Legambiente scuola news-Stop all'inglese pigliatutto
3. Stop all'inglese pigliatutto "Al fine di offrire agli studenti l'opportunità di conseguire un livello di apprendimento della lingua inglese analogo a quello della lingua italiana è data facolt...
3. Stop all'inglese pigliatutto
"Al fine di offrire agli studenti l'opportunità di conseguire un livello di apprendimento della lingua inglese analogo a quello della lingua italiana è data facoltà, nella scuola secondaria di primo grado, alle famiglie che ne facciano richiesta, di utilizzare, per l'apprendimento della predetta lingua, anche il monte ore dedicato alla seconda lingua comunitaria. Tale scelta è effettuata al primo anno della scuola secondaria di primo grado e si intende confermata per l'intero corso della scuola secondaria di primo grado ed anche per i percorsi del secondo ciclo di istruzione e formazione". Questo il comma apparso, inaspettato, nel D.L. n. 226/05 di riforma del 2° ciclo (vedi Legambiente Scuola News n. 42) che aveva suscitato le proteste degli insegnanti di seconda lingua (soprattutto francese ma anche spagnolo e tedesco). A queste si deve aggiungere l'ordine del giorno votato dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione nella seduta del 19 dicembre scorso. Il CNPI "evidenzia con preoccupazione che la possibilità offerta alle famiglie di una totale opzione dell'orario previsto per le due lingue comunitarie esclusivamente per la lingua inglese, determina la cancellazione della seconda lingua comunitaria dal piano di studi obbligatorio della scuola secondaria di primo grado, contraddicendo in tal modo quanto previsto dalla stessa L. 53 all'art. 2 lettera d) che stabilisce che la scuola secondaria di primo grado e creando così una situazione di dubbia legittimità. La previsione della L. 53 della conoscenza di due lingue comunitarie ha e deve mantenere un carattere formativo finalizzato ad ampliare l'orizzonte culturale dei giovani nella dimensione europea. Non si può inoltre sottacere che una scelta irreversibile effettuata all'età di 10/11 anni è certamente non condivisibile in quanto precoce e tale da condizionare l'intero percorso del secondo ciclo di istruzione e non compatibile neppure con molti degli stessi percorsi definiti dal D.L. 226. A parere del CNPI, fatto salvo l'insegnamento obbligatorio delle due lingue comunitarie, l'eventuale potenziamento della lingua inglese, oltre le tre ore settimanali, può trovare spazio, come per ogni altra disciplina, nell'orario facoltativo previsto per l'arricchimento dell'offerta formativa".
La C.M. 93/05 sulle iscrizioni, confermando a 29 ore settimanali l'orario obbligatorio per la scuola media portando a tre le ore di inglese e a due quelle di tecnologia, riporta che "&il citato art. 25, 2 comma del D.L. 226/05 potrà trovare applicazione solo dall'anno scolastico 2007/08".
Il problema è stato spostato in avanti. Ma anche la protesta e la polemica sono destinate a non fermarsi qui, qualora "l'inglese pigliatutto" dovesse riapparire!