Gazzetta di Reggio-Scuola, la Cgil boccia la Moratti

Criticata dai sindacati anche la possibilità offerta ai ragazzi delle medie di studiare la sola lingua inglese
Scuola, la Cgil boccia la Moratti
Sotto accusa la circolare che detta disposizioni sulla valutazione

REGGIO. La Cgil scuola interviene su due argomenti che sono in discussione in tutte le scuole di ogni grado della provincia dove la circolare sulle iscrizioni degli alunni e decreto sugli organici, sanciranno lo stato delle scuole per il 2006/07. Questi gli argomenti attraverso cui i sindacati lanciano la loro ennesima accusa alla Moratti: la priorità data alla lingua inglese nelle scuole medie; la circolare attraverso la quale il ministero detta disposizioni per valutazioni che hanno valenza di certificazione.
Per quanto riguarda il primo punto, la Cgil cita l'articolo 25 del decreto sul secondo ciclo di istruzione che, se da un lato prevede di ampliare da 27 a 29 ore l'orario settimanale alle medie, dall'altro introduce "una possibilità di scelta per le famiglie che invece è profondamente negativa". "Si tratta della possibilità per le famiglie - sostiene la Cgil - di utilizzare tutto il monte ore obbligatorio delle due lingue straniere per la sola lingua inglese, scaraventando in ambito facoltativo la eventuale seconda lingua straniera, assoggettandola alla scelta delle famiglie". "Una novità - continua il sindacato - che apre scenari preoccupanti anche per l'occupazione degli insegnanti delle altre lingue straniere, che la Flc Cgil assume come dato fortemente problematico". A questo punto il sindacato ritiene che "la circolare sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico e il decreto sugli organici, non debbono tener conto di quanto contenuto nell'art.25 per quel che riguarda la possibile scelta della sola lingua inglese.
La seconda questione contestata dalla Cgil riguarda la circolare ministeriale 84 la cui interpretazione sta sollevando molti quesiti: "E' attraverso una circolare - si chiede la Cgil - che il ministero può dettare disposizioni relative all'adozione di strumenti per la valutazione che hanno valenza di certificazione? Perché il portfolio, a ben guardare, si riduce a questo: la compilazione di un pacchetto di documenti per la certificazione sorretta da un'osservazione e da una documentazione dei processi di apprendimento degli alunni". "Riteniamo - conclude il sindacato - che il rispetto delle procedure previste dalle leggi dello Stato italiano sia stato ancora una volta calpestato dal ministero dell'Istruzione e che una circolare non sia lo strumento legittimo attraverso cui si possano dare disposizioni in materia di valutazione degli alunni. Il ministero, a questo punto, può fare una sola cosa corretta: ritirare la circolare e osservare le procedure. Ciò non rappresenta un problema perché a fronte di tempi piuttosto lunghi per completare corerttamente gli adempimenti, è possibile mantenere in vigore transitoriamente i vecchi strumenti. Ancora sui collegi dei docenti sta oggi il peso di una scelta didattica di qualità legata alla valutazione degli alunni. E' possibile che a dicembre si sogni di dare indicazioni ai docenti che hanno già valutato per tre mesi?".