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Scuola: annunciate nuove immissioni in ruolo. Ma resta da colmare la distanza con l’organico di fatto

Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

17/07/2018
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Le immissioni in ruolo di circa 57.000 docenti e 10.000 ATA non bastano per dare efficienza, serenità, stabilità e continuità didattica nelle scuole.​

Oggi ci sono le condizioni per trasformare in organico di diritto i circa 15.000 posti che ormai di anno in anno vengono concessi in organico, cosiddetto, di fatto. E ben 43.000 circa posti di sostegno, oggi concessi in deroga, possono diventare a tempo indeterminato. Sarebbero ben altri numeri.

Analoga operazione deve essere fatta per il personale ATA, recuperando i tagli degli ultimi anni e rivedendo i parametri di determinazione dell’organico, in quanto quelli attuali non sono più in grado di rispondere ai bisogni del servizio scolastico (assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo, scuole aperte, lotta alla dispersione, implementazione dei PON a finanziamento europeo).

Coprire con rapidità tutti i posti liberi: questa è la vera lotta alla precarietà.

Sappiamo delle difficoltà e dei problemi che rendono difficile assegnare migliaia di posti, sia per carenza di aspiranti sia per ritardi nel concorso riservato agli abilitati, in particolare per il sostegno. Per questo invitiamo il Ministero dell’Istruzione ad una rapida verifica della situazione, a sollecitare la conclusione dei concorsi, ad attivare ulteriori corsi di sostegno (anche per il personale di ruolo), ad organizzare al più presto gli altri concorsi previsti, completare rapidamente quello per dirigente scolastico e bandire rapidamente il concorso per DSGA.

Dentro questa operazione devono rientrare i posti dei diplomati magistrali e dei laureati in scienze della formazione che hanno maturato il diritto all’immissione in ruolo, così come devono essere incluse le stabilizzazioni del personale educativo dei convitti e degli educandati.