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Liberazione-Il governo assume 3000 insegnanti di religione scelti dal Vaticano

Il governo assume 3000 insegnanti di religione scelti dal Vaticano Con un decreto proposto dal ministro Udc Baccini - in concorrenza con Alemanno per il posto da candidato sindaco della Capitale - P...

24/12/2005
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Liberazione

Il governo assume 3000 insegnanti di religione scelti dal Vaticano
Con un decreto proposto dal ministro Udc Baccini - in concorrenza con Alemanno per il posto da candidato sindaco della Capitale - Palazzo Chigi ha autorizzato ieri altre 3077 (tremilasesettantasette) assunzioni di insegnanti di religione a tempo indeterminato mentre, in contemporanea, Benedetto XVI dava una spallata poderosa ai residui di spirito conciliare. Più corretto dire che si tratta di 3077 (tremilasesettantasette) insegnanti religiosi, meglio, insegnanti cattolici, visto che li ha scelti direttamente la Curia "per capacità pedagogica, retta condotta della vita privata e conoscenza della dottrina". Ne sa qualcosa la supplente di religione di Pesaro licenziata perché separata e troppo vistosa, alcuni dicevano troppo bella, per un simile incarico. O l'insegnante fiorentina, non sposata ma incinta, licenziata su due piedi per la revoca dell'idoneità e su cui la commissione Pari opportunità ha dovuto fare ricorso alla Corte de L'Aja.
Fatto sta che l'esercito di prof di religione, scelti "come dio comanda", contava già novemila unità assunte all'indomani del concorso del 2004 riservato ai docenti di religione assunti a tempo determinato. "Per la prima volta una legge dello stato stabiliva che gli insegnanti di religione cattolica potessero essere assunti anche solo con l'idoneità fornita dall'ordinario diocesano. Non era accaduto neanche con Mussolini", dice Enrico Panini, segretario della Cgil scuola. Nel '29, infatti, l'insegnamento era sì demandato a figure scelte dai vescovi ma che non venivano assunte dalla Repubblica. Ora la torsione è nettissima. "Viene pagata una cambiale elettorale e diventano dipendenti dello stato lavoratori scelti da un altro stato e sulla base di criteri discrezionali", aggiunge Panini. "Quello che gli italiani non sanno è che, al momento, i docenti di religione sono gli unici col posto garantito e a vita perché se dovessero perdere l'idoneità per la religione dovranno essere assunti comunque su un'altra cattedra - aggiunge Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas per la scuola che annunciano una raccolta di firme per abrogare tutte le norme che annullano la laicità nella scuola - in teoria, il Vaticano ogni anno potrebbe revocare le idoneità e far rimpiazzare i 18mila insegnanti di religione. E' il segno della potenza dell'influenza vaticana - che sta imponendo di nuovo la religione come materia obbligatoria - su questo ministero".
"L'assunzione di oltre tremila insegnanti di religione cattolica è un altro colpo inferto alla piaga del precariato nella scuola, ereditato dai governi passati e che il governo Berlusconi, dopo decenni di disinteresse sta eliminando con misure favorevoli per la religione ma anche per altre materie". Prima di questa sparata propagadistica, l'onorevole Francesco Giro, responsabile per Forza Italia dei rapporti col mondo cattolico, era passato alle cronache per aver invocato l'incenerimento di Indymedia che aveva pubblicato un fotomontaggio irrispettoso per Ratzinger. Ieri è stato il suo turno di tessere le laudi del suo conducator: "Nei primi quattro anni del governo Berlusconi sono stati creati 1 milione e 270mila nuovi posti di lavoro e l'80% a tempo indeterminato". Miracolo? Mica tanto se è vero ciò che ribatte Titti De Simone, deputata di Rifondazone comunista in commissione scuola: "Questo governo non ha assunto nemmeno uno dei precari storici, e sono almeno 76mila a fronte di oltre 100mila posti disponibili. Questo governo si è speso solo per corrispondere alle richieste da Oltretevere tagliando i finanziamenti a scuola e università pubbliche, "bastonando" il personale tecnico amministrativo e il precariato non è vero che lo vuole abbattere perché tende a istituzionalizzarlo con la legge 30 anche nella scuola pubblica".
Per Ruini la befana è arrivata in anticipo proprio come nello spot dei telefonini: niente Ici, buoni scuola triplicati, "far west" contrattuale nelle paritarie le cui regole saranno stabilite solo da atti unilaterali del ministro dato che, nel decreto omnibus, c'è una norma che le sottrae al dibattito parlamentare. "In un paese con classi sempre più affollate di bambini con convinzioni e aspirazioni diverse, la laicità - conclude Panini - è un valore per tutti, laici e credenti".
di Checchino Antonini