Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
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Anno I n. 15 del 4 novembre 2005
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La protesta della scuola e dell'università

Ne hanno parlato giornali e telegiornali, non sono mancate polemiche e provocazioni, ma è un fatto che scuola e università hanno invaso pacificamente il centro di Roma per protestare contro le leggi Moratti, che degradano le istituzioni pubbliche rendendole più deboli rispetto alla domanda diffusa e qualificata di conoscenza della nostra società. Non solo, introducono norme rivolte al personale docente che di fatto lo rendono più precario e più debole.

Durante il sit in davanti a Montecitorio alcuni deputati di Alleanza Nazionale, sfoderando uno stile che certo si addice a chi lo ha fatto, assai meno a un rappresentante del popolo e a un senso di responsabilità indispensabile in un parlamentare, hanno pensato di sfidare i giovani contando in qualche risposta scomposta che provocasse l'intervento della polizia. Una trovata meschina che tuttavia non ha offuscato il senso alto e diffuso della protesta.

Il comunicato della FLC Cgil e il testo definitivo approvato dalla Camera.

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Contratti Pubblico Impiego: richiesta di incontro al Presidente del Consiglio

I Segretari Generali di CGIL - CISL - UIL, Epifani, Pezzotta e Angeletti scrivono al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedere di essere urgentemente convocati per porre la parola fine alla vicenda  interminabile della vertenza dei contratti pubblici.

Il Protocollo del maggio scorso siglato tra Governo e sindacati per il rinnovo contrattuale aveva dato il via all'iter procedurale dei rinnovi, permettendo la valida stipula degli accordi contrattuali tra Aran e organizzazioni sindacali e l'approvazione delle direttive dei Comitati di settore per l'avvio delle trattative ancora ferme.

Nonostante ciò il processo si è inceppato e le carte sono dimenticate sul tavolo del Ministro dell'Economia e delle Finanze, che omette di firmare gli accordi e validare le direttive.

Epifani, Pezzotta e Angeletti chiedono a Berlusconi un incontro politico chiarificatore  per sbloccare una volta per tutte la delicata vicenda che ha pesanti ripercussioni sulla situazione economica delle famiglie dei lavoratori e sulla coesione sociale.

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Altri tagli per mettere in ginocchio l'Università e la Ricerca

Ai tagli ai finanziamenti per le Università contenuti nella legge finanziaria per il 2006 se ne sono aggiunti altri previsti dal Decreto Legge di accompagnamento alla medesima legge con il quale il Governo tenta di recuperare la sua incapacità politica a gestire l'economica del paese.

Il Decreto Legge anticipa i tagli previsti per il 2006, incidendo su quelli già ridotti del 2005, attraverso un taglio del 10% sugli stanziamenti del 2005 relativi a spese per consumi intermedi, imponendo a tutte le Amministrazioni interessate di versare entro il 30 giugno 2006 i predetti risparmi alla "entrata del bilancio dello Stato".

Il provvedimento non esclude le Università che saranno così obbligate a ridurre almeno del 10% le risorse già assegnate e comunque le disponibilità non impegnate alla data di entrata in vigore del decreto.

Decreto Legge 17 ottobre 2005

Allegati Gazzetta Ufficiale riguardanti scuola e università
Pagina 11 - Pagina 12  - Pagina 15 - Pagina 16

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Legge 30: dopo tre anni il silenzio del governo è l'ammissione di un fallimento

"A tre anni dalla Legge 30 e a due dal decreto applicativo 276 per il governo non è ancora tempo di bilanci sulla sua politica per il lavoro, perché si rappresenterebbe evidentemente il fallimento pratico e teorico di quelle politiche - è quanto afferma in una dichiarazione il segretario confederale della CGIL Fulvio Fammoni.

Lo staff leasing non decolla, l'occupazione femminile per la prima volta dopo anni cresce meno di quella maschile, il divario occupazionale nel mezzogiorno aumenta in cifra assoluta e aumenta la crescita dell'area del lavoro sommerso.

Soprattutto aumenta il precariato.

I dati sui contratti di collaborazione presentati oggi da NIDIL e IRES sono l'ennesima conferma.
Dal 2003 (a nuova legge in vigore) il numero totale dei collaboratori aumenta considerevolmente, nel passaggio alla nuova forma di collaborazione oltre il 75% resta a contratto di collaborazione e il 7% non trova più lavoro, superando così la soglia dell'80%.
Per il resto oltre il 10% trova una sistemazione diversa, ma sempre nell'area dell'instabilità e solo il 6,5% passa a tempo indeterminato.

Eppure la grande maggioranza di questi lavoratori ha un unico committente, lavora tutti i giorni nello stesso posto e deve formalmente rispettare l'orario. Sono cioè lavoratori dipendenti a tutti gli effetti.

L'emersione annunciata non c'è dunque stata, anzi il clima di competizione al ribasso e di sostanziale impunità che deriva dalla legge provoca questi effetti.

Inoltre dall'indagine si rileva come la precarietà nel lavoro si tramuta in precarietà sociale e che l'80% di quei lavoratori preferirebbe un lavoro stabile, sfatando così il luogo comune della scelta soggettiva verso questa forma di occupazione.

