La «rivoluzione» di Londra. Prof migliori nelle scuole a rischio
Impariamo da Shanghai: per l’ispettore capo della scuola britannica il Regno Unito deve prendere esempio dalla Cina
LONDRA — Impariamo da Shanghai: per l’ispettore capo della scuola britannica il Regno Unito deve prendere esempio dalla Cina, dove nonostante un investimento minore i risultati in materie essenziali come matematica, scienza e lettura sono superiori. In particolare, Michael Wilshaw vuole adottare un modello per insegnanti itineranti che considera alla base del successo asiatico. A Shanghai — ha sottolineato al Sunday Times anticipando il suo rapporto annuale sull’istruzione pubblica — i migliori professori della città vengono spediti nelle scuole con il peggior rendimento, un trasferimento essenziale per chi vuole fare carriera. Niente spostamento, niente aumento di stipendio e niente promozione.
A frenare gli allievi delle scuole britanniche, secondo Wilshaw, è spesso «un’imperdonabile povertà di aspirazioni». Il rendimento è mediocre perché mediocre è l’aspettativa non solo dei genitori, ma anche, e soprattutto, degli insegnanti. L’ispettore chiederà al governo di incentivare presidi e docenti particolarmente abili ed efficaci a trasferirsi in quartieri e regioni dove la scuola pubblica non funziona, posti come il Norfolk o il Suffolk dove povertà è spesso sinonimo di scarso rendimento, soprattutto tra i maschi bianchi in età scolastica (il gruppo etnico più indietro accademicamente e allo stesso tempo più bisognoso di pasti gratis, che nelle scuole britanniche sono concessi solo a famiglie particolarmente svantaggiate). Wilshaw prevede una trasferta di «due o tre anni», una specie di «servizio nazionale» per «arginare l’inaccettabile spreco di potenziale umano».
Paola De Carolis
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