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Mess.Veneto-Pordenone-Scatta la mobilitazione permanente

Scatta la mobilitazione permanente a difesa di docenti e personale Ata. Oggi convocati i dirigenti degli istituti Scuola, altri 250 posti in meno Previsioni sindacali determinate dall'effetto de...

23/12/2002
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MessaggeroVeneto

Scatta la mobilitazione permanente a difesa di docenti e personale Ata. Oggi convocati i dirigenti degli istituti
Scuola, altri 250 posti in meno
Previsioni sindacali determinate dall'effetto della manovra finanziaria

Dirigenti scolastici confederali in prima linea da oggi per chiedere più risorse alle scuole statali e dire "no" ai tagli. La preoccupazione diffusa per l'agonia lenta dell'officina pedagogica statale, colpita dalla mannaia della Finanziaria 2003, promuove un percorso di informazione per la città e tutti i settori professionali: primi i dirigenti a dare voce all'Sos, poi docenti, Ata e studenti preparano un piano di mobilitazione dal prossimo gennaio. Dà il polso del malcontento il sindacalista di Cgil scuola Gianfranco Dall'Agnese.
"I dirigenti difendono la scuola per dimostrarne lo stato attuale di emergenza-risorse - anticipa l'iniziativa dei capi di istituto confederali il cigiellino Dall'Agnese -. Le scelte di politica economica, espresse dalla manovra economica 2003 e dal decreto 'taglia-spese' di Tremonti, sono gravissime e inaccettabili. I tagli delle risorse in termini di organici docenti e Ata oltre che di finanziamenti, stanno determinando un forte appesantimento del clima interno delle nostre scuole. La situazione è talmente grave che, di fatto, saranno quasi impossibile l'adempimento e il rispetto degli impegni assunti sul piano amministrativo e didattico, con il risultato aggiunto di alimentare la sfiducia nelle istituzioni. Lo stanziamento di fondi agli istituti privati appare come una provocazione che richiede una risposta decisa".
Progetti sospesi, iniziative cancellate, servizi essenziali negati: le prospettive sul domani della scuola 'tagliata' nel reparto risorse, hanno un effetto-bomba anche nel mercato occupazionale. In ipotesi provvisoria, potrebbero diminuire di 200-250 unità i posti di lavoro per docenti e Ata nella scuola pubblica provinciale nell'arco del prossimo triennio (70 mila sottratti a livello nazionale).
"Denunciamo l'attacco alla funzionalità della scuola - si slancia Dall'Agnese - determinato dalle manovre economiche del Governo e rinforzate dall'operazione 'devolution', poi dal ribaltone della riforma dei cicli che azzopperanno il diritto allo studio. Senza contare la diminuzione dei posti di lavoro: per il Pordenonese potrebbero essere diverse centinaia, a partire dal prossimo settembre e pagheranno subito i precari docenti e Ata, assieme ai 'fuori ruolo' a rischio licenziamento (una settantina nel Pordenonese)".
Esasperati e arrabbiati anche gli insegnanti e il personale ausiliario-tecnico-amministrativo dei licei 'Leopardi-Majorana', decisi alla mobilitazione non-stop. "Interpretiamo il disagio profondo nel mondo della scuola - afferma il coordinamento docente dell'istituto del centro studi di Pordenone - e avviamo una mobilitazione a tempo indeterminato, pronti a scendere in piazza per difendere l'istruzione statale".
Chiara Benotti


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