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Manifesto-Assunti 3 mila docenti di religione

Assunti 3 mila docenti di religione Il via libera del consiglio dei ministri. Come promesso, sono stati regolarizzati il 70% dei docenti di Irc Tutti i regali di Natale alla Cei I "protetti" della C...

23/12/2005
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il manifesto

Assunti 3 mila docenti di religione
Il via libera del consiglio dei ministri. Come promesso, sono stati regolarizzati il 70% dei docenti di Irc
Tutti i regali di Natale alla Cei I "protetti" della Conferenza episcopale potrebbero guadagnare di più rispetto agli altri docenti neoassunti: lo prevede un emendamento del governo al decreto omnibus. Mentre la Finanziaria triplica il buono scuola
CINZIA GUBBINI
ROMA
Tremila insegnanti di religione cattolica immessi in ruolo. E' questo il regalo di natale per gli insegnanti di irc delle scuole pubbliche italiane. Ed è un regalo di tutto rispetto, perché il governo con il decreto emanato ieri dal consiglio dei ministri salda il conto aperto con l'approvazione della legge 189 del 2003, in cui si prometteva di regolarizzare la posizione del 70% dell'organico in tre anni. Detto fatto, con una dimostrazione di efficienza che lascia sbalorditi, si raggiunge particamente la quota dei 15 mila docenti di irc transitati a tutti gli effetti a carico dello stato. Il decreto, proposto dal ministro della Funzione pubblica Francesco Baccini, prevede l'assorbimento di 3.077 docenti di religione. "Questo contingente - informa Palazzo Chigi - corrisponde al 20% della dotazione organica stabilita, a sua volta, nella misura del 70% dei posti complessivamente funzionanti". Nel 2004 infatti si era già provveduto, con due tranche, ad assicurare il posto fisso a 9 mila insegnanti di religione.

"L'autorizzazione alle assunzioni del personale insegnante - spiega la nota del governo - è un ulteriore passo verso la progressiva eliminazione del precariato nel settore pubblico". Un riferimento quanto meno improprio che fa saltare su, tra gli altri, la senatrice diessina Chiara Acciarini: "E' quasi incredibile come il centrodestra stia cercando di spacciarel'assunzione di insegnanti di religione, imposti con una scelta che viene direttamente dalla Curia, per la soluzione del problema dei precari della scuola". Ed è la deputata di Rifondazione comunista Titti De Simone a fare quattro conti in tasca al buco nero del precariato scolastico, le stesse cifre da anni alle quali sembra impossibile dare una rispota credibile: "I precari della scuola sono 66 mila, a fronte di ben 100 mila posti vacanti - ricorda De Simone - e questo mentre la Finanziaria di quest'anno prevede ulteriori tagli sulle supplenze brevi".

Ma i tagli previsti in Finanziaria non sono le sole manovre occulte che tolgono fondi al buon funzionamento della scuola pubblica per regalarli a una categoria privilegiata. Basti pensare che un emendamento presentato dal governo al decreto omnibus in discussione al senato prevede un ulteriore trattamento speciale: ai neoassunti docenti di religione verrà garantito, a partire dal primo anno, uno stipendio pari a quello percepito durante la vita da precari. Davvero incredibile se si considera che per gli insegnanti di tutte le altre discipline il primo anno di assunzione viene retribuito con uno stipendio base, e solo a partire dal secondo anno la carriera viene ricostruita per il 50%. Una differenza di trattamento che risulta ancora più inaccettabile se si considera che - in base al concordato firmato da Bettino Craxi nell'84 - gli insegnanti di religione cattolica sono gli unici a godere degli scatti di anzianità durante la carriera precaria. Una decisione che fu presa per risarcire in parte questa categoria, destinata fino alla legge del 2003 a non poter mai aspirare a un'assunzione a tutti gli effetti. Ora, però, quel risarcimento diventa quasi una rivalsa rispetto a tutti gli altri precari, molti dei quali - comunque - un'assunzione non l'avranno mai. Attualmente il decreto è fermo alla Commissione bilancio e - secondo voci di corridoio - l'emendamento in questione potrebbe essere bocciato.

Ma la fine dell'anno coniguata alla fine legislatura porta anche altri doni tra i protetti della Conferenza episcopale italiana, a partire dalle scuole private: "Siamo proprio ai saldi di fine stagione - commenta il segretario della Cgil Flc Enrico Panini - all'assunzione dei tremila insegnanti di religione e alle proposte sulla loro retribuzione, che mi preme ricordare è materia contrattuale, si aggiungono i provvedimenti della Finanziaria che triplicano il buono scuola a favore delle famiglie che scelgono le scuole private e la circolare ministeriale che prevede la non obbligatorietà dell'applicazione del contratto nazionale nelle scuole private. Una cosa davvero inaccettabile. Senza parlare di un altro emendamento al decreto omnibus in cui si stabilisce che le regole sulle scuole private saranno stabilite dal ministero dell'Istruzione senza alcun obbligo di riferire al parlamento, come invece prevedeva la legge del 2000 sulla parità".