Ultimo giorno di scuola, tra saluti e sciopero. E il rap dei maestri di strada
Finisce l’anno scolastico della didattica a distanza. Chi fa la foto a distanza, chi si saluta fuori da scuola. E chi ha organizzato una video rappresentazione per raccontare questi mesi
Finisce l’anno scolastico del Covid-19 e della didattica a distanza. Finisce tra le polemiche tra la ministra Azzolina e i sindacati che hanno proclamato uno sciopero per protestare contro la gestione di questi mesi e della ripresa e contro le nuove regole per i concorsi. E’ uno sciopero anche di solidarietà che frutta 60 mila euro di contributo da parte delle principali sigle alla Protezione civile. Intanto - dove non piove -maestre e professori potranno ritrovarsi per un breve saluto con gli alunni: fuori da scuola però perché il rientro in classe è rinviato a settembre, salvo che per i maturandi che il 17 cominceranno i colloqui in aula.
Il rap di fine anno
Ma c’è anche chi festeggia con un videoclip nella periferia est di Napoli, intonando il «Rap d’a Quarantena»: Claudia, Mattia, Raffaella, Annalisa, Sara, Nunzia, Noemi, Carmela, studenti dell’IC Porchiano Bordiga, insieme agli educatori ed esperti di arteducazione di Maestri di Strada intonano il loro canto di libertà post lockdown. «Quello che stiamo facendo dal 4 marzo, giorno del nostro ultimo coordinamento in presenza, è un esempio importante di cooperazione educativa, di didattica contestualizzata, di pedagogia errante», commenta Cesare Moreno, presidente dell’Associazione Maestri di Strada.
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