola – SNALS - Federazione Gilda Unams

E adesso andiamo avanti!

Dopo la giornata memorabile del 30 ottobre, che ha visto il Paese intero fermarsi a difesa della buona scuola e del diritto al futuro, dopo un'adesione allo sciopero a Bologna dell'80,75% e piazze stracolme, unitarie, meravigliose a Roma e in tutta Italia, che fare?

Non ci facciamo illudere dalla ragionevolezza del momento manifestata dal governo sui temi dell'università: è sulla scuola che la manovra finanziaria fa veramente cassa e anche il decreto Gelmini è ormai legge dello Stato.

Ormai tutto è perduto? Certamente no.

Al di là dell'annunciato referendum abrogativo e dello stop delle Regioni sul dimensionamento della rete scolastica, l'iter previsto dei regolamenti attuativi (particolarmente delicato quello per il riordino della scuola superiore) rappresenta una corsa ad ostacoli per il Governo – per la complessità dei temi e per i tempi così ristretti – dall'esito tutt'altro che scontato, tanto più che sulla scuola le scorciatoie autoritarie del decisionismo non hanno raccolto consenso, anzi, hanno visto scendere in piazza, come non mai, docenti, ATA, studenti e genitori, tutti preoccupati delle sorti della scuola pubblica statale.

Le scuole sono state protagoniste di questa mobilitazione unitaria e con il nostro totale appoggio continueranno ad esserlo, assieme, anche in questa nuova fase che si è ormai aperta.

Noi faremo di tutto per non lasciar cadere la loro protesta.

La nostra forza sta nell'unità: di tutti i settori e delle diverse professionalità della scuola, di tutto il sistema formativo pubblico e della ricerca, di lavoratori studenti e genitori, del rapporto stretto con le istituzioni e con i cittadini tutti dei nostri territori.

Per i prossimi giorni:

  • anzitutto la posizione pedagogicamente motivata dei Collegi dei docenti che deliberano l'invarianza dell'offerta formativa per il prossimo anno scolastico e dunque per le iscrizioni. Nessuno può obbligare le scuole autonome a scegliere anche l'opzione delle 24 ore. Si vedrà a marzo quali saranno le risorse umane disponibili e dunque cosa si potrà fare, ma da qui ad allora tante cose possono succedere. Bello sarebbe che tale convocazione dei Collegi, quando non già calendarizzata, fosse richiesta in via straordinaria dai docenti stessi con la raccolta di un terzo delle firme necessarie.

  • Analogamente, per la Scuola Primaria, sono i Collegi dei docenti che devono decidere quali criteri omogenei adottare per la valutazione degli alunni che nelle schede di valutazione dovrà tradursi in voti. La libertà di insegnamento esiste ancora e nessun insegnante singolo può essere ripreso se non mette voti sui quaderni sulla base di una giustificata metodologia didattica e nel rispetto degli orientamenti collegiali dell'organo tecnico preposto.

  • " Sciopero" degli straordinari da parte del personale ATA e rifiuto da parte dei docenti di sostituire i colleghi assenti e di svolgere altre attività non obbligatorie come i viaggi di istruzione, motivando adeguatamente questa decisione alle famiglie ed agli studenti: nulla contro, ma solo per il loro diritto ad una buona scuola.

  • Per la scuola superiore un momento importante di coinvolgimento di famiglie e ragazzi delle medie è rappresentato dagli open days , in una fase in cui risulta grottesca ogni attività di orientamento perché svolta del tutto alla cieca, senza conoscere quale sarà il futuro assetto dei vari tipi di Scuola Secondaria di II grado. Senza lasciare gli istituti più terremotati da soli – tecnici e professionali – nel momento del reclutamento, ma sulla base di comuni posizioni di tutte le scuole superiori bolognesi, si può sensibilizzare il territorio sulla realtà vera della scuola e su ciò che il governo ne vuole fare.

  • Determinante per ognuno di questi passaggi il coinvolgimento pieno dei genitori e degli studenti, la pubblicizzazione più ampia di ogni decisione, il collocare ogni scuola in una rete di scelte e comportamenti condivisi.

Queste alcune indicazioni che ci sentiamo di proporre alle scuole e di sostenere al loro fianco: che discuteremo presto anche in prossimi momenti assembleari e che proponiamo a tutto il movimento straordinario che si è battuto con ogni forza in questi due mesi per il diritto dei ragazzi ad una buona scuola e che continuerà a farlo.

Appunto, andiamo avanti!

Bologna, 6 novembre 2008

Il coordinamento provinciale FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS, Federazione Gilda Unams