Insomma un altro lampante esempio del fallimento delle politiche del governo - conclude Fammoni".

Sul problema del precariato la Segreteria Nazionale della FLC Cgil ha approvato un ordine del giorno che pone come obiettivi principali la stabilizzazione e l'allargamento delle tutele dei lavoratori precari.

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AFAM: firmata con riserva l'ipotesi del CCNL del biennio economico 2004-05

La FLC Cgil ha firmato con riserva l'ipotesi di CCNL II^ biennio economico 2004/2005 del comparto dell'Alta Formazione Artistica e Musicale e procederà alla consultazione interna dell'ipotesi siglata.

A tal fine pare opportuno evidenziare  che, pur apprezzando il fatto di aver ottenuto tutti insieme un buon risultato stante la complicata e grave crisi finanziaria e istituzionale del Paese, la CGIL aveva dato un peso centrale alle questione orario dei docenti.

La trattativa con l'ARAN è stata molto complicata poiché, a fronte di un atto di indirizzo governativo formalizzato esclusivamente sulla parte economica  in cui non compariva la direttiva necessaria a trattare l'orario, la Parte Pubblica aveva lasciato intendere che il lungo lavoro politico svolto dalle Organizzazioni Sindacali al fine di rendere possibile anche la trattazione della parte normativa, avesse portato ad un risultato positivo. Così non è stato. Alla stretta finale, solo grazie all'unità del fronte sindacale deciso a contrastare la "resistenza" della Parte Pubblica, l'ipotesi sottoscritta ha ottenuto l'individuazione di una apposita sequenza contrattuale (art.2) che rappresenta la certezza di risolvere in tempo rapidi la questione orario della docenza in coerenza con il processo di riforma in atto.

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Sottoscritto il CCQ per la ripartizione dei distacchi nella aree della dirigenza

Il 3 ottobre 2005 presso l'ARAN è stato sottoscritto il contratto collettivo quadro per la ripartizione dei distacchi e permessi alle organizzazioni sindacali rappresentative nelle aree della dirigenza nel biennio 2004-2005.

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I congedi parentali per l'handicap spettano anche ai fratelli quando i genitori sono impossibilitati

L'INPS, con la recente circolare n. 107 del 29 settembre 2005 recepisce una sentenza della Corte Costituzionale del 16 giugno 2005 in materia di congedo parentale retribuito. L'art. 45 c. 5 del d.lgs n. 151/2001 (testo unico sulla maternità), modificato dall'art. 3 comma 106 della L. 350/2003, riconosce alla lavoratrice madre o, in alternativa, al lavoratore padre o, dopo la loro scomparsa, ad uno dei fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità di cui all'art. 3 c. 3 della L. 104/92, accertata dall'apposita commissione ASL ai sensi dell'art. 4 c. 1, il diritto a fruire di un periodo (continuativo o frazionato) di congedo retribuito non superiore a 2 anni per assistenza al figlio. La Corte, a giugno scorso, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 42 c. 5 del d.lgs n. 165/01 nella parte in cui prevede che il fratello, o la sorella, non ne possano  fruire nei casi in cui i genitori siano impossibilitati a provvedere, ma solo in caso di loro scomparsa. In pratica la Corte equipara l'impossibilità del genitore a provvedere all'assistenza, alla sua scomparsa. La circolare Inps, recepisce la suddetta sentenza e fornisce ulteriori precisazioni in merito.

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Elezioni RSU: importante decisione del Giudice del Lavoro in materia di giurisdizione-competenza

Nell'ultima tornata delle elezioni RSU al Politecnico di Bari, la Cisl Università presentò ricorso al Comitato dei garanti presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro per richiedere l'assegnazione di due voti, dichiarati nulli dal presidente di seggio e successivamente dalla Commissione elettorale, che le avrebbero consentito di sottrarre un seggio alla FLC Cgil.

La Commissione dei garanti del predetto Ufficio, accolse il ricorso.

La FLC Cgil reagì prontamente invocando un provvedimento di urgenza (ex art. 700) presso il Tribunale di Bari.

La Cisl Università si costituiva eccependo in primo luogo il difetto di giurisdizione del Giudice Ordinario e nel merito le proprie motivazioni.

Il Giudice adito, respingendo tutte le motivazioni addotte dalla Cisl, accolse il ricorso della FLC Cgil.

Avverso tale ordinanza la Cisl propose reclamo ribadendo le motivazioni formulate in prima istanza.

Il Tribunale di Bari - Sezione del Lavoro, con sentenza 7 luglio 2005, depositata in Cancelleria il 17 ottobre 2005, ha rigettato il reclamo proposto dalla Cisl Università confutando le tesi lì sostenute.

L'importanza della sentenza, al di là dell'esito positivo, attese le motivazioni sostenute nel merito dalla Cisl, riguarda l'aspetto della giurisdizione - competenza del Giudice Ordinario.

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Brevissime

Concorsi e trasferimenti per docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo nelle gazzette ufficiali n. 84, 85, e 86.

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