Scuola non statale. I Segretari Generali della FLC Cgil, CISL Scuola e UIL Scuola chiedono un incontro al Ministro Fioroni sulla parità
L’oggetto dell’incontro è la rimozione di quelle norme introdotte dalla Moratti che hanno reso ancor più precario il lavoro nella scuola paritaria.In previsione dell’emanazioni dei regolamenti vanno ripristinati gli obblighi e i vincoli previsti nella legge di parità. Più diritti e più dignità al personale e agli studenti.
Passano le stagioni, corrono le legislature, cambiano i Governi, si alternano i Ministri ma c’è una cosa che sembra non subire il logorio del tempo e della politica: l’idiosincrasia di viale Trastevere al confronto con le organizzazioni sindacali sullo stato di applicazione della legge di paritàcon particolare riguardo all’obbligo da parte degli enti e soggetti gestori ad applicare al personale i contratti collettivi nazionali di lavoro così come previsto dal legislatore paritario.
Nella passata legislatura, ossia ai tempi della Moratti allora ministro di quel dicastero, venne elevata a pratica politica la prassi di modificare in peius le norme legislative di riferimento con impropri e discutibili atti amministrativi. Basti pensare alla circolare n.31/2003, alle norme di legislazione primaria e secondaria imposte da quel Ministro e alla famigerata circolare Criscuoli che sterilizzò l’obbligo del rispetto dei CCNL da parte degli enti gestori senza la perdita dello status di scuola paritaria.Un regalo non di poco conto a quelle scuole paritarie che utilizzano, oltre la misura lecita, personale docente con rapporti di lavoro autonomo e parasubordinato sia in termini economici - abbattimento dei costi contrattuali – sia sul piano giuridico dando loro la possibilità di continuare impunemente a funzionare senza incorrere nella revoca della parità, vanificando così l’azione ispettiva avviata dalle Direzioni Scolastiche Regionali.
Con l’avvento del centro sinistra e con l’insediamento del Ministro Fioroni, nonostante le reiterate richieste avanzate dalle OO.SS. più rappresentative e firmatarie dei CCNL, queste “concessioni” non hanno subito variazioni, ovvero è rimasto tutto come prima! E’ continuato da parte di gestori senza scrupoli lo sfruttamento dei docenti, sono proseguite le consuete attività “speculative” dei soliti gestori che hanno potuto continuare a mantenere vivo e vegeto il loro business di fabbriche di diplomifici, si è allargato il dumping contrattuale che ha visto in grave difficoltà le aziende scolastiche più sane.
Nonostante che con la finanziaria 2007 il Governo, nel recepire la piattaforma di CGIL-CISL-UIL contro il lavoro nero e irregolare, avesse dato la possibilità a tutte le aziende, quindi anche alle scuole private paritarie, di poter procedere alla stabilizzazione delle collaborazioni continuative e a progetto utilizzate in maniera impropria usufruendo dei benefici previsti dalla legge purchè tali processi si concludessero entro il 30 aprile di quest’anno, il Ministero della Pubblica Istruzione ha continuato a far finta di niente, ha ignorato le reiterate richieste avanzate dalle OO.SS. e ha disconosciuto l’azione di “bonifica” messa in atto dal Governo stesso.
Da qui l’ulteriore richiesta da parte dei segretari generali del sindacalismo confederale della scuola – FLC Cgil, CISL Scuola e UIL Scuola – di aprire un confronto con il Ministro su tutta la partita della parità anche in ragione dell’imminente varo dei regolamenti attuativi delle nuove norme introdotte dalla Moratti.
Il Ministro Fioroni non può ignorare il fatto che le OO.SS. confederali, ovvero le parti sociali, hanno il diritto, per via degli interessi complessivi che rappresentano, ad essere informati sullo stato di applicazione di una legge dello Stato e sulle iniziative che il Ministero intende attivare affinché questo avvenga. Hanno il diritto di chiedere che alcune norme discutibili e illegittime introdotte dal suo predecessore vengano rimosse e che ne vengano avviate altre, coerentemente con quanto dichiarato all’atto del suo insediamento, tese a ripristinare l’orizzonte dei diritti e dei doveri da parte dei gestori delle scuole paritarie in coerenza con quanto stabilito dalla legge e con gli impegni assunti dal Governo contro lo sfruttamento e il lavoro irregolare.
Per la FLC Cgil e per le altre OO.SS. il rispetto della legge di parità è la condizione indispensabile per la completa affermazione dei diritti contrattuali del personale che vi opera e per garantire i diritti delle famiglie ad avere una scuola funzionante in armonia con il sistema nazionale di istruzione così come previsto dalla legge. E’ giunta l’ora di porre fine ad un’idea di scuola paritaria mercantilistica e feudale fondata sullo sfruttamento e sulla speculazione.
Roma, 23 aprile 2007
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