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Libertà/Pc: Scuole, sotto l'albero non c'è un euro, e i sindacati valuteranno azioni legali

Esattamente un anno fa lo Stato risultava debitore alle scuole piacentine di 3,5 milioni di euro

28/12/2008
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Libertà

Esattamente un anno fa lo Stato risultava debitore alle scuole piacentine di 3,5 milioni di euro. La cifra aggiornata ad oggi non è ancora ufficiale, ma le stime degli addetti ai lavori non lasciano spazio all'ottimismo.
Per diversi dirigenti scolastici piacentini ciascuna scuola avrebbe crediti nei confronti dell'Erario dell'importo da 100mila a 200mila euro. Le conseguenze sono ovviamente quelle di tagli, a cominciare dalle attività di arricchimento dell'offerta formativa, a meno di voler ricorrere (come qualcuno sta già facendo) all'introduzione del pagamento obbligatorio per attività fino a ieri gratuite.
«La scuola di San Nicolò ed il Secondo circolo - denuncia senza giri di parole Raffaella Morsia (Flc Cgil) - non certo perchè lo vogliano ma perchè non hanno la necessaria liquidità sono stati costretti a non corrispondere ai docenti e agli Ata il compenso accessorio 2006-2007. Ad un anno e mezzo di distanza, il personale non è stato dunque ancora retribuito, e ciò dà l'idea della drammaticità della situazione».
Che la stessa situazione risulti ancora gonfia di criticità «nonostante i debiti delle scuole siano stati un pò sgravati dalla circolare dell'ex ministro Fioroni» lo conferma Marina Molinari (Cisl Scuola). Anche la sindacalista della Cisl concorda che «sul passato, il quadro risulta ancora irrisolto, con difficoltà in alcuni casi anche molto pesanti». Di sicuro c'è che «nei bilanci di tutte le scuole piacentine esiste una quota di denaro già speso ma mai arrivato».
Ed è la Morsia ad annunciare, di concerto in questo caso con la Cisl, essere all'esame dei sindacati «la valutazione di produrre ingiunzioni di pagamento, con relativo conseguente pignoramento, nel caso in cui lo Stato non provveda in poco tempo a liquidare i debiti pregressi».
Vie legali guardate con attenzione non soltanto all'ombra del Gotico. Mariuccia Zavattoni, dirigente scolastica piacentina, in quanto partecipe del coordinamento nazionale Cgil dei dirigenti, lo aveva annunciato già nei giorni scorsi: «In qualità di coordinamento nazionale - ha detto la Zavattoni - stiamo valutando vie legali: il ministero è inadempiente, in quanto non ha dato i fondi che ci spettavano in base a leggi sue».
Nessuna insolvenza pendente per l'istituto per geometri Tramello, prendendo dal mazzo, ma a costo di «raschiare il fondo del barile». «I nostri crediti pregressi sono piuttosto elevati - afferma la dirigente Teresa Andena - l'anno scorso c'è stato un tentativo di venirci incontro, vediamo come sarà adesso. E tuttavia preoccupanti sono le istruzioni fornite sul programma annuale, ovvero il bilancio preventivo, in cui vengono definiti i parametri per quantificare le necessità economiche». Ebbene, per le supplenze la cifra indicata dalle istruzioni sarebbe «un sesto del fabbisogno accertato sull'anno precedente».
sim.seg.


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