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Unità-Roma:Tempo pieno a rischio per 2300 bambini

Niente tempo pieno per 2300 bambini della scuola primaria (elementare), in tutta Roma e Provincia.

17/03/2006
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l'Unità

di Gioia Salvatori

L?anno scolastico 2006-2007 non nasce sotto buoni auspici. Niente tempo pieno per 2300 bambini della scuola primaria (elementare), in tutta Roma e Provincia.
La scure della riforma Moratti si abbatte sugli organici e, a meno che le richieste delle famiglie non vengano soddisfatte con gli organici di fatto, molti bambini di sei anni il pomeriggio rimarranno a casa.
A fare i conti con la coperta corta sono i dirigenti scolastici che in alcuni casi sono andati in pellegrinaggio all?ufficio scolastico regionale per il Lazio di via Ostiense, in cerca di spiegazioni. Dal braccio regionale del Miur hanno raccolto rassicurazioni: gli organici di fatto soddisferanno le esigenze reali, per ora c?è solo una prima assegnazione dei docenti.
Prospettiva che non tranquillizza la Flc Cgil regionale che teme il ripetersi di un mancato servizio e denuncia una dubbia distribuzione dei circa 15mila docenti pronti a badare agli alunni delle prime di tutta la Provincia.
«Hanno fatto il gioco delle tre carte - dice Mimmo Rossi della dirigenza Flc Cgil Roma e Lazio - hanno tagliato qua e là per soddisfare qualche richiesta di tempo pieno, e infine fornire questo servizio solo a 117 delle 209 prime in più rispetto all?anno scorso, che lo hanno richiesto. Significa che circa 2300 famiglie, se ogni classe ha 25 bambini, resta senza tempo pieno, con disagi che si ripercuoteranno su tutti».
Ancora da monitorare eventuali tagli alle altre classi della scuola primaria. Il timore del sindacato è che si ripeta quanto è già accaduto per l?anno scolastico in corso, quando ben 150 prime elementari, anche in quartieri con disagio sociale, sono rimaste senza tempo pieno nonostante le stesse rassicurazioni da parte del Ministero.
«Con questi numeri, circa quindicimila insegnanti per l?intera Provincia - aggiunge Rossi - si può dare solo il minimo del servizio. Bisogna che il Ministero tenga presente che per l'anno scolastico 2006-2007 ci sono 500 bambini in più, in prima, rispetto all'anno scorso. Inoltre nell?intero ciclo della primaria, in tutta la Provincia, abbiamo parecchi disabili in più rispetto all?anno scorso. Non si può chiedere ai dirigenti e agli insegnanti di lavorare in ristrettezze. Infine il ministero dovrebbe sapere che le richieste di tempo pieno, spesso provenienti da giovani coppie che abitano in periferia, sono in crescita, e che il servizio è di primaria importanza per la qualità della vita di molte famiglie».


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