Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della FLC Cgil  
Via L. Serra 31, 00153 Roma - 06 585480 - fax 06 58548434
per contatti conoscenzanews@flcgil.it
Anno I n. 14 del 3 novembre 2005
Editoriale
Notizie
Servizi e Rubriche
Contratto ricerca... e non solo

Questo numero è quasi totalmente dedicato alla situazione del contratto nazionale di lavoro del comparto ricerca. La  situazione infatti non è più sostenibile. Questo Governo che non perde occasione di affermare l'importanza della ricerca e di vantarsi di avere preso iniziative per la valorizzazione del personale, ha in questi quattro anni ridotto il settore in situazioni che non sono neppure più di pura sopravvivenza. Tutte le leggi finanziarie, compresa quella che sta per essere varata, le diverse manovre di riduzione della spesa, operano in modo drammatico sugli enti pubblici di ricerca.

A tutto questo si aggiunge il ritardo inaccettabile del rinnovo del contratto. Su tutti questi argomenti ci soffermiamo in questo numero descrivendo lo stato attuale delle trattative e le iniziative prese che, a meno di novità positive, continueranno.

Purtroppo una consistente parte di responsabilità sul mancato rinnovo del contratto ricade anche sui presidenti degli enti che non hanno fino ad oggi mostrato nessuna concreta volontà di far sentire la loro voce, mentre dovrebbero essere interessati quanto i lavoratori al buon esito delle trattative.

Dedicheremo due notizie al problema del precariato negli enti di ricerca che assomma a circa il 50% del personale che vi opera e che per la varietà di forme di rapporto di lavoro è spesso invisibile, sempre senza diritti e ricattabile, ma indispensabile al buon funzionamento degli enti. Ricordiamo a puro titolo di esempio che il 50% della produzione di ricerca italiana è opera di personale precario (fonte CRUI).

Torna su

Settimana di mobilitazione per il contratto ricerca

Dal 24 al 31 ottobre in tutti gli enti di ricerca si sono tenute assemblee ed iniziative per segnalare la situazione non più tollerabile che vede il contratto di lavoro, scaduto ormai  da 46 mesi, ancora non rinnovato.

Il 26 ottobre i lavoratori dell'Istat hanno occupato la sala stampa dell'Istituto bloccando così l'emissione dei dati sulle retribuzioni.

Sempre il 26 presso il CNR una folta assemblea ha incontrato il Presidente dell'Ente Prof. Pistella e gli ha chiesto che il Comitato di settore, a cominciare dal rappresentante del maggiore ente, decidesse finalmente di prendere posizione con l'ARAN per accelerare l'iter contrattuale per ora solo iniziato.

Al Presidente del CNR, così come il 27 ottobre a quello dell'ISS, nonché Presidente del Comitato di Settore, Prof. Garaci, dopo aver ricapitolato i principali punti contenuti nella nostra bozza contrattuale è stato richiesto di specificare la propria posizione sui temi più controversi come quello dell'ordinamento e di essere presenti come delegazione del Comitato di Settore al tavolo delle trattative.

Il giorno 28 una delegazione ha incontrato il Presidente dell'INFN, Prof. Petronzio,  e l'intero Consiglio Direttivo. In parallelo in varie sezioni dell'Ente si sono tenute analoghe assemblee e, ad esempio a Genova, una mozione del personale ha chiesto al Consiglio ed al Direttore di Sezione che si facessero portavoci del disagio del personale di fronte all'indifferenza ed all'inerzia dimostrata fino ad oggi dal Comitato di Settore e dall'ARAN.

Torna su

L'ARAN decide di presentare una bozza per il rinnovo del contratto

Mentre si svolgeva la settimana di mobilitazione, forse proprio in risposta a ciò, l'ARAN convocava le OO.SS. e consegnava loro il primo testo scritto, la prima bozza dopo 4 mesi di pseudo incontri e dopo 48 mesi di contratto scaduto. Su tale bozza ancora parziale e troppo vaga,  ed in particolare sulla parte relativa all'art. 64 si andrà a discutere il giorno 4 novembre. Speriamo che prima di  tale data il Comitato di Settore e l'ARAN si parlino e finalmente l'ARAN si presenti al tavolo con una proposta condivisibile.

Torna su

Contratto ricerca: per il comportamento del Governo si rischia lo slittamento al 2006

Se non è ancora chiaro che cosa succederà sul contratto della ricerca con la Legge Finanziaria 2006, i cui contenuti continuano a cambiare (anche se le limitazioni attualmente previste creeranno numerosi problemi alle trattative per il salario accessorio del 2005 ed in particolare faranno correre il rischio di restituire i soldi a quanti avessero già concluso le trattative e renderanno molto difficile concluderle quando ancora non lo si è fatto) è invece già chiarissimo il comportamento dilatorio del Governo. Infatti, il rinnovo del contratto per il settore ricerca è, per quanto riguarda il quadriennio normativo ed il primo biennio economico, tra quelli (circa 800.000 persone) per i quali il confronto è iniziato in ritardo (42 mesi) a causa dei tempi lentissimi di arrivo dell'atto di indirizzo.

