Organi collegiali al restyling
Prevista soppressione o fusione di Invalsi, Anvur e Indire
La cabina di regia sarà a Palazzo Chigi. Il mantra di semplificare strutture e procedure riguarda un po' tutti i ministeri. Scuola compresa. Nella bozza di disegno di legge di semplificazione (atteso invano all'ultimo consiglio dei ministri), l'articolo su scuola, università e ricerca al primo punto prevede «la razionalizzazione, eventualmente anche attraverso fusione o soppressione, di enti, agenzie, organismi comunque denominati, ivi compresi quelli preposti alla valutazione di scuola e università, ovvero attraverso al trasformazione degli stessi in ufficio dello stato o di altra amministrazione pubblica, salvo la necessità di preservarne l'autonomia, ovvero ancora liquidazione di quelli non più funzionali all'assolvimento dei compiti e delle funzioni cui sono preposti». Nel mirino dunque Invalsi, Anvur e Indire. Il vaglio delle funzioni e della necessità di preservarne l'autonomia dovrà farei conti con la nuova mission che sul fronte della valutazione il ministro Marco Bussetti pensa di assegnare. La soluzione finale ipoteticamente è aperta, non escluso il mantenimento degli organismi così come oggi configurati. Le ipotesi possibili considerate in campo invece sarebbero solo due: la fusione oppure la confluenza in una direzione ad hoc del ministero di Invalsi e Anvur.
Al secondo punto degli obiettivi di semplificazione, la riduzione del numero dei componenti degli organi collegiali ministeriali nonché la razionalizzazione dei poteri di vigilanza sempre del Miur. E poi il carico da novanta degli organi collegiali della scuola: «fermo restando il principio di autonomia scolastica», si prevede la revisione degli organi scolastici «in modo da definirne competenze e responsabilità, eliminando duplicazioni e sovrapposizioni di funzioni e ridefinendone ruolo, competenze e responsabilità dei dirigenti scolastici».
E ancora, le cessazione dal servizio, progressioni e ricostruzioni di carriera, nonché il trattamento di fine rapporto di tutto il personale della scuola: dovranno essere ricollocati presso altre amministrazioni. Una revisione che ha l'obiettivo di sgravare le scuole da oneri estranei alla funzione della singola istituzione scolastica. Tra gli obiettivi della semplificazione anche la razionalizzazione degli ordinamenti scolastici, viste le sovrapposizione di decenni. Ultimo, il riordino della promozione dell'attività sportiva in ogni ciclo dell'istruzione, annunciato sin dall'insediamento dal ministro Bussetti. I relativi decreti legislativi dovranno essere adottati entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega.