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Corriere-Religione, le pagelle sono da rifare

La Cgil: due milioni di documenti da cestinare. La replica: no, saranno 500 mila Il ministero accoglie la sentenza del Tar: via la materia dalle schede

21/03/2006
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Corriere della sera

ROMA - Centinaia di migliaia di pagelle da rifare. Forse milioni. È la conseguenza della sentenza del Tar del Lazio sulla valutazione dell’ora di religione. La nuova sospensiva riaccende le polemiche. «Due milioni, almeno, di schede di valutazione del primo quadrimestre da rifare su un totale di quasi 8, uno spreco enorme di tempo e soldi», prevede Enrico Panini, leader della Cgil scuola. Al ministero ammettono, a denti stretti, che ci saranno errori da correggere. Ma rivedono al ribasso le stime di Panini: «solo» 500 mila le pagelle da rifare, secondo il ministero. Che annuncia una nuova circolare per spiegare che la valutazione sulla religione deve essere fatta - come chiede il Tar - fuori dalla pagella. L’argomento è sempre lo stesso, spinoso, delicatissimo: la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica, di cui si avvalgono quasi tutti gli studenti. Un passo indietro. Il ministro riforma anche la pagella e la valutazione della religione, per lungo tempo confinata in un foglio a parte, finisce in un apposito spazio dentro la scheda. Partono i ricorsi al Tar. Degli otto siluri lanciati contro la nuova scheda due vanno a bersaglio.
Quello che centra la parte della scheda destinata ad accogliere dati sensibili non fa molti danni. La sezione resterà in bianco in attesa di un regolamento sulla privacy degli alunni. Non è così per la parte della nuova pagella riservata alla religione cattolica. La sospensione crea un imbarazzante vuoto. Il ministero - siamo a febbraio - corre ai ripari con una circolare esplicativa: le scuole «possono» inserire la valutazione in un apposito foglio. Tutto come prima, dunque, salvo un particolare, la scelta del verbo. Quel «possono» segna l’avvio di una nuova offensiva Cgil. E anche questa volta il ricorso di Panini va a buon fine. Il 16 marzo il Tar dà ragione al fronte anti-Moratti e bacchetta il ministero che fornisce alle scuole indicazioni ambigue. Il «possono», appunto.
Il Tar ha invitato il ministero a correggere l’errore. Nei prossimi giorni una nuova circolare chiarirà che la valutazione della religione cattolica deve essere fatta - "deve" e non "può" - in un foglio a parte. Tutto risolto? Il leader della Cgil scuola fa questa previsione: «Alcune scuole hanno ritenuto che la circolare offrisse una possibilità di scelta. Ora dovranno rifare le pagelle del primo quadrimestre perché la nuova sospensiva del Tar azzera la circolare sbagliata». Nessuno può dire quante tra le 10 mila scuole del Paese abbiano seguito lo spirito della riforma Moratti, ovvero religione dentro la scheda, e quante no. Panini, a naso, dice: 2 milioni di schede da rifare. Secondo il ministero le scuole sono meno di mille, come dire 500 mila schede da cestinare e rifare. Gli alti burocrati della scuola però non sembrano preoccupati: «Alla fine tutto si risolverà con un tratto di penna biro e un timbro». Un bel frego sullo spazio della scheda che contiene il giudizio sulla religione cattolica e la dicitura: «valutazione sospesa ai sensi dell’ordinanza del Tar...».

Giulio Benedetti


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