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Repubblica: Scrutini, la ricetta di Fioroni "Portfolio ma anche vecchie pagelle"

Ora di religione, sulla valutazione confermata la scheda separata. "E´ un chiarimento per le scuole"

13/06/2006
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la Repubblica

Vacilla il documento che avrebbe dovuto seguire lo studente dalle elementari alle superiori

MARIO REGGIO

ROMA - Le scuole elementari e medie per quest´anno scolastico potranno utilizzare sia il portfolio delle competenze che la vecchia pagella. Lo ha precisato ieri il ministro dell´Istruzione Beppe Fioroni: nella circolare indirizzata ai direttori regionali, il ministro afferma di soprassedere «alla compilazione della biografia degli alunni» e invita alla massima cautela nei dati personali inseriti nella valutazione complessiva dello studente. Conferma che, in base alle sentenze del Tar del Lazio, il rendimento per gli studenti che hanno seguito l´ora di religione cattolica, va stilato su una scheda a parte. «È solo un chiarimento dovuto per le scuole - commenta Fioroni - sulla scheda separata per l´ora di religione non cambia nulla: Il ministero dell´Istruzione aveva già provveduto a precisare le cose».

Comunque si comincia a sgretolare la struttura del «portfolio», quel misterioso documento che avrebbe dovuto accompagnare tutta la vita scolastica dello studente, compresi i comportamenti e le abitudini di vita.

La decisione di rimettere mano ad una parte della riforma Moratti, più volte indicata dall´ex premier Berlusconi come la «prima dopo quella Gentile», è stata presa venerdì scorso, dopo che per ben due volte il Tar del Lazio aveva dato ragione ai gruppi di genitori che avevano fatto ricorso.

«Due a zero, palla al centro», aveva commentato il segretario nazionale della Cgil Enrico Panini lo scorso 15 marzo, quando il Tribunale amministrativo del Lazio aveva bocciato per la seconda volta il «portfolio» di morattiana memoria. Invece di prendere atto della sentenza e provvedere a modificare la circolare, il ministero dell´Istruzione aveva tirato dritto. Poi la campagna elettorale per le politiche aveva fatto dimenticare il caso. Ma l´amministrazione ministeriale per ben due volte aveva fatto spallucce ad altrettante decisioni del Tar. La prima il 2 febbraio del 2006, quando il Tribunale amministrativo del Lazio bloccò il «portfolio delle competenze» perché veniva violata la normativa sulla privacy: «prima di raccogliere dati sensibili, come le biografie degli alunni, deve dotarsi di un regolamento approvato dal Garante». Niente da fare. Anzi. Con la successiva circolare il ministero dell´Istruzione precisava che tra le materie che portano alla valutazione finale dello studente è compreso anche l´insegnamento della religione cattolica. La Cgil presenta ricorso al Tar del Lazio e lo vince. Dal ministero dell´Istruzione ancora silenzio. Nelle scuole e tra i genitori il malcontento sale. Molti presidi decidono di agire di conseguenza senza tenere conto della latitanza di viale Trastevere. E c´è da scommettere che ora, in piena fase di scrutini, sceglieranno la vecchia pagella.


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