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Il Pd presenta "la Buona Scuola". Renzi: "Esperienza inedita, aiutateci a cambiare"

Il ministro Giannini anticipa i risultati della consultazione pubblica che ha coinvolto una platea di 2 milioni di persone

14/12/2014
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la Repubblica

ROMA - "E' una esperienza inedita. Da qui alla fine di febbraio sarà entusiasmante. Difficile ma entusiasmante confrontarsi con le decine di migliaia di contributi arrivati in risposta alla nostra richiesta di commentare, integrare, contestare le proposte della riforma della "Buona scuola". Abbiamo bisogno di almeno mille persone in Italia innamorate della scuola che ci affianchino con il loro entusiamo e il loro amore per la scuola per portare fino in fondo questa riforma".

Matteo Renzi chiude con un appello il convegno nel quale il Pd ha commentato i risultati anticipati dal ministro Giannini su "La buona scuola", la consultazione pubblica lanciata a settembre scorso dal governo per "costruire" la riforma insieme a studenti, insegnanti e famiglie.

Leggi anche: il piano del governo sull'edilizia scolastica

"La nostra- ha detto Giannini- è una responsabilità di metodo e di merito. Il metodo è stato rivoluzionario, non è mai stata fatta una consultazione con questa diffusione capillare, il merito parte ora. Nel volumetto di 136 pagine sul quale abbiamo chiesto il contributo di tutti gli 'attori' della scuola abbiamo messo alcuni punti forti che sono stati integrati in questi mesi. Questo lavoro - ha concluso il ministro - è stato faticoso e stancante ma soddisfacente, "ma c'è la consapevolezza che siamo a metà del percorso e ci vedrà impegnati nei prossimi anni".

Come detto, la consultazione online e offline sulle linee guida per la Buona scuola ha coinvolto in due mesi "2 milioni di persone". Dal dialogo sono emerse richieste di "integrazioni" al documento, come ad esempio "sul tema dell'integrazione linguistica e culturale degli alunni stranieri - ha continuato Giannini -  era rimasto un pò in ombra ma merita un'attenzione particolare a partire dalla rivisitazione delle classi di concorso".

In attesa della presentazione dei "risultati qualitativi e i dei principi di integrazione al documento", prevista per lunedì, il ministro ha comunque anticipato che la consultazione "è stata molto intensa e partecipata e i partiti, in particolare il Pd, hanno avuto un grande ruolo". Si è trattato di un lavoro "congiunto e condiviso - ha sottolineato Giannini - abbiamo dedicato tutte le energie necessarie perchè il paese si mettesse a ripensare al modello educativo ragazzi". Le linee guida, ha aggiunto, "sono un punto di partenza di grande responsabilità, che ora va tradotto, e già lo stiamo facendo, in un provvedimento legislativo". Ora "siamo a metà percorso".

Tra le "parole chiave" delle linee guida, ha ricordato Giannini, ci sono "la risoluzione di una magagna storica, cioè del precariato, il grande progetto di formazione per tutti gli insegnanti e un sistema di valutazione che sia comparabile a livello internazionale, che non serva a stilare graduatorie tra le scuole ma che individui punti di forza e di debolezza per il miglioramento continuo".

Durante i due mesi di consultazione, ha concluso la responsabile Istruzione del Pd, Francesca Puglisi, i democratici hanno promosso 500 incontri in tutta Italia: "Diversi i punti su cui abbiamo trovato condivisione, soprattutto sulla precarietà zero e sull'alternanza scuola-lavoro. Alcune organizzazioni studentesche hanno invece rilevato alcune mancanze, come il diritto allo studio, l'educazione degli adulti e l'educazione 0-6 anni".

"Per la scuola abbiamo molto da fare e da cambiare, ma la qualità delle insegnanti e degli insegnanti e degli studenti non ha paura di confronto in Europa e nel mondo - ha concluso Renzi - Ne sono certo e su questo spendo tutta la mia forza ed energia per dire che difendiamo la scuola da chi dall'interno la critica". Il premier ha espresso l'auspicio di poter celebrare il primo anno di governo in una scuola. "Il 22 febbraio sarà un anno dal giuramento del nuovo governo, vorrei trascorrere quel giorno con voi, con un grande appuntamento del Pd per raccontare le belle esperienze che ci sono nelle scuole. Certo, ci sono i problemi, verissimo, ma queste cose vanno cambiate".
 


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