Conoscenzanews - la newsletter della FLC Cgil
Conoscenzanews ed. scuola
  Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
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Anno II n. 65 del 2 novembre 2006
   
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"MAI PIÙ PRECARI!": è l’impegno della FLC Cgil

La precarietà è una condizione inaccettabile per le persone perché le condanna a riprogrammare continuamente la loro vita, a non avere certezze, a non potersi costruire un futuro.

Contemporaneamente nei settori della conoscenza la precarietà è la negazione della conoscenza, che di per sé ha bisogno di certezza e di tempi lunghi. La precarietà è la messa in discussione della qualità dello stato e dell’offerta di servizi, è l’anticamera della privatizzazione.

La precarietà è presente nei comparti della conoscenza con numeri molto rilevanti. Lo erano a fine anni ’90, con il precedente Governo sono esplosi assumendo dimensioni mai registrate prima ed ora continuano a lievitare in assenza di scelte che si muovano in direzione opposta.

La FLC ha fatto della lotta alla precarietà uno degli elementi costitutivi della sua fondazione, quando non solo ha ereditato l’esperienza della Cgil Scuola e dello SNUR Cgil ma ha deciso che nel percorso di costruzione del “Programma per la conoscenza”, negli approfondimenti relativi, nel Congresso dello scorso febbraio, nella costruzione degli organismi dirigenti (vedi punto 8 del regolamento congressuale), nella programmazione dell’iniziativa dopo le elezioni il tema della precarietà doveva assumere un forte rilievo.

Il 17 novembre lo sciopero generale dell’università e della ricerca ha fra i punti principali un giudizio negativo sulla Finanziaria proprio su questo punto. Per quanto riguarda la scuola abbiamo chiesto a Cisl e Uil di assumere iniziative di mobilitazione sulla precarietà.

Insomma siamo in campo perché “Mai più precari!” per noi rappresenta un impegno preciso.

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Avviso ai lettori

A partire da questo numero prende il via una nuova edizione delle newsletter edite dalla FLC Cgil. Essa è interamente dedicata ai lavoratori precari della conoscenza, decine e decine di migliaia di persone destinatarie di un rapporto di lavoro ad oggi con scarse o nulle prospettive. Il titolo della testata “Mai più precari!” l’abbiamo preso dalla campagna nazionale che abbiamo lanciato dopo il riuscitissimo Convegno di Napoli del maggio scorso, più che un titolo per noi è un imperativo politico.

Ogni numero sarà suddiviso in sezioni nelle quali verranno affrontati i principali problemi, fornite notizie sulle iniziative della FLC e sulle sue valutazioni, offerto informazioni tecniche ed anticipazioni su temi che riguardano il lavoro nei settori della conoscenza.

I primi sette numeri avranno cadenza settimanale, per seguire con tempestività in particolare i temi della Finanziaria. Poi la newsletter assumerà una cadenza quindicinale, fatti salvi eventuali numeri speciali.

I primi numeri verranno inviati a tutti gli oltre 45.000 nominativi registrati alle nostre newsletter, poi procederemo con le spedizioni solo per quanti ne avranno fatto specifica richiesta. A questo proposito, tra qualche giorno sarà possibile iscriversi tramite la pagina di registrazione sul nostro sito e ricevere questa edizione. Con i prossimi invii, invece, chi già riceve una delle edizioni di Conoscenzanews potrà utilizzare il link per modificare i dati dell'iscrizione che troverà in fondo a questa pagina e aggiungere all’elenco di quelle già presenti l’edizione Precari.

Le nostre iniziative non si fermano qui. Infatti, in queste ore è stato attivato uno spazio “precariato” sul sito nel quale saranno raccolte di volta in volta le principali novità e una serie di notizie di servizio (graduatorie, concorsi, adempimenti, ecc.).

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Il precariato nella scuola statale e la finanziaria 2007

Il progetto di legge finanziaria presentato alla fine di settembre, per quanto riguarda il precariato nella scuola, accoglie alcune delle nostre richieste: piano straordinario di assunzioni; abolizione del punteggio di montagna; “delegificazione” delle tabelle di valutazione; cancellazione della “tassa sulla precarietà” (la reiterata iscrizione ai master); la revisione della valutazione degli altri titoli.

