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ItaliaOggi: Maturità con scrutinio finale e commissioni miste

Le novità per l'esame di stato approvate dopo un iter iniziato il 4 agosto.

21/12/2006
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ItaliaOggi

Commissioni miste d'esame, ritorno allo scrutinio finale, possibilità di premiare i migliori ma soprattutto giro di vite contro i diplomifici. Sono alcune delle novità che caratterizzano la legge sulla nuova maturità, approvata in via definitiva martedì alla camera, dopo un iter iniziato il 4 agosto scorso in consiglio dei ministri quando il titolare della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, presentò il nuovo disegno di legge. La riforma, che entrerà in vigore già dall'anno scolastico 2006-2007, reintroduce lo scrutinio finale per l'accesso all'esame. Chi non lo supera ripete l'ultima classe senza neppure comparire davanti alla commissione d'esame. Commissioni che non saranno più composte dai soli insegnanti di classe: la riforma Fioroni sceglie, infatti, la strada delle commissioni miste composte da un massimo di sei insegnanti, la metà dei quali esterni, più un presidente sempre esterno al quale potranno essere affidate non più di due classi. Dall'anno scolastico 2008-2009 poi un'ulteriore stretta: si potrà infatti accedere all'esame solo se si saranno saldati tutti i debiti accumulati nel quinquiennio. Rimane il voto in centesimi, ma cambia la ripartizione: la commissione d'esame disporrà, infatti, di 45 punti per la valutazione delle prove scritte e di 30 per il colloquio. Paletti invece all'incidenza dei crediti collezionati dai più bravi perché non potranno valere più di 25 punti su cento. A chi avrà ottenuto almeno 70 con un credito di 15 punti, la commissione potrà decidere di attribuire fino a 5 punti in più in caso di esame particolarmente brillante. Gli studenti che conseguono il punteggio massimo di 100 senza questo bonus di 5 punti potranno avere la lode. Nessuna novità sostanziale invece per le prove d'esame: tre scritti, italiano, prova specifica per l'indirizzo di studi e prova di cultura generale, più un orale sulle materie dell'ultimo anno. Ma la legge prevede che oggetto della valutazione siano anche le basi culturali generali dei candidati nonché le loro capacità critiche.
Tempi duri anche per i diplomifici. Un capitolo a parte infatti il ministro Fioroni lo apre proprio per i privatisti. Le scuole che li preparano dovranno provare agli ispettori del ministero che gli studenti seguono regolari corsi di studio. I candidati esterni saranno ammessi non senza aver superato prima un esame premilinare, tenuto conto dei crediti formativi eventualmente acquisiti anche in esperienze professionali. Novità previste anche per i cosiddetti ottisti, ossia per quegli studenti ai quali per merito viene abbonato l'ultimo anno di corso. Potranno accedere all'esame di stato, infatti, tutti gli alunni delle scuole statali, paritarie, pareggiate o legalmente riconosciute che abbiamo conseguito nel penultimo anno di corso la media dell'otto, seguendo un regolare corso di studi, ma che nel secondo e terzo anno di scuola superiore abbiano avuto almeno la media del 7, senza alcuna ripetenza. Tra le altre novità contenute nel disegno di legge, i premi di eccellenza per gli studenti, con un finanziamento di 5 milioni di euro, finalizzati al proseguimento degli studi e i percorsi di orientamento nell'ultimo anno, per permettere agli studenti di scegliere con consapevolezza il corso di laurea. E sarà lo stesso governo che potrà emanare entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge un provvedimento per realizzare appositi percorsi di orientamento universitari, anche per valorizzare le discipline tecnico-scientifiche, e quindi la frequenza delle facoltà scientifiche e gli istituti della formazione tecnica superiore e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.