Tuttoscuola-Quel 'punto e basta' di Manzini
Quel 'punto e basta' di Manzini "E' veramente giunto il momento di ribadire: punto e basta". Così si conclude un polemico articolo del responsabile scuola della Margherita, il senatore Gio...
Quel 'punto e basta' di Manzini
"E' veramente giunto il momento di ribadire: punto e basta". Così si conclude un polemico articolo del responsabile scuola della Margherita, il senatore Giovanni Manzini, pubblicato nei giorni scorsi su "Europa", quotidiano di riferimento del partito di Rutelli e Castagnetti, col titolo "La scuola e i passi indietro del ministro Moratti".
Parole chiare e dure, che sembrano implicare una chiusura definitiva verso qualunque speranza di dialogo con il ministro e la sua pur non omogenea maggioranza. La Margherita sembra preoccupata che l'idea di scuola che si sta affermando non è in grado di aumentare i tassi di scolarizzazione, di elevare il numero dei giovani che conseguono una laurea, di assicurare centralità alla cultura del lavoro. "La politica deve aggiornarsi", scrive il responsabile scuola del partito rivolgendo un appello a entrambi gli schieramenti. Un modo per invocare serenità nei rapporti tra maggioranza ed opposizione e superare lo stato di assedio che la ricorrente blindatura dei provvedimenti legislativi sulle questioni scolastiche inevitabilmente comporta.
Per la Margherita è un'opportunità fare da sponda esterna alle inquietudini che attraversano la maggioranza, manifestate anche recentemente, per esempio, dalle prese di posizione pubblicamente assunte dall'on. Beniamino Brocca per conto dell'UDC, ma presenti anche in altre componenti della coalizione che sostiene il Governo.
Infatti il sen. Manzini, prima di concludere con lo stentoreo "punto e basta" aveva sviluppato una riflessione sull'opportunità per la sinistra di "abbandonare il mito dell'obbligo scolastico collegato al tempo scuola per approdare al più completo obbligo formativo" e per la destra di rinunciare alla canalizzazione precoce in percorsi di minore dignità.
Ecco, su una tematica di questo tipo, per esempio, dovrebbe svilupparsi un confronto a tutto campo tra maggioranza ed opposizione per rendere chiari gli obiettivi sui punti condivisibili della riforma, e sugli aspetti critici avanzare proposte innovative e agili.
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