"Ora e sempre Conoscenza": flash mob contro i crimini che uccidono istruzione e ricerca

di Federica Sortino su www.romatoday.it

Fresca e pungente. In una parola, geniale. È l'iniziativa promossa da FLC CGIL contro i tagli statali all'istruzione. Un "crimine", secondo la metafora utilizzata dal sindacato, messo in scena nella giornata di oggi nei sette flash mob svolti in tutta Italia. Da Roma a Firenze, da Palermo a Milano, da Napoli ad Ancona. Nella Capitale l'evento, che si è svolto intorno alle 10.30 al Pantheon, ha visto la partecipazione di docenti, ricercatori, studenti e personale ATA. Si perché, come spiega di FLC CGIL, quando si parla di "conoscenza" non ci si riferisce "solo ai lavoratori ma all'intera società italiana. Riguarda tutti: studenti, genitori, nonni, nipoti, imprenditori, disoccupati, artisti, operai, professionisti". Tutti uniti nella lotta contro i crimini "che stanno ammazzando l'istruzione e la ricerca in Italia".

I SOCIAL - "Pubblica (D)istruzione? Università e ricerca mitragliate? Troppi tagli, poche idee: in tutto il mondo s'investe in istruzione e ricerca per crescere, in Italia no. Bisogna invertire la rotta. Subito". Era partita così l'iniziativa promossa da FLC CGIL, "Ora e sempre Conoscenza". Quattro righe che nel giro di dieci giorni sono diventate il cuore della pagina-appello su facebook con un totale di oltre 7000 adesioni. Una vera e propria campagna di comunicazione virale giocata in modo del tutto anonimo sui social network, con l'hashtag #oraesempreconoscenza anche su Twitter. Scuola, università, ricerca e precarietà. Quattro messaggi sul valore pubblico e costituzionale, prima ancora che strategico della conoscenza "e del suo stato comatoso".

IL FLASH MOB - Si sentono degli spari. Studenti in trance cadono a terra privi di coscienza. Gli investigatori setacciano la zona. E' la scena del crimine rappresentata da FLC CGIL nel flash mob #sonotutticasinostri di questa mattina. Il Pantheon di fronte fa da contorno a questo bizzarro spettacolo che si snoda tra le note del popolare canto partigiano "Bella ciao" fino al celebre brano di Rino Gaetano "Ma il cielo è sempre più blu". "La scuola è sotto attacco" si legge nei cartelli esposti. "L'assassinio della Conoscenza. Otto miliardi di tagli alla scuola, blocco dei contratti, mancato turn over. Le prove sono sotto gli occhi di tutti". Gli studenti, che rappresentano il mondo dell'istruzione vittima di uno stato "criminale", si svegliano finalmente dallo stato di coma in cui erano caduti. Cantano anche loro, quasi a simboleggiare la vittoria contro il nemico. E poi lo striscione con la scritta, in rosso, "#oraesempreconoscenza".

IL VIDEO

L'INIZIATIVA - "Conoscenza fa rima con Pazienza, significa Speranza, crea Cittadinanza ed è più che un' Emergenza". Con il flash mob, a cui hanno collaborato Lance Libere, Mastofabbro e Strategy, FLC CGIL apre il suo congresso al paese, con sei mesi d'anticipo, per discutere insieme del futuro della scuola, dell'università, della ricerca e della cultura. "La Conoscenza" spiega il comunicato, "è stata usata come uno sbrigativo bancomat da mungere ad ogni legge di stabilità per far quadrare promesse elettorali più o meno sballate con la scusa della spesa pubblica fuori controllo e omettendo che quella per l'istruzione e la ricerca del nostro Paese è tra le più basse dei paesi cosiddetti civili".

Una campagna di denuncia e di proposta, insomma, di allarme e speranza, ironica e amara, sarcastica e quasi lirica. Oltre alla pagina Facebook "Ora e sempre Conoscenza" e all'omonimo account Twitter, dopo il flash mob è stato attivato l'hashtag #sonotutticasinostri, in cui si raccoglieranno esperienze, testimonianze, appelli, stati d'animo di fa parte del mondo della conoscenza, e il blog www.flcgil.it/oraesempreconoscenza/, in cui verranno pubblicati articoli e materiali della campagna di comunicazione. Al termine del flash mob il Segretario Generale di FLC CGIL, Domenico Pantaleo, ha poi presentato la campagna di comunicazione 2013-2014, da cui partirà il percorso congressuale.

"La sensazione di essere quasi al capolinea" conclude il comunicato, "rende più combattivi, forse, o più probabilmente è il morso dell'ingiustizia che prende allo stomaco, quando capita di guardare in faccia qualche bambina o ragazzo che rischia di trovarsi un paese in macerie. E non ha nessuna colpa".