Per il II biennio economico è invece tra quelli (circa 820.000 persone) per i quali il Governo non ha ancora approvato l'atto di indirizzo. Il rischio di rinvio al 2006 è quindi molto forte!

Torna su

Un'altra manovrina economica da parte del Governo

Il provvedimento con cui il Governo tenta di recuperare la sua incapacità politica a gestire l'economia del paese, ovvero la manovrina bis per il 2005, è una nuova occasione per accanirsi contro gli Enti Pubblici di Ricerca anticipando i tagli che saranno ripetuti con la nuova manovra economica per il 2006.

La riduzione generale agisce sugli Enti Pubblici di Ricerca riducendo almeno del 10% le risorse già assegnate e comunque i risparmi non impegnati entro Giugno 2006. Sono esclusi l'ISS e l'ISPESL.

Ma al danno si aggiunge la beffa: infatti, segnala La Repubblica che nelle tabelle della Legge finanziaria mancano le risorse destinate alla Missione Antartide. Lo scorso anno questa missione aveva visto assegnati 28.505 + 28.505 Euro, oggi nulla. Né il Fondo di finanziamento degli enti di ricerca è stato incrementato: ignorando la svalutazione risulta dello 0,37% più basso. Invece la manovrina lo ridurrà del 10% già da quest'anno.

Tutto questo dopo appena un mese da quando il Ministro Moratti, alla presenza di Berlusconi e Chirac, aveva firmato un accordo per la collaborazione italo-francese in Antartide per i prossimi 10 anni.

Torna su

Elezioni delle RSU

All'ENEA è stato sottoscritto un protocollo di intesa per le elezioni delle RSU che si terranno il 5, 6 e 7 dicembre 2005 in cui con una dichiarazione a verbale le OO.SS. si impegnano presso le proprie Confederazioni affinché il diritto di voto e di rappresentanza sindacale venga esteso anche al personale titolare di un contratto a tempo determinato pluriennale.

Già in queste elezioni si potrebbe lanciare un segnale concreto: in altri enti di ricerca si è infatti già sperimentata la possibilità di eleggere, con una elezione separata gestita anche dalla sola CGIL, qualche tempo determinato da portare poi nelle trattative nell'ambito della delegazione nostra.

Sempre a proposito delle elezioni per le RSU, ma facendo riferimento al comparto ricerca, l'ARAN, a seguito dell'accordo quadro sulla collocazione dei ricercatori nel comparto, ha dichiarato la sua disponibilità ad "affrontare e risolvere quanto prima i problemi da ciò derivanti". Per noi ciò significa andare al più presto all'elezione delle RSU per ricercatori e tecnologi. Ovviamente questa nostra volontà non deve essere interpretata come una delegittimazione delle RSU elette lo scorso anno. Queste infatti sono state elette nel pieno rispetto delle leggi e norme allora vigenti. Quello che deve succedere quanto prima è l'integrazione di tali RSU con quelle elette da ricercatori e tecnologi. In tale occasione, come FLC insisteremo per dare il diritto di voto anche al personale con contratto a tempo determinato in piena coerenza con la nostra posizione.

Torna su

I precari nella ricerca

L'organico del personale negli Enti di Ricerca è ormai composto da un altissimo numero di giovani, con contratti precari quindi sottopagati e senza diritti, che svolgono compiti fondamentali sia fra i  ricercatori che fra i tecnici amministrativi e, spesso, da troppo tempo.

Al di là di quella che sarebbe la giusta ambizione di questi giovani ad avere delle certezze per il loro futuro, è impressionante vedere come il Governo decida, ancora una volta, di far pagare ai più deboli i buchi del bilancio: infatti la legge finanziaria non solo reitera, solo per gli Enti di Ricerca, il blocco delle assunzioni, ma prevede la riduzione del 40% del costo dei contratti a tempo determinato e delle collaborazione coordinate e continuative. I risparmi quantificati dal Tesoro per gli Enti di Ricerca raggiungono una cifra spaventosamente alta  ottenuta, nonostante imminenti massicci pensionamenti,  mandando via promettenti ricercatori, o tecnici amministrativi,  comunque giovani, che sono indispensabili al funzionamento di queste istituzioni.  Alla faccia della lotta alla fuga di cervelli. Il Governo decide di non investire sul futuro dell'Italia sperperando anche il patrimonio che questi giovani rappresentano, essendo stati formati ad alto livello con risorse ed in strutture pubbliche.

La FLC Cgil ha sempre considerato fra le sue priorità quella di garantire a questi  lavoratori e lavoratrici quei diritti che sono negati dal rapporto di lavoro precario, come già è stato fatto in alcuni enti di ricerca, garantendo loro il riconoscimento della malattia, del congedo obbligatorio per maternità (magari con integrazione da parte dell'Ente dell'assegno per maternità), delle ferie, contrattando un contratto tipo che omogeneizzi i diritti ed i trattamenti retributivi.

