FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3772993
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere-Il CNR contro il ministro

Corriere-Il CNR contro il ministro

I direttori dei 108 istituti specializzati Il Cnr contro il ministero: ROMA - "Il contrasto fra la presidenza del Consiglio nazionale delle ricerche e il ministero dell'Istruzione non deve ...

20/12/2002
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

I direttori dei 108 istituti specializzati

Il Cnr contro il ministero:

ROMA - "Il contrasto fra la presidenza del Consiglio nazionale delle ricerche e il ministero dell'Istruzione non deve travolgere la rete degli istituti scientifici dell'ente, che è un valore del Paese". In uno dei momenti più difficili della storia del Cnr, l'appello viene lanciato dai direttori dei 108 istituti di ricerca dell'ente. Riuniti ieri in assemblea, i direttori hanno confermato come loro rappresentanti i professori Luigi Donato, direttore dell'Istituto di Fisiologia clinica, e Roberto Passino, direttore dell'Istituto di ricerca sulle acque. Poi sono passati a esaminare i punti caldi del contenzioso Cnr-ministero: i tagli al bilancio, le minacce di ristrutturazione dell'ente, il deterioramento dei rapporti fra il presidente Lucio Bianco, il ministro Moratti e il viceministro Possa. Sullo sfondo, il documento ministeriale dei giorni scorsi in cui il Cnr viene criticato per "declino della produzione scientifica e disorganizzazione"; e un botta-risposta di ieri in cui l'onorevole Possa invoca per l'ente "una managerialità finora scarsa" e il presidente Bianco risponde di essere convinto "che da parte sua c'è un grave pregiudizio". "Siamo preoccupati per la sopravvivenza dei 108 istituti che, dal Piemonte alla Sicilia, costituiscono l'ossatura del sistema scientifico nazionale e che sono fra i maggiori protagonisti dell'edificazione dell'area di ricerca europea", riferiscono Donato e Passino. Qualche esempio: a Milano l'Istituto per le tecnologie industriali e l'automazione collabora con oltre 60 realtà industriali per l'elaborazione di beni strumentali; a Messina l'Istituto per le tecnologie avanzate per l'energia è in prima linea nella sperimentazione delle celle a combustibile idrogeno; a Roma-Monterotondo l'Istituto di biologia cellulare è il depositario di "Emma", l'archivio europeo delle cavie mutanti (topi con codice genetico modificato).
"Si tratta di realtà che, tolte le spese fisse, operano per lo più in autofinanziamento, avendo la capacità di guadagnarsi sul mercato il 65%, in media, delle spese per la ricerca, attraverso l'acquisizione dei fondi europei e la stipula di contratti - sottolinea il professor Donato -. E tuttavia, con la decurtazione del 2% sul bilancio ordinario del 2003 e del 10% su quello del 2004, rischiano la paralisi, anche perché, per acquisire i contratti, si richiede che lo Stato metta a disposizione circa il 30% del finanziamento".
E poi, da mesi, c'è il fantasma dell'annunciata "riforma nella riforma". Donato e Passino temono che "la rete scientifica venga smembrata" secondo criteri "non in linea con i modelli organizzativi delle maggiori istituzioni europee".
Franco Foresta Martin

Interni


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL