FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3879714
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Berlusconi attacca gay e professori "Scuola pubblica contro la famiglia"

Berlusconi attacca gay e professori "Scuola pubblica contro la famiglia"

"No alle adozioni per i single". Il Pd: ormai è un disco rotto

27/02/2011
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Giovanna Casadio

ROMA - Nel mirino di Berlusconi ci sono i professori della scuola pubblica, i comunisti e i gay. I professori perché - il premier cita il discorso della discesa in campo del 1994 - «inculcano valori diversi da quelli delle famiglie, c´è bisogno di educare liberamente i propri figli e quindi di non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato». I comunisti, in particolare «quelli di casa nostra, erano e restano tuttora comunisti; ed è per questo che sono in campo, perché non prevalgano: sono sceso in politica per non fare prevalere l´ideologia più disumana e terribile della storia, il comunismo». I gay poi - è l´offerta del capo del governo alla Chiesa - non avranno mai matrimoni equiparati a quelli delle famiglie tradizionali, perché di famiglia ce n´è una sola, né il governo consentirà adozioni agli omosessuali e ai single. Sono tre passaggi del Berlusconi-show, i comizi che il presidente del Consiglio tiene al congresso del Pri e subito dopo a quello dei Cristiano-riformisti, entrambi nello stesso albergo, l´Ergife. Nessuna intenzione di dimettersi, bensì di recuperare lo spirito del ´94, e di andare avanti con la riforma sulle intercettazioni («Sono una vergogna per un paese civile, non siamo liberi per questo faremo presto la riforma») e quella della giustizia («Faremo un consiglio dei ministri straordinario»).
E se ora, rispetto ad allora, c´è pure il Rubygate, poco importa. Berlusconi se la cava con una battuta, rivolgendosi anche ai giovani cattolici: «I ragazzi che sono qui sono così belli e simpatici che li invito al bunga-bunga, che significa divertirsi, fare quattro salti, magari bere qualcosa ma senza nulla di immorale...». I repubblicani lo avevano accolto con contestazioni (i sostenitori di La Malfa) e con applausi (quelli di Nucara). Ma il premier imperterrito esordisce: «L´Italia non ha bisogno di instabilità e tensioni», se ne risentirebbe nell´aumento del debito pubblico e nella collocazione dei titoli di Stato, e quindi il governo va avanti, con una maggioranza che non è più quella di una volta, ma che comunque c´è: «Noi abbiamo il diritto-dovere di governare per portare a termine il programma». Nonostante, dice, «le forze dell´odio, siamo saldi e lavoreremo fino al 2013». Annuncia le improrogabili riforme. Sulle intercettazioni adesso si cambierà, dal momento - spiega - che non c´è più la "zavorra" di Fini : «La diaspora di Fli ci ha fatto bene, perché prima la presenza di Fini e dei suoi ci impediva di presentare in Parlamento alcune riforme». Inoltre in arrivo più posti di sottogoverno: «Chiederemo un aumento dei sottosegretari».
È però sulla famiglia - davanti a una platea di cattolici smemorati e indifferenti agli scandali sessuali - che Berlusconi dà il meglio di sé. Promette un fisco a dimensione familiare («La sinistra vuole rapinare la famiglia con la patrimoniale, noi mai»); politiche di sostegno alla natalità. «Usa toni e cambia discorso a seconda delle platee», denunciano Rutelli e Casini, i leader del Terzo Polo, entrambi al congresso Pri. Un premier trasformista che sta rendendo l´Italia protagonista «dei carri di Carnevale di tutto il mondo - accusa il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - altro che investimenti esteri... e in Parlamento non si decide niente». «È un disco rotto». Per tutta risposta, Berlusconi attacca: «L´opposizione è senza leader e programma». Parole di un premier «al tramonto» è la controffensiva di Casini: «Questa legislatura durerà uno o due anni, ma è già finita». Il Pd ironizza sulla storiella dei comunisti: «Quando la tira fuori - ricorda Maurizio Migliavacca - vuol dire che non ha più argomenti da offrire agli italiani». Nel Pdl soddisfazione, soprattutto tra i cattolici per il tentativo di riavvicinamento con la Chiesa con quel "manifesto" su famiglia, scuola e gay che dovrebbe far dimenticare Ruby e le altre


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL