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Corriere: Ore 9, lezione di clima La riforma di Tony Blair

Londra, l'ecologia entra a scuola. Fra le materie: energia e riciclaggio

05/02/2007
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Corriere della sera

Ore 9, lezione di clima La riforma di Tony Blair

DAL NOSTRO INVIATO

LONDRA — Tu, nel primo banco: che cos'è lo sviluppo ecosostenibile? E chi sa cos'è il risparmio energetico? E alzi la mano chi mi spiega lo tsunami. Non c'era bisogno della conferenza di Parigi per capire quel che capisce anche un bambino e che Al Gore, l'ex vicepresidente americano, va ripetendo nelle scuole di mezzo mondo: o cambiamo le teste, o non ci salviamo. A Londra, si sono mossi e la rivoluzione che Tony Blair farà piovere sugli inglesi, prima d'andarsene, è una riforma scolastica che farà d'ogni cittadino un «consumatore responsabile» delle risorse del pianeta: dal settembre 2008, fra i ragazzi dagli 11 ai 14 anni ci sarà anche l'ora di ecologia. Io speriamo che me la cavo, noi speriamo che ci salviamo. Errori rossi, errori blu: sarà tolleranza zero anche sugli errori verdi. E l'educazione ambientale sarà affidata agli insegnanti di geografia: «Che senso ha sapere qual è la capitale della Nigeria, se poi nessuno ti spiega a riciclare i rifiuti e a evitare di spedirli nelle discariche clandestine della Nigeria?», è l'invincibile osservazione di Rita Gardner, presidente della Royal Geographical Society. La crociata verde ha un suo condottiero nel ministro blairiano all'Educazione, Alan Johnson.

Riguarda anche le lingue (accanto ai classici francese, tedesco e spagnolo, verranno introdotti anche il cinese, l'arabo e l'urdu, «appetibili per i datori di lavoro») e lezioni di storia della schiavitù volute dalle associazioni d'immigrati asiatici e africani, ma la sfida sarà soprattutto sui temi ambientali: nel curriculum d'ogni studente dovranno entrare anche i voti sull'alimentazione sana, per evitare l'obesità che affligge molti adolescenti. «Impareranno a comprare gli ingredienti più naturali e a poco prezzo, come fare una spesa responsabile». Qualche ironia dell'opposizione è inevitabile: dopo lo Stato-mamma socialista, ecco lo Stato-frigo dell'era Blair...

Il tema, in realtà, è sentito. Ne sa qualcosa il principe Carlo, che per il suo ultimo viaggio negli Usa è stato accusato d'inquinare inutilmente col gigantesco «Bae» della Casa reale: ha dovuto volare su un normale aereo di linea. Il principino William, quasi promesso sposo, è salito nei sondaggi quando s'è saputo che la piccola reggia che si sta costruendo, fuori Londra, s'ispira a criteri d'ecosostenibilità: acque riciclate, pannelli solari, materiali biodegradabili. «È importante incoraggiare a riciclare i beni di consumo — dice il ministro Johnson — e a domandarsi se c'è davvero bisogno dell'ennesimo paio di scarpe. I bambini sono la chiave per cambiare le nostre abitudini: s'appassionano al salvataggio del pianeta e hanno grande influenza sullo stile di vita delle famiglie». Nelle scuole, diventerà obbligatorio anche «Una verità sconveniente», il film di Al Gore sui disastri ambientali. Uno che dice: «Avvitare lampadine a basso consumo e tenere bassi i riscaldamenti, non basta. Questa è la sfida del secolo. E va affrontata con altri mezzi». Qualcuno già lo intuì: il mondo salvato dai bambini.


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