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Tuttoscuola news - La nuova scuola media

. Scuola media/1: on line le "Indicazioni nazionali" per i piani di studio Il Ministero ha deciso di dare una certa ufficialita', sia pure per via soltanto telematica, alle "Indicazioni nazi...

30/12/2002
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Tuttoscuola

. Scuola media/1: on line le "Indicazioni nazionali" per i piani di
studio

Il Ministero ha deciso di dare una certa ufficialita', sia pure per
via soltanto telematica, alle "Indicazioni nazionali" per la scuola
media. Il testo delle "Indicazioni nazionali per i Piani di studio
personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado" e' comparso
infatti alla vigilia di Natale sul sito del Miur nella forma, o meglio
nella riformulazione che tiene conto della presa di posizione di
Alleanza Nazionale.
La bozza del documento circolava gia' da tempo, e "Tuttoscuola" ne
aveva informato i suoi lettori sia tramite la Newsletter (v. n. 75 del
6 novembre 2002 e n.76) sia attraverso un dettagliato articolo uscito
nel numero di dicembre della rivista mensile.
Rispetto alla versione resa nota ai primi di novembre non ci sono
novita'. Molte, e di un certo rilievo, erano state invece le modifiche
apportate alla bozza precedente, pubblicamente criticata dal partito
di Gianfranco Fini.
Se nell'anno scolastico 2003-2004 si decidera' quindi di avviare la
sperimentazione anche nella scuola media, le citate "Indicazioni" ne
costituiranno probabilmente la normativa di riferimento. Comprese le
parti piu' discusse e contestate del documento, come quelle che
segnano un deciso ritorno alla tradizione, soprattutto per quanto
riguarda l'insegnamento/apprendimento dell'italiano (enfasi su
grammatica, sintassi e analisi logica) e della storia (piu' spazio al
passato e meno al novecento: nel terzo anno si partirebbe da
Napoleone).

2. Scuola media/2: il nuovo orario...

Tra le novita' introdotte dalle "Indicazioni" c'e' quella del tempo
scuola obbligatorio, previsto in 900 ore annue. Attualmente l'orario
obbligatorio di lezione e' pari a 990 ore, cioe' a 30 ore per 33
settimane. L'orario obbligatorio diminuira' quindi di 90 ore annue,
pari a circa tre ore alla settimana, scendendo da 30 a 27 ore; nel
triennio vi sara' una riduzione del monte ore obbligatorio di lezione
di 270 ore: un taglio equivalente nei tre anni a nove delle attuali
settimane di lezione.
Il nuovo e piu' ridotto monte ore obbligatorio di lezione bastera' per
realizzare i molti obiettivi formativi che gli insegnanti dovranno
cercare di raggiungere, nel rispetto delle "Indicazioni nazionali"? E
poi, vi saranno ripercussioni anche sugli organici?
Resta confermata la possibilita', come oggi, di un orario aggiuntivo,
facoltativo per gli alunni. Attualmente infatti puo' essere
organizzato il tempo prolungato. Le indicazioni nazionali consentono
di aggiungere fino a 200 ore all'anno (sei ore a settimana), da
utilizzare per attivita' sia di recupero sia di sviluppo, scelte
d'intesa con gli allievi e le loro famiglie.
A differenza dell'attuale scuola media la nuova "scuola secondaria di
primo grado" prevede una scansione interna 2+1, e non piu' 1+1+1. Cio'
significa che - come per la scuola elementare, dove la scansione
proposta e' 1+2+2 - la ripetizione dell'anno potra' essere disposta
solo al termine del biennio, e solo nel caso che l'allievo non riesca
a recuperare nel secondo anno i debiti accumulati nel primo. Altra
novita' e' costituita dalla "prova nazionale" che integrera' le prove
previste dall'esame di Stato alla fine della terza media. Si tratta di
una grossa novita', che reintroduce un elemento di valutazione esterna
in un esame considerato troppo autoreferenziale.

3. Scuola media/3: ...e i nuovi "programmi" d'insegnamento

Con la riforma della scuola media si assistera' a una proliferazione
delle discipline di insegnamento.
Infatti, rispetto alle otto materie (o aggregazioni di materie) piu'
l'insegnamento della religione cattolica, previste dai programmi del
1979, nel testo ministeriale compaiono ben 11 discipline, e quella
della religione cattolica, piu' le 6 cosiddette "educazioni", che
fanno parte di un unico campo di attivita' formative, denominato
"educazione alla convivenza civile": in totale fa 17 piu' l'IRC.
Rispetto ai programmi vigenti, ci sono le seguenti novita':
- le lingue straniere diventano due, con l'inglese obbligatorio;
- storia e geografia sono separate, non fanno piu' parte di un blocco,
assieme all'educazione civica;
- la matematica e le scienze vengono egualmente separate;
- le altre materie perdono tutte il sostantivo "educazione":
educazione tecnica diventa "tecnologia", educazione musicale diventa
"musica", educazione artistica diventa "arte e immagine", educazione
fisica diventa "attivita' sportive", al plurale.
Ma il sostantivo "educazione" si prende una rivincita nel macrocampo
della "educazione alla convivenza civile", che non e' una materia con
orario separato, ma un insieme di attivita' formative, come per la
scuola elementare, che dovranno collocarsi all'interno di altre
materie, per esempio in forma di moduli. Si tratta di sei
"educazioni": alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute,
alimentare, all'affettivita', che hanno una struttura formale non
diversa da quella delle materie, e propri specifici obiettivi di
apprendimento, che richiederanno tempo per essere insegnati, appresi e
valutati. Insomma, le "educazioni" sembrano materie.
Basteranno i miracoli della didattica modulare per fronteggiare i
rischi di enciclopedismo e di frammentazione che una tale prospettiva
evoca? E' vero che le "educazioni" non hanno la stessa autonoma
consistenza delle altre discipline, ma certamente il loro insegnamento
e apprendimento occupera' tempo e spazio nei piani di studio di tutti
i tre anni. Ecco un tema da approfondire: come conciliare piu' materie
con meno ore?


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