Allarme crolli a scuola, uno ogni tre giorni dall’inizio dell’anno
Cittadinanzattiva e Save the children lanciano un manifesto per una proposta di legge sulla sicurezza scolastica. Solo la metà degli edifici possiede il certificato di collaudo statico
Valentina Santarpia
Cinquanta crolli o distacchi di intonaco nello scorso anno, 47 solo dall’inizio del 2019, oltre 250 cedimenti dal 2013 ad oggi, 39 vittime dal 2001 (tra cui, ed è il bilancio più pesante, i 27 bambini della scuola di San Giuliano di Puglia): le scuole italiane cadono a pezzi, letteralmente. Lo dice, per l’ennesima volta, Cittadinanzattiva, che insieme a Save the Children ha presentato martedì mattina un «manifesto per una proposta di legge sulla sicurezza scolastica» in cui si chiede: il diritto di bambini, insegnanti e personale non docente alla sicurezza scolastica; il diritto di famiglie, insegnanti, personale non docente e studenti a una piena informazione; la partecipazione civica alla sicurezza scolastica; una definizione chiara delle responsabilità delle istituzioni competenti; il sostegno ai bambini e agli adolescenti coinvolti nelle emergenze; la rappresentanza in giudizio e il patrocinio a spese dello Stato.
Il bilancio
Il patrimonio edilizio scolastico italiano è composto da 40.151 edifici attivi, di proprietà di Comuni, Province e Città metropolitane. Oltre la metà - 22.000 - è stata costruita prima del 1970. Solo il 53,2% degli edifici possiede il certificato di collaudo statico, mentre il 53,8% non ha quello di agibilità/abitabilità. Circa 4 milioni e mezzo di studenti tra i 6 e i 16 anni vivono in province totalmente o parzialmente rientranti in aree con una pericolosità sismica alta o medio-alta, nelle quali si trovano 17.187 edifici scolastici, pari al 43% del totale. E nelle zone già colpite da sisma la situazione è anche peggiore: a 10 anni dal terremoto che ha colpito L’Aquila e i quasi 60 comuni del cratere, 17.187 edifici scolastici si trovano in aree con una pericolosità sismica alta (zona 1) o medio-alta (zona 2) e circa 4 milioni e mezzo di studenti tra i 6 e i 16 anni vivono in province in tutto o in parte rientranti in queste aree.
L’appello
«Per il sostegno al Manifesto e ci appelliamo a tutti i gruppi perché ne prendano in carico le proposte, facendosi promotori di un disegno di legge da approvare nel più breve tempo possibile», ha detto Antonio Gaudioso, Segretario generale di Cittadinanzattiva. «Soltanto garantendo supporto tecnico agli enti locali proprietari delle scuole nel realizzare gli interventi necessari, chiarendo le responsabilità di tutte le istituzioni coinvolte e considerando la cultura della prevenzione un obiettivo formativo nei curricoli scolastici sarà possibile garantire che tutti possano imparare e lavorare in luoghi sicuri», ha sostenuto Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children.