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Rassegna it: Scuola, via libera ai regolamenti di Gelmini

Diverse novità nei provvedimenti varati dal governo, ma lo spirito non cambia: bisognava fare cassa. “I tagli intervengono su tutti i segmenti del sistema formativo”. E nel nuovo contratto, non firmato dalla Flc, solo pochi spiccioli

19/12/2008
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Rassegna.it

Diverse novità nei provvedimenti varati dal governo, ma lo spirito non cambia: bisognava fare cassa. “I tagli intervengono su tutti i segmenti del sistema formativo”. E nel nuovo contratto, non firmato dalla Flc, solo pochi spiccioli

Il 18 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato i regolamenti attuativi del piano per la scuola del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. I provvedimenti sono quattro e riguardano la riorganizzazione della rete scolastica e dell'utilizzo delle risorse umane, la riorganizzazione della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, due provvedimenti per licei e istituti tecnici. Per quanto riguarda gli ultimi due regolamenti, e' stato solo avviato l'esame della riforma che ora sara' sottoposta a dibattito in vista dell'attuazione definitiva per l'anno scolastico 2010/2011. Per quanto riguarda la scuola primaria l'entrata in vigore dei dispositivi è prevista già dall'anno 2009/2010.

Queste alcune delle novità che vengono introdotte: anticipo dell'iscrizione a due anni e mezzo nella scuola dell'infanzia, abolizione del modulo a più maestri e introduzione del maestro unico di riferimento nella scuola primaria, aumento fino a 5 ore di inglese, su richiesta, nella scuola media, possibilità per gli stranieri di utilizzare le due ore della seconda lingua per l'italiano, taglio degli indirizzi per la scuola superiore, si passa da 204 a 11 negli istituti tecnici, da 510 a 9 nei licei. Vengono istituiti, inoltre, due nuovi Licei, quello di scienze umane (ex magistrali) e quello musicale-coreutico (danza e musica).

I regolamenti attuativi prevedono anche misure di valorizzazione dei docenti: dal 2011 i migliori insegnati potranno usufruire di un premio di produttività fino a 7.000 euro annuali.

In conferenza stampa a Palazzo Chigi il ministro Gelmini ha annunciato il varo delle misure con aria soddisfatta, ma secondo il sindacato c’è poco di che gioire. Nonostante le parziali marce indietro compiute dal governo rispetto al disegno iniziale presentato lo scorso settembre, il complesso degli interventi sulla scuola continua a preoccupare la Flc Cgil, che in una nota sottolinea come i tagli intervengano “su tutti i segmenti del sistema formativo, riducendo drasticamente gli organici”, mentre “nella scuola primaria spazzano via tutte le esperienze positive realizzate in tanti anni”.

“Recenti ed autorevoli indagini internazionali – spiega la Flc -hanno confermato l’eccellenza dell’attuale modello didattico ed organizzativo, fondato sul modulo e sul tempo pieno con compresenze ma, dopo i decreti in via di emanazione, tutto ciò diventerà un pallido ricordo!”

Secondo la Flc “la determinazione dimostrata da questo governo nel colpire in modo così devastante la scuola primaria è la conferma che l'unico obiettivo che ha guidato scelte così scellerate è stato quello di fare cassa”.

“Il rinvio degli altri regolamenti ed il ripristino delle 40 ore nella scuola dell’infanzia – conclude il sindacato - sono solo il frutto della mobilitazione e degli scioperi di questi mesi. Contrasteremo, quindi, con determinazione, insieme al popolo della scuola, le decisioni di queste ore sulla primaria e sui tagli pesantissimi agli organici, per chiedere interventi a sostegno di una scuola pubblica e di qualità.

Cisl, Uil, Snals e Gilda firmano il contratto

Il 17 i sindacati scuola di Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda hanno sottoscritto il rinnovo del contratto della scuola per il biennio economico 2008-09. Si tratta, secondo lo Snals-Confsal, di un contratto ponte di un anno che consente, data l'esiguita' delle risorse disponibili, di mettere subito nella busta paga del personale della scuola 70 euro medi a dipendente, che corrispondono all'inflazione programmata dal Governo per gli anni 2008 e 2009, cioe' pari al 3,2%.

Per la Cgil, che non ha firmato, si tratta invece di “un contratto beffa”. “Le risorse messe a disposizione sono una miseria e offendono la dignita' dei lavoratori della scuola. Non ci sono le condizioni per la sottoscrizione dell'ipotesi di contratto relativo al biennio 2008/2009", questo il commento di Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil. "Si confermano le ragioni che avevano portato la Cgil a non firmare l'intesa del 30 ottobre con il Governo - prosegue Pantaleo -. Cosi non si tutela il potere di acquisto dei salari erosi dalla pressione fiscale e dall'inflazione. Al tavolo della trattativa abbiamo ripetutamente richesto più' soldi per le buste paghe dei lavoratori, ma non c'e' stata nessuna disponibilita', ne' apertura


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