Mobilità, Sinopoli (Flc Cgil): intesa semplifica procedura. Rusconi (ANP): legge o contratto?
Faccia a faccia, ieri mattina a UnoMattina, tra Francesco Sinopoli, segretario generale dell Flc Cgil e Mario Rusconi
Faccia a faccia, ieri mattina a UnoMattina, tra Francesco Sinopoli, segretario generale dell Flc Cgil e Mario Rusconi, vicepresidente Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola.
Tema principale del confronto non poteva che essere l’intesa del 29 dicembre 2016, siglata da Miur e sindacati.
Uno dei punti centrali dell’intesa, com’è noto, riguarda la possibilità per i docenti, anche per l’a.s. 2017, di poter ottenere la titolarità su scuola e non su ambito, sfuggendo così alla chiamata diretta.
Il citato punto non è stato ben accolto dall’ANP, come ha evidenziato la vicepresidente Licia Cianfriglia.
Il confronto è stato alquanto vivace, considerato che si sono confrontati due personalità con visioni completamente diverse sulla chiamata diretta e, in generale sul sistema di Istruzione.
Il segretario della Cgil ha iniziato l’intervista con le seguenti parole: “L’intesa siglata con la Ministra Fedeli il 29 dicembre scorso, semplifica le procedure di mobilità, consentendo che essa si svolga secondo fasi lineari che permettano di completare gli organici con velocità”. Un’affermazione non proprio gradita a Rusconi, viste le critiche mosse dall’ANP al citato accordo.
Il vicepresidente dell’ANP ha posto, invece, l’accento sul rapporto tra norma di legge e contrattazione. Sinopoli ha risposto sostenendo che la contrattazione, “delegata dalla legge”, può essere un ottimo strumento per migliorare i provvedimenti legislativi, come testimonia l’intesa raggiunta, che ha il merito di semplificare procedure (la mobilità) che lo scorso anno sono state “fallimentari”.