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Anno III n. 1 del 15 gennaio 2007
   
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È on line l'iscrizione all'edizione "Mai più precari!"

 

Nuovo anno, le questioni del precariato e la nostra iniziativa

La legge finanziaria per il 2007 è stata definitivamente approvata dalla Camera il 21 Dicembre 2006, con il  Maxi-emendamento approvato dal Senato.
Da questa legge ci si attendeva una risposta risolutiva a numerose questioni relative al precariato, ma in molti casi le risposte non hanno corrisposto alle aspettative.

Pensiamo ad esempio al silenzio sull’AFAM, alla insufficienza delle risorse per le assunzioni nell’università e nella ricerca, al mancato incremento del contingente per il personale ATA nella scuola. E’ evidente, comunque, che seppure  sarebbe stato importante che su alcuni temi le risposte fossero più incisive, la Finanziaria non è l’ultima occasione  per affrontare le questioni del precariato che si sono affastellate nel corso degli ultimi anni, ma va considerata un primo passaggio al quale non vi è dubbio ne dovranno seguire altri, per  il suo superamento.

Si tratta ora di dare piena e corretta applicazione delle norme previste in finanziaria che necessitano di una serie di atti e decisioni attuative, su cui siamo impegnati a sollecitare incontri specifici con le varie amministrazioni competenti nei diversi settori della conoscenza.

Siamo convinti, infatti, che questa fase debba essere affrontata in tempi brevi e con modalità condivise, vista anche la necessità di precisare meglio e con maggior dettaglio quanto la finanziaria ha stabilito in via generale.

In tal senso la nostra campagna nazionale “Mai più precari!” va rilanciata, sia per definire le nostre proposte di merito con il confronto con i lavoratori, sia per sollecitare gli ulteriori, necessari interventi da parte dell’Amministrazione, affinché in tempi rapidi sia superata l’attuale ed ormai insostenibile condizione di precarietà nei nostri settori,  per garantire i diritti dei lavoratori ma anche la qualità dei sistemi della conoscenza nel nostro paese.

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La finanziaria è legge, qualcosa (poco) cambia per i precari della ricerca e dell’università ma è necessaria la nostra iniziativa

Le novità non sono quelle che avevamo auspicato ma in alcuni casi ci sono e vanno sfruttate al massimo. In particolare pur essendo stato confermato il blocco delle assunzioni anche nel 2007 per gli Enti di ricerca, se ne sono allargate un pochino le maglie. Sarà però necessario che le amministrazioni si attivino per concorrere sia alle deroghe previste dalla norma generale per la stabilizzazione dei tempi determinati della PA sia ai fondi stanziati specificamente per i precari della ricerca. A fronte di un numero di posti comunque ridotto la definizione dei criteri diventa fondamentale perché la previsione della stabilizzazione a chiamata può funzionare per i piccoli numeri ma rispetto alle dimensioni attuali del precariato nella maggior parte degli enti sarà necessario pretendere dalle amministrazioni criteri trasparenti e condivisi. In alcuni casi si creeranno diversi canali di reclutamento legati alle diverse norme della finanziaria e diventerà fondamentale ottenere piani di assunzioni complessivi che tengano conto di tutte le risorse disponibili. Per evitare odiose ingiustizie, una volta assunto in finanziaria il criterio “temporale”, a parità di procedure selettive si dovranno stabilire delle  priorità nel reclutamento partendo dai vincitori concorso e privilegiare i precari con la maggiore anzianità partendo dai criteri già indicati in finanziaria estesi a tutte le tipologie contrattuali. Contestualmente le amministrazioni dovranno applicare la norma sulla destinazione dei posti per contratti a tempo determinato ai collaboratori interni tra i quali devono rientrare anche gli assegnisti di ricerca. Si tratta di una disposizione che nell’ottica del ministero della funzione pubblica dovrebbe avviare il processo di conversione dei finti co.co.co.

Nulla vieta ovviante che quel 60% aumenti oppure che i bandi dei posti rimanenti privilegino comunque chi ha una anzianità, dipenderà comunque da quanto riusciremo ad essere incisivi. Per le università sarà determinante la definizione dei nuovi criteri di reclutamento da parte del MUR, dovremo costruire una proposta più larga ed unitaria possibile già dai prossimi giorni. I posti aggiuntivi sono pochi ma una volta cambiate le modalità di reclutamento per i concorsi aggiuntivi queste varranno anche per il futuro.

Rispetto al personale tecnico amministrativo dovremo pretendere l’estensione dei criteri generali previsti per la stabilizzazione dei tempi determinati delle amministrazioni soggette a blocco delle assunzioni possibilmente ampliandoli per riconoscere anche l’anzianità dei collaboratori.

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L’iniziativa della FLC per il superamento del precariato nel CRA (di Massimo Morassut, ricercatore)

Il Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA) è, per dimensioni e distribuzione territoriale, il quarto ente di ricerca in Italia.

Sottoposto alla vigilanza del Ministero per le Politiche Agricole ha competenze nell'ambito della ricerca agricola, ittica e agroindustriale e rappresenta, nel settore, un punto di riferimento nazionale anche per la rete universitaria delle Facoltà di Agraria. I suoi punti di forza sono il personale scientifico e tecnico altamente qualificato e una rete di laboratori e centri di ricerca che copre l'intero territorio nazionale.