Ora è in corso una difficile e lunghissima trattativa per il rinnovo del contratto ricerca e abbiamo posto subito la necessità di affrontare questo argomento; sappiamo che l'ARAN rifiuta, appellandosi al Dlgs 165/01, di regolamentare con il contratto le forme di lavoro flessibile diverse dal tempo determinato, ma ciò non toglie che si possono approntare degli strumenti che permettono al sindacato per lo meno di conoscere la reale situazione esistente negli enti che spesso sfugge alle stesse amministrazioni e, quindi, poter iniziare delle trattative sia per ottenere dei diritti sia per ragionare su una programmazione di assunzioni del personale che in qualche modo riconosca i servizi prestati nelle amministrazioni.

Nella settimana di mobilitazione che ha visto coinvolti tutti gli Enti di Ricerca, la FLC Cgil ha sempre invitato i Presidenti degli Enti, a prendere delle posizioni ufficiali contro la legge finanziaria e a dare mandato all'ARAN di inserire norme cogenti sul precariato nel contratto ricerca, in modo da poter trovare delle soluzioni nella contrattazione integrativa. 

Un altro scoglio, che sembra insormontabile, è quello di garantire a questi lavoratori e lavoratrici il diritto alla rappresentanza: la FLC Cgil ha sempre chiesto di estendere il diritto di elettorato attivo e passivo nelle elezioni delle RSU almeno a quanti hanno un contratto a tempo determinato. Non è stato possibile anche per l'opposizione di alcuni sindacati, ma crediamo che come FLC Cgil dobbiamo comunque garantire la presenza del personale precario nelle delegazioni di contrattazione integrativa.

Torna su

Il Congresso della FLC ed il precariato

La Segreteria Nazionale della FLC ha approvato un ordine del giorno che sarà portato a tutti i Congressi che si stanno per svolgere dove si riafferma il no alla precarizzazione nei nostri settori. Per quanto riguarda il settore della ricerca questo significa:

- combattere la precarietà nella ricerca perché non coerente con la qualità della ricerca da produrre (come anche la Commissione Europea ha recentemente affermato) e con l'efficacia dei servizi da offrire;

- riconoscere la necessità di riportare coesione fra i lavoratori, sia combattendo la frantumazione delle forme contrattuali che fa venir meno la compattezza, la solidarietà e la partecipazione ai fini istituzionali dei lavoratori precari, sia favorendo l'unicità della rappresentanza sindacale per ricondurre i lavoratori tutti, precari e non, all'organizzazione del lavoro collettiva finalizzata agli obiettivi e ai fini istituzionali, sia garantendo a tutti il diritto di eleggere le proprie rappresentanze sindacali;

- assumere l'obiettivo della stabilizzazione degli attuali precari e del superamento di tutte le forme di esternalizzazione, ma nel frattempo perseguire l'obiettivo dell'allargamento delle tutele e delle garanzie per gli attuali precari, in particolar modo per quei lavoratori  che non sono titolari di un contratto di lavoro, come assegnisti, borsisti, co.co.co ....

Tutti questi punti sono del resto presenti e concretizzati nella piattaforma che da alcuni anni abbiamo definito con quelle forze sindacali e quelle associazioni che operano a contatto con i precari, in particolare con l'ADI.

Torna su

I congedi parentali per l'handicap spettano anche ai fratelli quando i genitori sono impossibilitati

L'INPS, con la recente circolare n. 107 del 29 settembre 2005 recepisce una sentenza della Corte Costituzionale del 16 giugno 2005 in materia di congedo parentale retribuito. L'art. 45 c. 5 del d.lgs n. 151/2001 (testo unico sulla maternità), modificato dall'art. 3 comma 106 della L. 350/2003, riconosce alla lavoratrice madre o, in alternativa, al lavoratore padre o, dopo la loro scomparsa, ad uno dei fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità di cui all'art. 3 c. 3 della L. 104/92, accertata dall'apposita commissione ASL ai sensi dell'art. 4 c. 1, il diritto a fruire di un periodo (continuativo o frazionato) di congedo retribuito non superiore a 2 anni per assistenza al figlio. La Corte, a giugno scorso, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 42 c. 5 del d.lgs n. 165/01 nella parte in cui prevede che il fratello, o la sorella, non ne possano  fruire nei casi in cui i genitori siano impossibilitati a provvedere, ma solo in caso di loro scomparsa. In pratica la Corte equipara l'impossibilità del genitore a provvedere all'assistenza, alla sua scomparsa. La circolare Inps, recepisce la suddetta sentenza e fornisce ulteriori precisazioni in merito.

Torna su

Brevissime

Concorsi Enti Pubblici di Ricerca. In Gazzetta Ufficiale i bandi

Torna su

RIPRODUZIONE RISERVATA
Per consultare i numeri arretrati della nostra newsletter,
nelle edizioni scuola, università e ricerca clicca
qui.

Chi non fosse interessato alla nostra news, può mandare una e-mail a
conoscenzanews@flcgil.it con oggetto "basta news".