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Sciopero generale 12 dicembre 2008: il Paese vuole guardare avanti

Dal governo risposte inidonee ed insufficienti per fronteggiare la crisi.

28/11/2008
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Lo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il prossimo 12 dicembre " non è uno sciopero a prescindere, ma è uno sciopero per ottenere qualcosa".

>> Le iniziative in programma <<

>> Le ragioni della protesta <<

>> Piano anti-crisi Cgil <<

>> Le proposte della FLC Cgil <<

>> Modalità di adesione <<

>> Manifesti <<

Nel mese di novembre, dopo le inascoltate e ripetute richieste al governo di aprire un tavolo di confronto sulla drammatica crisi economica mondiale arrivata ormai anche nel nostro Paese, e a fronte delle centinaia di iniziative di mobilitazione che continuano a svilupparsi in tutte le regioni, la CGIL - dopo aver fatto inutilmente appello a tutte le parti in campo per tenere ferme le piattaforme rivendicative unitarie di rilancio dell'economia reale e di sostegno sociale - ha deciso di dare una risposta forte alle misure insufficienti di un governo sordo ed arrogante di fronte all’emergenza crisi che vive il Paese. Ai licenziamenti di migliaia di lavoratori precari, senza garanzia alcuna di ammortizzatori sociali, si aggiungeranno nei prossimi mesi altri disoccupati espulsi dal circuito delle piccole imprese soffocate dalla crisi incalzante, che andranno ad accrescere la percentuale di cittadini che in questo Paese diventano sempre più poveri e senza prospettive.

Occorre agire subito ed in modo profondo con misure strutturali, perché questo Paese vuole guardare avanti ed ha diritto ad un futuro più equo e sereno per tutti.

Il cuore delle proposte alternative della CGIL ai provvedimenti del governo, poste sul tavolo di un serio confronto politico e sindacale con il governo, mirano a rilanciare la domanda e i consumi con un deciso intervento sulla pressione fiscale di salari e pensioni e ad affrontare l'emergenza occupazione destinata, inesorabilmente, ad aggravarsi nei prossimi mesi.

Lo sciopero generale del 12 dicembre, che vedrà scendere in piazza milioni di lavoratori, vedrà ancora una volta una forte adesione anche nei comparti della conoscenza che, dopo le tante e partecipate mobilitazioni e gli straordinari scioperi del 30 ottobre e del 14 novembre , continuano a rivendicare con centinaia di iniziative il ritiro dei provvedimenti del governo fatti di tagli alle risorse economiche ed umane e di tentativi di privatizzazione dell'intero sistema pubblico della conoscenza, nei cui comparti occorre investire per lo sviluppo ed il futuro di tutta la società.

In continuità con queste mobilitazioni e per ribadire le nostre proposte su scuola, università, ricerca e Afam, mercoledì 3 dicembre si svolgerà a Roma l' Assemblea nazionale dei quadri regionali e provinciali della FLC Cgil .

Roma, 26 novembre 2008
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Adesione allo sciopero

Nel rispetto dei servizi minimi indispensabili, sciopereranno per l’intera giornata o turno di lavoro: i lavoratori dell’ alta formazione artistica e musicale, della ricerca, della scuola e dell’ università

Sciopereranno per l’intera giornata: i lavoratori della formazione professionale, delle scuole non statali, delle università non statali, delle scuole italiane all’estero, dei corsi ex legge 153, dei lettorati presso le università.

Manifesti