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Prendetevi le nostre impronte. Non toccate i bambini e le bambine rom e sinti

Anche la FLC CGIL in piazza a Roma lunedì 7 luglio 2008 contro un provvedimento razzista ed odioso.

05/07/2008
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La decisione del Ministro Maroni e del Governo di procedere alla schedatura di rom e sinti, compresi i bambini, mediante la rilevazione delle impronte digitali è di una gravità inaudita, foriera di ben più gravi guasti nel nostro Paese che cammina su una sottilissima crosta di civiltà.

In tanti, in Italia ed in Europa, hanno preso le distanze da questa odiosa decisione. Rincuora che l'Italia possa mostrare anche questo volto generoso ed impegnato ad una intransigente difesa dei valori costituzionali contro il razzismo che si vorrebbe affermare.

Già il Comitato Direttivo Nazionale della FLC, nella sua ultima riunione del 2 luglio u.s, ha stigmatizzato pesantemente questa decisione con un ordine del giorno approvato all'unanimità.

La FLC pensa che non si debba solo denunciare ma che occorra una mobilitazione più generale e veri e propri atti di disobbedienza contro provvedimenti che attaccano la base costituzionale sulla quale è cresciuto il nostro Paese.

Per questo il 7 luglio saremo in piazza e daremo le nostre impronte nel corso della manifestazione promossa dall'Arci, con il sostegno dell'Aned.

Roma, 5 luglio 2008
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Ordine del giorno del CDN della FLC CGIL

La FLC CGIL giudica la "schedatura dei minori nomadi" un provvedimento odioso, discriminatorio e violento. Il Comitato Direttivo della FLC CGIL riunito il giorno 2 luglio 2008 a Roma, in relazione al provvedimento contenuto nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, che prevede la rilevazione delle impronte digitali dei minori nomadi, ritiene che:
tale norma, giustificata dal governo con un presunto spirito di tutela dei minori stessi, è in realtà una violenza nei confronti dei bambini e delle bambine, oltre che una palese discriminazione fondata sull'appartenenza etnica e rappresenta la violazione di un principio fondamentale della nostra costituzione, sancito anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e nella Convenzione dei Diritti dell'Infanzia.

La FLC CGIL ritiene invece che debbano essere valorizzate ed estese tutte quelle esperienze di integrazione ed accoglienza che vedono anche e soprattutto protagoniste le scuole statali.

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NON TOCCATE I BAMBINI E LE BAMBINE ROM E SINTI: il 7 luglio riempiamo di impronte digitali il Ministero dell'Interno

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

È già iniziata la schedatura e la rilevazione delle impronte digitali dei rom, minori compresi, nei campi rom con lo scopo di "censire" quanti vi risiedono. Una misura fortemente voluta dal ministro Maroni, nonostante l'indignazione con cui è stata accolta da gran parte dell'opinione pubblica.

Forti perplessità sulla legittimità di un simile provvedimento ha espresso anche il Commissario europeo ai diritti umani. Associazioni laiche e cattoliche, italiane e internazionali, intellettuali, artisti, giornalisti, politici hanno denunciato il razzismo di questa misura giudicata un grave vulnus della democrazia e della Convenzione per la tutela dei diritti del fanciullo. Un atto discriminatorio e persecutorio.

È necessario dare visibilità, anche con azioni simboliche, alla nostra indignazione.

Il 7 luglio, a Roma, in Piazza Esquilino, dalle 17 alle 20, l'Arci, col sostegno dell'Aned, organizzerà una "schedatura" pubblica e volontaria, raccogliendo le impronte digitali di tutte le persone che condividono la nostra protesta. Centinaia di impronte che invieremo al ministro con un messaggio:
Prendetevi le nostre impronte
NON TOCCATE I BAMBINI E LE BAMBINE ROM E SINTI

Con noi, a farsi "schedare", ci saranno anche Moni Ovadia, Andrea Camilleri, Dacia Maraini, Ascanio Celestini e tanti altri.

A tutte le forze politiche di opposizione, alle forze democratiche, alle associazioni, ai media, ai singoli chiediamo di aiutarci a fermare questo scempio della vita civile e democratica del nostro paese, in cui il razzismo è ormai pratica di governo.

Roma, 2 luglio 2008

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L'ANED di Roma: se schedate Rom e Sinti, schedate anche noi

…e allora prendete anche le nostre impronte
Comunicato dell'ANED sul disegno di legge sulla schedatura dei Rom e Sinti

L'ANED (Associazione nazionale ex deportati) di Roma esprime la più sentita riprovazione per il disegno di legge che prevede la schedatura dei Rom e Sinti presenti sul territorio italiano, tramite la rilevazione delle impronte digitali come in uso per i criminali. Il provvedimento è particolarmente odioso e inaccettabile, perché rivolto anche ai bambini e a tutti i minori che, finora, anche se privi di documenti, hanno potuto frequentare la scuola pubblica del nostro paese. Il progetto di schedatura è, oltretutto, in totale contrasto con la Convenzione Internazionale per i Diritti del Fanciullo promulgata nel 1989 dall'ONU e ratificata dallo Stato italiano.

Tale provvedimento richiama procedure di schedatura razzista utilizzate dai regimi nazifascisti durante il secolo scorso, per costruire archivi che miravano alla individuazione, emarginazione, concentrazione e conseguente deportazione di ogni minoranza e diversità.

Nel caso che questo provvedimento venisse approvato, l'intero Consiglio direttivo dell'ANED di Roma chiede di essere schedato insieme ai Rom.

Roma, 26 giugno 2008