FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3801149
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » ItaliaOggi-Ordini, passa la mini-riforma Miur

ItaliaOggi-Ordini, passa la mini-riforma Miur

Dal consiglio dei ministri l'ok al dpr dell'Istruzione che riscrive le regole per un milione di professionisti. Ordini, passa la mini-riforma Miur Accesso con tirocinio obbligatorio e...

24/12/2005
Decrease text size Increase text size
ItaliaOggi

Dal consiglio dei ministri l'ok al dpr dell'Istruzione che riscrive le regole per un milione di professionisti.

Ordini, passa la mini-riforma Miur

Accesso con tirocinio obbligatorio ed esami più trasparenti

Riscritte le regole d'accesso agli ordini per circa un milione di professionisti. Il nuovo sistema passerà per un ruolo preminente assegnato al tirocinio, inserito laddove sinora non era previsto e rimodulato per le categorie che già lo avevano, e per nuovi esami di stato (si veda ItaliaOggi del 21 dicembre 2005). Ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera al provvedimento di riforma che riguarda 16 categorie professionali (tra cui architetti, ingegneri, consulenti del lavoro e giornalisti) e coinvolge complessivamente 868.351 professionisti.
Un piccolo tassello di quel ben più ambizioso mosaico di riforma generale delle professioni che anche in questa legislatura non è stato compiuto. 'La riforma tende a dare un forte contributo all'ammodernamento degli ordini', ha spiegato a proposito del dpr approvato il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, 'e garantirà i cittadini con professionisti sempre più qualificati'. Il titolare del dicastero di viale Trastevere ha spiegato che vengono ridisciplinati interamente gli esami di stato per tutte le professioni già comprese all'interno del dpr 328/2001. A queste si aggiungono gli statistici, i tecnologi alimentari, i giornalisti e i consulenti del lavoro (altro articolo a pag. 61). 'Per questi ultimi due, insieme ad agrotecnici, geometri, periti agrari e periti industriali', ha aggiunto la Moratti, 'abbiamo provveduto a elevare il titolo d'accesso, prevedendo tra i requisiti almeno la laurea triennale'. Sul fronte dei tirocini, poi, il ministro ha ricordato che con le nuove norme sarà possibile svolgere l'attività sia presso una struttura pubblica sia presso una privata. Per il sottosegretario al Miur, Maria Grazia Siliquini, che ha seguito in prima persona la messa a punto del testo, si tratta di 'una riforma per i giovani, nel segno della trasparenza e della meritocrazia'. Soddisfazione è stata espressa anche da Raffaele Sirica. Per il presidente del comitato unitario delle professioni, che insieme ad Armando Zingales (chimici) e Roberto Orlandi (agrotecnici) ha collaborato con la Siliquini, è un passaggio fondamentale l'aver 'definito meglio gli esami di stato, così come aver precisato le modalità del tirocinio'. La riforma, a questo punto, deve passare al Consiglio di stato prima della definitiva approvazione da parte dell'esecutivo.

In ogni caso dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo anno. Quanto agli aspetti un po' più tecnici di funzionamento del nuovo meccanismo di accesso, la Moratti si è in particolare concentrata sulla categoria dei giornalisti. Per partecipare all'esame di stato, infatti, sarà necessario essere in possesso di una laurea triennale. L'obiettivo, ha spiegato il ministro candidato sindaco a Milano, è quello di avere un'informazione qualitativamente superiore a quella 'che sicuramente i 18 mesi di attuale praticantato non possono garantire'. Oltre alla laurea triennale, l'aspirante giornalista dovrà essere munito di una laurea specialistica (magistrale) o di un master universitario biennale (svolto sulla base di convenzioni con l'ordine), o dovrà aver frequentato un corso biennale presso istituti di formazione al giornalismo (riconosciuti dall'ordine). Gli attuali praticanti non risentiranno delle nuove norme come anche coloro che, fino al 2013, già svolgono attività redazionale giornalistica da almeno due anni consecutivi. Commenti favorevoli sulle novità sono stato formulati dal presidente dell'ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca: 'Con soddisfazione prendiamo atto che il consiglio dei ministri, approvando una serie di disposizioni per il riordino delle professioni, ha accolto le nostre proposte per rendere il lavoro dei giornalisti più moderno, più efficiente e culturalmente più attrezzato per rispondere alle responsabilità che gli competono'


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL