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Valutazione docenti Apertura del Miur

L'occasione per tornare a discutere di valutazione nella scuola è stato un convegno ieri alla Luiss

13/12/2013
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Il Sole 24 Ore

Claudio Tucci

In Inghilterra la valutazione dei professori è una realtà da 15 anni, e aiuta a migliorare la qualità dell'insegnamento e l'apprendimento. Un terzo degli Stati americani pratica livelli salariali differenziati per i docenti, e stipendi più alti legati alle performance portano stabilità di organici e attirano anche i migliori laureati. In Norvegia ci sono linee guida per valutare i professori (approvate pure dagli studenti);.e in quasi tutti i paesi europei esistono sistemi di valutazione di scuole e docenti. E in Italia? Dopo un percorso cominciato nel 2001 (e passato attraverso il «Libro Bianco» di Fioroni del 2007 e i decreti Brunetta e Gelmini del 2009 e 2010) nel marzo del 2012, su input dell'Europa, il governo Monti ha varato un sistema nazionale di valutazione (Dpr 8o del 2012), che fa perno sull'Invalsi (affiancato da Indire e ispettori ministeriali). Norme però rimaste ancora sulla carta (sono stati avviati solo alcuni progetti sperimentali, poi frenati dall'ex ministro Profumo); e oggi gli stipendi dei docenti italiani crescono solo per anzianità. A differenza invece di altri paesi, come l'Inghilterra: qui c'è una elevata autonomia delle scuole (assumono, valutano, licenziano i capi d'istituto e tutto il personale); c'è un forte obbligo di "render conto"; ogni professore riceve una valutazione scritta annua della propria attività basata su standard e obiettivi assegnati dal preside; e c'è una differenziazione delle retribuzioni.

L'occasione per tornare a discutere di valutazione nella scuola è stato un convegno ieri alla Luiss, organizzato dai presidenti dell'Associazione TreeLLLe e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, Attilio Oliva e Anna Maria Poggi, alla presenza del ministro Carrozza, di Andreas Schleicher, responsabile dell'indagine Ocse-Pisa, e dell'ex presidente dell'Invalsi, Paolo Sestito. Il sollecito rivolto al Miur è di fare passi avanti sulla valutazione (e potenziare il progetto

Maria Chiara Carrozza non ha chiuso: ha detto che intende «mettere in atto il Dpr sulla valutazione»; assumere i 59 ispettori del dl Scuola; e scegliere («con candidature aperte») il nuovo presidente dell'Invalsi. Ci sarà quindi un potenziamento del sistema di valutazione, con il coinvolgimento di tutti i soggetti e della società. Del resto, ha concluso il ministro, «il primo obiettivo della scuola è formare alla cittadinanza e al lavoro».


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