Il suo punto di debolezza è il pesante ritardo accumulato nell'applicazione della legge di riforma, che ancora oggi dopo 7 anni non riesce a definire il piano di riorganizzazione della rete scientifica e l'inquadramento del personale.
In questo contesto si inserisce la recente ricognizione annuale,  ai sensi del nuovo CCNL, sullo stato dell'occupazione.

I dati hanno evidenziato un quadro chiaro quanto "PRECARIO" per un ente di ricerca che aspira a guidare nei prossimi anni la ricerca nazionale nel settore agricolo. Oltre 700, sono infatti i lavoratori privi di garanzie contrattuali che in meno di due anni dalla sua costituzione il CRA è riuscito a creare determinando conseguentemente anche una forte precarizzazione dell'attività scientifica basata su modelli organizzativi sempre più parcellizzati. Un dato doppiamente negativo se si considera che il personale di ruolo è attualmente di circa 900 unità e che il CRA nasce per ridurre precedenti forme di precariato ereditate dalla gestione del Ministero per le Politiche Agricole. In questo contesto il Comitato di Ente ha formalizzato una propria piattaforma per il superamento di questa anomalia, finalizzata a ridurre il ricorso a forme di lavoro atipiche e a valorizzare le professionalità già operanti nelle strutture.

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Ora le immissioni in ruolo nella scuola

Approvata la legge finanziaria per il 2007, diventa ora urgente definire le modalità e i tempi delle prossime immissioni in ruolo.
Fermo restando il giudizio negativo sul mancato incremento del contingente per il personale ATA, si tratta ora di intervenire perché le assunzioni avvengano in maniera da garantire i diritti dei precari e in modo da permettere un incremento dei contingenti nei prossimi anni.
Le nostre richieste sono:

  1. Una quota significativa delle assunzioni previste per il 2007/08 deve essere effettuata dalle attuali graduatorie per coprire il turn-over degli ultimi anni;
  2. Per quanto riguarda il personale ATA le 20.000 assunzioni devono essere effettuate tutte entro il 2007/08 in modo da prevedere nella prossima finanziaria un ulteriore piano triennale a copertura di tutti i posti vacanti.
  3. La ripartizione tra ordini di scuola/posti e profili deve garantire la proporzionalità rispetto ai posti vacanti, salvaguardando le classi di concorso e i profili a bassa diffusione territoriale.
  4. Per garantire l’effettiva assunzione dei precari bisogna prevedere che, in caso di assunzione di personale già di ruolo, il posto venga restituito, con una ulteriore assunzione alla stessa classe di concorso/ordine di scuola/profilo, in modo che l’operazione risulti neutra per i precari.
Nel caso di mancanza di aspiranti a pieno titolo in una determinata classe di concorso/tipo di posto, i posti redistribuiti devono essere recuperati con le operazioni dell’anno successivo in modo da garantire i diritti di coloro che stanno frequentando i corsi DM 85 e che non hanno potuto concluderli entro giugno 2007.

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Ultime notizie sui corsi abilitanti speciali

Dopo le tante sollecitazioni e iniziative sindacali nei vari territori, finalmente i Ministeri competenti sono intervenuti sui tempi di svolgimento dei corsi abilitanti previsti dal DM 85/05 e su quelli non ancora attivati del DM 21/05.

Con le note del 18 dicembre si stabilisce una data unica di conclusione dei corsi e si attivano i corsi a distanza del DM 21 non attivati a suo tempo.
Nelle note viene chiarito che comunque sarà possibile includersi già da quest’anno, con riserva, nelle graduatorie permanenti. La riserva sarà sciolta al momento del conseguimento del titolo

Si tratta di una risposta comunque insufficiente, sia per le date stabilite che travalicano l’anno accademico 2005/06 e quindi spostano al 2008/09 la possibilità di essere inclusi a pieno titolo nelle graduatorie che per il mancato intervento sui costi dei corsi e sulle loro organizzazione spesso gravemente penalizzante per i precari.

Abbiamo ribadito la richiesta unitaria di incontro ai due Ministri al fine di garantire il pieno rispetto dei diritti dei corsisti anche rispetto alle previste immissioni in ruolo su tutto il territorio nazionale.

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Avviso ai lettori. Come far conoscere l'edizione "Mai più precari!"

Come abbiamo più volte scritto, questa newsletter è interamente dedicata ai lavoratori precari della conoscenza, decine e decine di migliaia di persone destinatarie di un rapporto di lavoro ad oggi con scarse o nulle prospettive.

Se continui a riceverne i numeri è perché il tuo indirizzo e-mail figura nello specifico elenco dell’edizione “Mai più precari!”, che in queste settimane si è andato via via incrementando di nuove iscrizioni. A questo proposito, se conosci amici, colleghi o comunque persone interessate a ricevere la nostra newsletter dedicata ai temi del precariato, puoi segnalargli la pagina di registrazione sul nostro sito (https://www.flcgil.it/newsletter), dalla quale è possibile iscriversi.

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Notizie utili

Trattamento economico dei supplenti durante la sospensione delle lezioni.

Segnaliamo alcuni importanti atti del Ministero dell’università e della ricerca.

Concorsi nell'Università e nella Ricerca. La FLC gestisce specifiche rubriche continuamente aggiornate sulla base dei bandi pubblicati in Gazzetta Ufficiale: ultimo aggiornamento al 15 gennaio 2007. Le notizie sono presenti nell'area Ricerca e Università dello speciale precari.

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