Ma, come abbiamo già avuto modo di segnalare, diverse norme contenute nell’art.66 non vanno bene e pertanto la FLC ha chiesto già dal 3 ottobre e ancora nel suo ultimo Comitato direttivo modifiche sostanziali ed alcune integrazioni.

Le nostre richieste riguardano in particolare:

  1. l’incremento del contingente per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario da 20.000 a 80.000 nomine;
  2. la cancellazione dell’intero capoverso che prevede l’eliminazione dal 2010/11 del doppio canale per il reclutamento dei docenti;
  3. la previsione di una quota consistente di nomine, pari al turn-over non coperto negli ultimi 5 anni, da effettuarsi utilizzando le graduatorie oggi in vigore, con nomina giuridica dal 2006/07;
  4. un  ulteriore piano di nomine per i docenti con la Finanziaria per il 2008, aggiuntivo alle 150.000 nomine, considerato il forte turn over in corso;
  5. l’assunzione di personale già di ruolo in altro ordine di scuola o profilo non deve determinare una diminuzione del contingente previsto per quella graduatoria o profilo;
  6. la correzione di “refusi” presenti nel testo relativamente all’insegnamento di strumento musicale al fine di evitare ulteriori situazioni di conflitto.

Abbiamo sostenuto con decisione queste nostre richieste sia promuovendo incontri con i gruppi parlamentari sia presentando alle Commissioni Cultura e Bilancio della Camera un corposo numero di proposte emendative al disegno di legge finanziaria.

Abbiamo poi denunciato con forza il fatto che, pur essendo il reclutamento del personale e le modalità di attuazione materia oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali, il Ministero continua ad evitare l’apertura formale di un tavolo di discussione. Si sa, quando si parla solo con sé stessi è più difficile darsi torto!

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No all'abolizione delle graduatorie dei docenti dal 2010

Tra le questioni relative al precariato nella Scuola nel progetto di legge finanziaria per il 2007, quella che fin dall'inizio ha determinato una presa di posizione decisamente contraria è il capoverso dell'art. 66 che prevede l'abolizione dal 2010 del doppio canale per l'assunzione dei docenti.

Abbiamo chiesto con grande tempestività la cancellazione di quella norma che è sbagliata sia nel merito che nel metodo. Sullo stesso punto c’è stata una iniziativa fortissima dei precari, di diverse associazioni ed è stato costituito anche un apposito sito Internet.
La nostra posizione nasce dal fatto che si tratta di diritti acquisiti e di aspettative di lavoro che non possono essere cancellate con un colpo di spugna. Poi, sappiamo che gli estimatori di sistemi molto vicini alla chiamata diretta sono in buon numero e rifuggiamo, per quanto ci riguarda, da ogni percorso incerto.

Abbiamo chiesto che il Parlamento intervenga per migliorare il testo della Finanziaria ai fini dell'assorbimento di tutti docenti che hanno diritto ad essere inclusi nella graduatoria permanente.

Stiamo seguendo con attenzione e impegno l'iter del Disegno di legge Finanziaria, assumendo tutte le iniziative necessarie a garantire l'accoglimento delle nostre richieste.

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Il precariato nella ricerca e nell'Università e la finanziaria 2007

Il programma dell’Unione poneva il superamento del precariato come uno degli obiettivi prioritari del Governo assieme all’investimento nei settori della conoscenza. Purtroppo dobbiamo constare che la distanza tra la proposta di legge finanziaria e le esigenze reali del settore ricerca e di quello università è abissale. Per quanto ci riguarda abbiamo presentato proposte unitarie precise e di merito.

Si conferma il sistema delle deroghe per il 2007 (come per tutto il pubblico impiego) e si permettono assunzioni solo dal 2008 in numeri limitati al turn over.
La norma generale prevista per tutto il Pubblico impiego che consentirebbe di trasformare i tempi determinati in tempi indeterminati, pur positiva, non fa i conti con una realtà molto più complessa dove la maggioranza dei precari sono assegnisti e collaboratori coordinati e continuativi. Senza considerare che il concorso straordinario è previsto per un numero di posti ridottissimo addirittura inferiore ai concorsi degli ultimi tre anni.

