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Unità-Scuola, la Cgil è il primo sindacato: con i confederali il 70% degli insegnanti

Scuola, la Cgil è il primo sindacato: con i confederali il 70% degli insegnanti di Chiara Martelli La Cgil si riconferma il primo sindacato della scuola aggiudicandosi il gradino più alto del p...

23/12/2003
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l'Unità

Scuola, la Cgil è il primo sindacato: con i confederali il 70% degli insegnanti
di Chiara Martelli

La Cgil si riconferma il primo sindacato della scuola aggiudicandosi il gradino più alto del podio nella seconda tornata elettorale delle RSU (rappresentanze sindacali unitarie). Chiusi i seggi e finito lo spoglio, si è aperta la guerra dei numeri. Numeri che questa volta per i sindacati confederali hanno un dolce sapore di un record. Mai fino ad ora si era registrata una affluenza alle urne di tali proporzioni. Oltre 879 mila lavoratori su 1.056.787 di aventi diritto (81,2%) si sono recati ai tavoli dell'istruzione per eleggere i propri delegati. Al nord come al sud. Facendo accrescere la colonnina della partecipazione attiva del 3,2 per cento rispetto alla precedente consultazione del 2000.

Un trend positivo che per la Cgil scuola equivale ad altri nuovi 75 mila consensi sul territorio nazionale. Infatti in ben diciotto regioni su diciannove (ecluso il Trentino Alto Adige, dove nelle province di Trento e Bolzano non si è votato perchè necessario un preventivo accordo locale) la più grande confederazione italiana ha ottenuto la massima rappresentatività anche nella scuola. Un 6,36% in più conquistato con tenacia, nell'arco di tre anni di intenso lavoro, di costante attenzione, nonchè di netta coerenza tra le linee orientative e le efficaci politiche di contrasto intraprese nei confronti delle azzardate decisioni "istruite" del Governo o del Ministero. Ma il valore democratico, posto in alto nell'agenda degli obiettivi sindacali, è stato premiato non solo a livello individuale, bensì anche a livello confederale. Se la Cgil da sola si è aggiudicata il 32,7% dei consensi, a livello collettivo, con le rappresentanze di Cisl e di Uil, si è ottenuto quasi il 69%.

E tutto ciò a discapito del sindacalismo autonomo di ogni credo e colore, al ribasso costante in questa tornata di consultazione. Infatti, se escludiamo lo Snals-Confsal, che ha ugualmente confermato il proprio radicamento sul territorio con il 16,8% (nonostante il decremento del 2,2%), la presenza di tutte le altre organizzazioni è pressochè latente. Il più alto tasso di abbandono sindacale pare essersi abbattuto su Gilda che, con un 6,1% di favori, si posiziona al quinto posto subito seguita da Cobas (4%), Anp-Anquap (1,9%), Unicobas (0,5%) e altri (2%). "Lo spostamento di opinione così rilevante nel mondo della scuola - afferma Gian Paolo Patta, segretario della Cgil - è un chiaro segnale politico non solo per le organizzazioni sindacali, ma anche per il governo e tutte le forze poliche.

Con questo voto viene ufficialmente respinta la contro-riforma Moratti e se ne chiede un cambiamento radicale che rilancia la centralità della scuola pubblica italiana". Una linea che trova concordi anche i leader di Cisl, esultanti sul 22,9%, e quelli di Uil in ascesa con il 12,8%. E proprio nel momento in cui in parlamento si propogono nuove linee direttive per "infognare" l'istruzione con i disegni di legge degli onorevoli Paolo Santulli (Fi) e Angela Napoli (An), la firmataria della "strage del contratto" che menziona all'articolo 7 del suo progetto la soppressione delle rappresentanze sindacali unitarie scolastiche.


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