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Liberazione-Solo per un'ora ma anche Cgil, Cisl e Uil convergono sullo sciopero del 14

Solo per un'ora ma anche Cgil, Cisl e Uil convergono sullo sciopero del 14 Guastafeste di Moratti Diecimila studenti di nuovo in corteo a Napoli Napoli, ancora ieri le strade erano invase di stud...

06/12/2001
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Liberazione

Solo per un'ora ma anche Cgil, Cisl e Uil convergono sullo sciopero del 14
Guastafeste di Moratti
Diecimila studenti di nuovo in corteo a Napoli

Napoli, ancora ieri le strade erano invase di studenti - forse diecimila - "per costruire l'opposizione sociale alla riforma Moratti", come ha spiegato la Rete campana 'Studenti in movimento'. Una grande bandiera palestinese precedeva il corteo che è arrivato sotto la Provincia dove l'assessore ha espresso loro solidarietà fissando, per dopo le feste, un tavolo di concertazione sull'edilizia scolastica. Alla stessa ora a Reggio Emilia, studenti dei collettivi, giovani comunisti e militanti di Ya Basta invadevano una sala del teatro municipale interrompendo la presentazione del nuovo dipartimento di Scienza della comunicazione dell'ateneo di Modena e Reggio: una conferenza sul dopo 11 settembre finanziata dalla locale Assonindusriali. No alla guerra e no alla pervasività dell'impresa nei territori della ricerca, hanno voluto dire gli 'invasori' di fronte allo scenario di subordinazione crescente dei saperi alle logiche del profitto disegnato dall'ultima finanziaria. Contro i tagli anche a Staranzano (Gorizia) - dov'è stato 'espugnato' dai futuri ragionieri il locale Itc - a Cosenza - con l'autogestione del classico Telesio - e a Montepulciano (Siena) - dove sono occupati il classico Poliziano e lo scientifico Da Sangallo - ci si è voluti mobilitare ancora: "La nostra occupazione come interruzione del pubblico servizio per regalarci quei tempi e spazi che la scuola non ci concede", scrivono gli studenti del senese.
Montagne e topolini E la lista delle scuole in lotta continua a crescere in vista della serie di scadenze già indicate dai movimenti dei lavoratori e degli studenti. Primo tra tutti lo sciopero del 14. I Cobas della scuola ricordano l'appuntamento a Roma per quel giorno in coincidenza con lo sciopero del pubblico impiego all'interno del quale gli autorganizzati avevano lanciato la proposta di uno sciopero generale unitario della scuola, sposata già da gran parte del movimento studentesco. Dopo settimane di trattative, la montagna confederale ha partorito un topolino: sciopero generale della scuola sì ma solo di un'ora. Eppure il leader della Cgil Sergio Cofferati, ieri a Livorno, c'era andato giù duro con Moratti: da quando c'è lei il ministero fa di tutto per "avvantaggiare la scuola privata a detrimento della pubblica", con ipotesi di riforma "contraddittorie e negative". "Ci vorrebbe un po' più di consequenzialità da parte della Cgil - fa eco Bernocchi, portavoce dei Cobas della scuola - proclamando un vero sciopero di tutta la giornata e scendendo in piazza con noi e gli studenti".
Verso Foligno Intanto, sono iniziate ad arrivare a Foligno le prime adesioni alla manifestazione lanciata dai 'disobbedienti' della cittadina designata per ospitare gli Stati generali di Moratti. "Verremo con treni speciali - fa sapere Francessco Caruso, no-global napoletano - per sederci a terra in ventimila e bloccare la kermesse del governo". "E' una lotta giusta, ci saremo", annuncia Luca Casarini, disobbediente veneto, spiegando che "il neo liberismo punta su questo tipo di progetti". "Tutte le decisioni assunte dal movimento No-Global ci vedono pienamente coinvolti", risponde anche Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista, ieri a Napoli, a proposito delle contromanifestazioni previste in Umbria. Domani, a Napoli, anche l'Uds terrà la sua assemblea nazionale da cui scaturiranno i contenuti per una nuova ondata di autogestioni tra il 17 e il 20 dicembre - "sono questi i veri stati generali", spiega la portavoce Claudia Pratelli - scandite da una mobilitazione nazionale il 19 in cento città e il 20 a Foligno dove, fino al giorno successivo, si svolgeranno i 'Contro stati generali'. Contro un progetto di scuola pubblica ridimensionata, autoritaria e privatizzata, l'idea dell'Uds è quella di costruire "al più presto sul modello dei social forum, uno spazio di dialogo per le diverse componenti del movimento". Un'ipotesi, quella di 'anti-stati' "condivisibile", secondo Titti De Simone, deputata del Prc in commissione scuola: "Gli stati generali della ministra rischiano di essere una farsa dal momento che le linee guida della riforma sono già inserite nella finanziaria". E' un segno dell'arroganza del governo di fronte al disagio di studenti e lavoratori.

Checchino Antonini


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