La cosa che più colpisce è la mancanza di attenzione nei confronti di un settore come quello della ricerca e dell’università che sopravvive grazie ai precari i quali hanno permesso che il nostro paese mantenesse un apprezzabile livello di qualità scientifica, lavorando in condizioni disperate. Di fronte a questa situazione, al taglio delle risorse e alla grave penalizzazione dell’autonomia degli enti  l’unica risposta possibile è stata quella di dichiarare assieme a Cisl e Uil uno sciopero generale dei due settori  per sostenere una decisa inversione di rotta.

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Attivo unitario degli Enti di Ricerca del 10 ottobre 2006

All’attivo sono intervenuti delegati e rappresentanti sindacali di tutti i settori della ricerca: per la FLC erano presenti, tutti i coordinatori degli enti di ricerca e i compagni che seguono, in particolare a livello nazionale e nel Lazio, alcuni enti mono sede di grosse dimensioni.

La relazione introduttiva ha illustrato i contenuti della finanziaria per il settore della ricerca soffermandosi, in particolare, sugli aspetti relativi al precariato. Il giudizio negativo è stato seguito dalla illustrazione delle idee di fondo di quelli che sarebbero poi diventati emendamenti unitari. Gli interventi sono stati numerosi e molto convergenti sulle priorità. La norma della finanziaria sicuramente più criticata è stata l’articolo 42 che a detta dei più rappresenta l’antitesi dell’autonomia degli enti.

Forte critica è stata espressa per la mancanza di interventi specifici sul precariato della ricerca. Infatti la stessa norma sulla stabilizzazione dei tempi determinati (art. 57, comma II, della proposta di legge finanziaria) è meno incisiva della proposta che aveva avanzato il Ministero della Funzione Pubblica a settembre e che già avevamo ritenuto insufficiente.

La norma del concorso straordinario è stata giudicata inapplicabile agli enti di ricerca oltre che per il riferimento alla Crui e al Cun anche per il richiamo alla idoneità nazionale.
Alcuni intervenuti hanno evidenziato che la previsione della possibilità di assumere nel limite dell’80% del budget contenuta nella finanziaria essendo accompagnata dal riferimento al limite del turn over, addirittura rischia di ridurre le possibilità di assunzione negli enti anziché aumentarle.

Nelle conclusioni è stato confermato il giudizio negativo e l’importanza dello sciopero unitario indicando nell’emergenza del precariato la priorità dell’azione sindacale unitaria nel settore della ricerca.

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Notizie utili

Indennità di disoccupazione

Che cosa è: è un sostegno al reddito nei periodi di disoccupazione
Chi interessa: interessa tutto il personale per il quale viene versato lo specifico contributo per la disoccupazione involontaria. Questo contributo non è previsto per tutti comparti e in particolare non è previsto per i lavoratori atipici: co.co.co., co.co.pro., assegnisti, ecc.
La FLC: l'estensione di questo sostegno al reddito è tra le richieste della FLC Cgil per tutto il personale precario.

Per saperne di più rimandiamo alla scheda pubblicata sul sito.
Concorsi nell'Università e nella Ricerca

La FLC gestisce specifiche rubriche continuamente aggiornate sulla base dei bandi pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Le notizie sono presenti nell'area Ricerca e Università dello speciale precari.

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Nel prossimo numero

  • Il punto sull'iter della finanziaria 2007.
  • Il precariato ATA nella scuola tra norme e contratto.
  • RSU, la democrazia non è un optional: rappresentanti eletti dai precari in tutte le delegazioni contrattuali FLC.
  • La situazione all'ISFOL.
  • Il Regolamento sulle supplenze è contro i precari e contro la scuola.
  • ... e tanto altro.

A rileggerci il giorno 8 novembre.

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Appuntamenti

 

17 NOVEMBRE 2006:
SCIOPERO GENERALE RICERCA ED UNIVERSITA’

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA CON PARTENZA DA BOCCA DELLA VERITA’.
ORE 13.00: COMIZIO CONCLUSIVO DI GUGLIELMO EPIFANI

 

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