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Repubblica-BAri-La scuola alza la voce Il governo ci affossa

Docenti e studenti contro la riforma Moratti. Il 14 incontro al Cidi La scuola alza la voce "Il governo ci affossa" Da Bari l'appello degli intellettuali Scopo dell'iniziativa la difesa dell'i...

02/01/2003
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la Repubblica

Docenti e studenti contro la riforma Moratti. Il 14 incontro al Cidi
La scuola alza la voce "Il governo ci affossa"
Da Bari l'appello degli intellettuali

Scopo dell'iniziativa la difesa dell'istruzione pubblica e della ricerca scientifica
È possibile sottoscrivere l'appello anche per e-mail Presto nuove iniziative
PAOLO VIOTTI

Il mondo della scuola e dell'Università si mobilita. La riforma Moratti preoccupa, il governo taglia i fondi per la ricerca scientifica e docenti e studenti alzano il livello dello scontro. A Bari l'invito a non mollare giunge da un gruppo di intellettuali e docenti universitari, che il 14 gennaio prossimo si daranno appuntamento nella sede del Cidi, in via Bozzi 13, alle 16.30, per rilanciare il dibattito sulla scuola e sulla ricerca scientifica.
L'appello è firmato da docenti e studenti e da chi ha lavorato in questi mesi all'interno dei movimenti che hanno attraversato il mondo delle scuole, dell'Università, della ricerca. Il senso dell'iniziativa è chiamare a raccolta i tanti soggetti coinvolti sul tema della difesa e del rafforzamento del sistema pubblico dell'istruzione e della formazione, nell'incontro del 14 gennaio. Sarà l'occasione per confrontare i percorsi compiuti, per mettere in rete le esperienze, per concordare le iniziative. Il tema dell'istruzione, dicono i promotori dell'iniziativa, non può essere competenza solo di alcuni addetti ai lavori, ma deve essere affrontato da chiunque voglia impegnarsi per la realizzazione di una "democrazia sostanziale".
L'appello è firmato da Bice Mezzina, Alba Sasso, Silvia Godelli, Enzo Persichella, Franco Cassano, Rosina Basso Lobello, Isidoro Mortellaro, Marcello Mancino, Michele Cecere, Lea Borrelli, Cinzia Capano, Maurizio Lembo, Gianni Milici, Guido Pasquariello, Carlo Paolini, Enzo Locaputo, Pasquale Altamura, Alfredo Ferrara, Claudio Riccio, Andrea Angelini, Roberto Angelini, Corrado Cristiano, Claudia Ceppi, Carmela Pastore, Francesco Balducci, Chiara Lamuraglia.
La necessità di rafforzare le scuole, le università, i luoghi della ricerca e della formazione, spiegano i promotori dell'iniziativa, diventa uno dei nodi centrali e qualificanti di un progetto politico che voglia strutturare e rafforzare una democrazia sostanziale. "Garantire il diritto a un'istruzione di qualità per tutti, dare a tutti gli strumenti intellettuali per continuare ad imparare per l'intero arco della vita - si legge nel documento - significa rispondere ai bisogni di una società in rapida trasformazione ed evoluzione: a queste sfide crediamo che si possa rispondere solo dando maggiore forza e solidità al sistema pubblico dell'istruzione".
Secondo i firmatari dell'appello, in Italia si assiste, invece, agli allarmanti segnali del chiaro e pericoloso tentativo di un vero e proprio "ritorno al passato": dal progetto di riforma della Moratti, che individua due percorsi formativi distinti (uno per la futura classe dirigente e uno per chi si avvia già ad "imparare un mestiere"), a una finanziaria che sottrae e riduce i fondi destinati a scuola, università e ricerca, a una devolution che sembra destinata a smembrare il sistema nazionale dell'istruzione.
"Per questo - si legge ancora nel documento - riteniamo importanti e significative le tante iniziative di lotta e di protesta che hanno attraversato e stanno attraversando in questi giorni il mondo delle scuole e delle università: dal gesto clamoroso delle dimissioni di massa dei rettori, alle proteste sindacali dei lavoratori della scuola e delle università, alle occupazioni ed autogestioni promosse dagli studenti medi ed universitari".
Adesso, dicono i firmatari dell'appello, è indispensabile che tutte queste esperienze non si disperdano, ma anzi trovino la capacità di mettersi in rete e raccordarsi per creare un unico grande fronte di mobilitazione su questi temi e, soprattutto, per passare dallo stadio della protesta a quello del progetto, della proposta, della programmazione. Di qui, l'appello a tutti quei soggetti che sono stati coinvolti nelle varie e plurali iniziative di lotta e di protesta, affinché si possa svolgere a Bari un incontro per discutere i problemi della scuola, dell'Università, della ricerca, della formazione professionale, per confrontarci e per coordinare le iniziative.
L'appello può essere sottoscritto anche via e-mail all'indirizzo: appelloistruzionelibero.it.


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