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Messaggero Veneto-Ridotti gli organici di docenti e Ata

Ridotti gli organici di docenti e Ata L'elenco delle doglianze tradotto in cifre è una sofferenza di bilancio in cronaca, squadernata dai vertici di Cisl scuola Marisa Susanna e Cgil scuola Car...

24/12/2002
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MessaggeroVeneto

Ridotti gli organici di docenti e Ata

L'elenco delle doglianze tradotto in cifre è una sofferenza di bilancio in cronaca, squadernata dai vertici di Cisl scuola Marisa Susanna e Cgil scuola Carla Franza. Il 2 dicembre i dirigenti hanno ricevuto comunicazione dal Miur di un taglio pari al 15 per cento delle spese di funzionamento per l'anno finanziario in corso, a esercizio ormai chiuso. A stretto giro, arriva dal palazzo romano di viale Trastevere lo stop ai fondi per l'aggiornamento di docenti e dirigenti. Mannaia in azione per il prossimo triennio sugli organici del personale Ata con il primo taglio del 2 per cento dal 2003 sui posti di lavoro (6 per cento nel triennio) e di 12 mila 500 docenti (in tre anni 34 mila in meno), senza contare lo stretto controllo sul settore per il sostegno all'integrazione degli alunni disabili, perché la certificazione di handicap dell'Asl sarà supervisionata dalla presidenza del Consiglio. Poi, cattedre saturate a 18 ore nelle secondarie e salassi di posti docenti nelle scuole materne (ritorneranno le liste di attesa degli alunni, probabilmente). Ce n'è abbastanza, anche per i segretari provinciali della Triplice che danno appuntamento alla manifestazione nazionale di metà febbraio a Roma. "Le politiche di governo affossano pericolosamente i settori scuola, sanità e previdenza '#8212; afferma Mauro Cignola di Cgil '#8212;. Squalificare i servizi e colpire i ceti sociali meno abbienti è funzionale all'unico obiettivo di un basso profilo per lo sviluppo economico". A ruota, Lorenzo Garziera di Cisl: "I tagli alla scuola pubblica mettono in difficoltà tutta la programmazione di gestione del 2003. La politica dei tagli si riverberà negativamente sul rinnovo dei contratti di lavoro di tutto il pubblico impiego. Siamo preoccupati anche per il mancato interesse della nostra Regione al sostegno del Consorzio universitario". Infine, Walter Tavian fa barriera allo spostamento delle risorse pubbliche dalle scuole statali alle paritarie private: "La nostra protesta vuole riportare al centro la scuola, riconoscendole spazi, risorse e futuro".
Chiara Benotti


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