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Gli studenti non devono pagare per partecipare ai corsi di recupero!

Scelte gravi e inaccettabili in alcune scuole di Pescara. Il comunicato congiunto di FLC Cgil e Camera del Lavoro.

11/02/2008
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Comunicato congiunto
FLC Cgil Pescara e Camera del Lavoro di Pescara

La Federazione Lavoratori della Conoscenza – FLC della CGIL, le RSU della FLC, la Camera del Lavoro di Pescara, esprimono la propria netta contrarietà rispetto alle scelte che si stanno operando in alcuni istituti superiori della nostra Provincia.

La vicenda riguarda i CORSI di RECUPERO dei DEBITI FORMATIVI accumulati dagli studenti e non saldati.

La questione è importante perché attiene sia alla REALE GARANZIA per gli studenti del successo scolastico che alla QUALITA’ DELL’OFFERTA EDUCATIVA del nostro sistema di istruzione.

Il Ministro dell’Istruzione Fioroni, al tempo dell’emanazione del Decreto Ministeriale sui debiti formativi dichiarò la messa a disposizione dei fondi economici , sicuramente scarsi per una partita così importante, per la realizzazione dei corsi. Nel frattempo le scuole hanno ricevuto e stanno ricevendo ulteriori finanziamenti per tale scopo.

Considerando il fatto che il RECUPERO è ADEMPIMENTO OBBLIGATORIO per la scuola che ha il compito di rispondere pienamente ai BISOGNI FORMATIVI degli alunni, che le RISORSE sono state destinate, che il nuovo CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO della scuola prevede un compenso orario di € 50 per i docenti che svolgono tali attività di recupero,

NON SI GIUSTIFICA IN ALCUN MODO

la scelta di far versare una quota per partecipare ai corsi di recupero da parte degli studenti che manifestano debiti!!!

Studenti che sicuramente evidenziano difficoltà nel raggiungimento anche degli obiettivi minimi ma nei cui confronti la scuola sembra, con questa scelta, attuare una sorta di “accanimento terapeutico”!!!

Forse si è pensato che un corso a pagamento da parte dell’utenza possa essere vissuto come più efficace dato che oggi solo ciò che si paga ha valore?

Nel 60° della Costituzione Italiana ci preme richiamare gli articoli 3 “ E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana….” e 34 “La scuola è aperta a tutti”

La Federazione Lavoratori della Conoscenza, le RSU, la Camera del Lavoro, ritengono che per affrontare il problema dei DEBITI FORMATIVI vadano analizzate le cause dei fenomeni dell’insuccesso scolastico soprattutto ora che l’innalzamento dell’obbligo di istruzione pone alla Scuola Superiore nuove responsabilità.

Per questo occorre rivedere le strategie didattiche e i modelli di insegnamento-apprendimento che hanno prodotto disinteresse in molti studenti, non hanno favorito la mobilità sociale e si dimostrano inefficaci ad innalzare il livello qualitativo del sistema scolastico.

Per questo occorre affermare il principio di responsabilità che deve informare sia le scelte della scuola che i comportamenti degli studenti e sul quale va rivendicato il massimo di serietà e impegno possibili.

La Federazione Lavoratori della Conoscenza, le RSU, la Camera del Lavoro, invitano gli Organi collegiali, i Dirigenti scolastici, i docenti, le famiglie, gli studenti delle scuole superiori che hanno effettuato la scelta del pagamento dei corsi di recupero, a rivedere le eventuali delibere e a riconsiderare le scelte operate.

Se così non fosse apriranno un confronto con gli organi istituzionali, le organizzazioni dei genitori e degli studenti al fine di contrastare la scelta di introdurre questa inaccettabile ed ingiustificabile “tassa” sull’apprendimento scolastico.

La segretaria provinciale della FLC CGIL
Emilia Di Nicola

Il segretario generale della Camera del Lavoro di Pescara
Paolo Castellucci